Tre appunti sull’Italia ai tempi del Coronavirus

Riflessioni tornando in treno a Bologna: come gli alieni vedrebbero un popolo in preda a politici che lucrano sul terrore e giornalisti che aizzano i peggiori istinti?

di Andrea Femia, digital strategist


Dovremmo guardarci per un attimo allo specchio e ammettere che non ci stiamo facendo una figura davvero bellissima. Il punto di riferimento dovrebbero essere gli alieni che ci guardano dal futuro. La domanda dovrebbe essere: “Cosa penseranno di noi?”. Quando la risposta ci fa un po’ vergognare forse è il caso di darsi un freno.

Ci sono cose che una persona non preparata dovrebbe fare nei casi in cui tutto si trovi sconvolto da potenziali pandemie. Nello specifico c’è un decalogo da seguire. Sono dieci norme semplici, sancite dal Ministero della Salute. Basta seguire quelle per ridurre di molto – moltissimo – la possibilità di contagio.

Altre cose da fare sono state sancite dalle Regioni interessate. Praticamente ogni Regione d’Italia ha ormai il suo piano già pubblicato. Nel caso in cui non doveste averlo letto, basterà cercarlo su Google per trovarlo.

Diciamo, inoltre, che potrebbero servire anche un po’ di riti scaramantici. Non toccate ferro, però, perché magari qualcuno infetto l’ha toccato prima di voi. Io l’ho appena fatto, puntando le dita aperte a corna contro una lamiera su questo treno che mi riporta a Bologna, affollato di gente con le mascherine, ma sono corso subito dopo a lavarmi le mani.

Rimangono gli alieni che ci guardano dal futuro, che non si staranno facendo una bellissima idea di noi.

Potrebbe essere interessante immaginarli studiare all’Università del Futuro e prendere appunti sulla società italiana ai tempi del Coronavirus. Potrebbero riassumere tutto in tre punti.

1) Agli italiani piace tantissimo usare le mascherine

Se ne vedono tantissime. Diciamo la verità, fanno pure un po’ sorridere, se escludiamo alcuni casi in cui è del tutto evidente che alla base ci sono potenziali portatori di patologie serie. Sì, perché le mascherine in teoria ti servono per evitare di contagiare il prossimo ma non fatevi illusioni, fosse davvero per quello non le userebbe proprio nessuno. Qui, infatti, vengono usate essenzialmente per evitare di essere contagiati. Persone perfettamente in salute che ritengono che una mascherina comprata di nascosto nei negozi cinesi sia sufficiente a evitare il contagio di un virus. Ribadiamo, questo discorso non vale per chi ha delle patologie tali per cui etc etc…

2) In Italia è consentito creare terrore.

Che tu sia un politico oppure un giornalista, ti è assolutamente concesso di lucrare sul terrore. Ci sono dei cialtroni che, molto semplicemente, sfruttano la possibilità concessagli dallo Stato più debole di cui si abbia memoria. Uno Stato che concede ai propri parlamentari di fare campagna elettorale sfruttando la paura delle persone. I toni sono più o meno questi:

VITTIMA NUMERO 5, VERGOGNA – CONTAGIO NUMERO 250, SCANDALO.

Li avrete visti tutti quei film nei quali sta per succedere una catastrofe e si vedono le istituzioni che stanno lì a cercare di evitare che la popolazione vada in totale allarme, saccheggiando supermercati, offendendosi gli uni con gli altri.
 
Ecco, in Italia succede esattamente il contrario. Siamo invasi dai cialtroni di mestiere.
I giornalisti che sfruttano quest’onda sono peggio dei politici. Sono tanti, tantissimi, gli articoli creati con il puro scopo di seminare terrore, perché il terrore vende. Magari farete tanti soldi, ma ciò non toglie che in un Paese sano non ricoprireste queste posizioni. Figuriamoci dare degli onorevoli a quegli altri sciacalli.

3) La coerenza degli scettici.

Si sarà notato che chi scrive ritiene che questo terrorismo sia un po’ ingiustificato. Eppure, lo devo confessare, tanto gli alieni lo sanno, ogni dieci minuti, non solo quando tocca ferro, si lava le mani con estrema cura, soprattutto sotto le unghie che là si posa il virus maledetto. Ogni trenta minuti si chiede se non sia il caso di fare una scorta infinita di cibo in scatola. Ogni ora pensa “ma che faccio, ci vado al cinema stasera, è pieno di potenziali untori…”. Poi si ricorda che al cinema non ci può andare. Ma manco ai teatri, ai musei, già pensa a cosa ne sarà dei pub pregando ogni Santo del calendario, pur non credendo in nessuno di loro.
Non può fare niente. E allora torna a sminuire, almeno fino a quando tornerà a “lavarsi le mani con estrema cura, soprattutto sotto le unghie che là si posa il virus maledetto”.


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