Magri: apriamoci al nuovo contando sulle nostre solide basi

Credo fermamente che oggi più di ieri la politica abbia bisogno di valori e di comportamenti coerenti e che a questi si debbano affiancare le opportunità date dalla cultura

di Gianluigi Magri, medico, già sottosegretario


Il dibattito sul futuro di Bologna periodicamente si arricchisce di contributi che, grazie alle nostre radici culturali, non si stancano di alimentare, magari in modo confuso e contraddittorio, ma sincero, la speranza in un domani migliore, più giusto, più attento ai valori. Spesso si percepisce l’aspirazione ad una società che affranchi dal bisogno materiale per essere più bella, più colta, più aperta. Lentamente, ma inesorabilmente, vengono superati vecchi totem, orpelli improduttivi di un passato importante la cui rilevanza è data ormai solo dall’obbligo morale di dimostrarsi degni eredi.

La formazione cattolico liberale mi rende refrattario a richiami di parte ma acuisce l’aspirazione alla giustizia sociale, alla costruzione di opportunità diffuse e soprattutto alla tutela dei più deboli. Voglio una città ricca per il benessere comune, ma l’obiettivo è quello di assicurare prioritariamente il benessere ai più deboli cioè ai bambini, ai poveri, agli anziani e ai malati. Non rincorro certo l’utopia di una soluzione per ogni problema, ma spero in una politica coerente con una scala di valori cui ispirarsi. La formazione che diamo ai nostri figli deve mettere al primo posto i valori morali.

 Il modo migliore per servire fedelmente i valori è però strettamente meritocratico perché passa attraverso la cultura e il sacrificio. Il 29 maggio scorso l’Ammiraglio William Mc Raven nel discorso tenuto ai laureandi del Massachussettes Institute of technology esorta i giovani ad avere valori per migliorare il mondo ed è commovente quanto il rude Ammiraglio quattro stelle, il Navy seal senza paura, esorti i giovani a seguire i propri ideali con convinzione. Mc Raven dice che per quanto una persona sia di valore non bastano cultura e intelligenza, perché serve l’integrità morale. Serve il coraggio di essere coerenti con i valori, il coraggio di dire la verità anche quando è costoso o pericoloso. Serve il coraggio di affrontare i sacrifici che periodicamente si ripresentano e serve l’umiltà, perché dice che chi non affronta il mondo con umiltà sarà velocemente reso umile dal mondo. E infine soprattutto dice che servono amore e compassione per gli altri, perché solo così si può capire e affrontare il mondo. E mette in guardia sul fatto che tutti gli uomini commettono degli errori ed è allora che, soffrendo per i propri errori, gli uomini devono persistere nell’essere fedeli ai propri valori per affrontare l’eterna sfida tra il bene e il male.

Credo fermamente che oggi più di ieri la politica abbia bisogno di valori e di comportamenti coerenti e che a questi si debbano affiancare le opportunità date dalla cultura. Serve la capacità di capire quanta innovazione e quanti strumenti sono disponibili per cambiare il mondo.

Bologna soffre di autoreferenzialità, di reciproci riconoscimenti, di frequentazioni abituali che finiscono per alimentare consorterie più che favorire lo sviluppo. Abbattiamo quindi i luoghi comuni e favoriamo le occasioni di formazione e di dibattito. E soprattutto apriamoci alle cose nuove con la sicurezza di contare su una base solida che non teme contaminazioni ma che vuole puntare sempre più in alto.

Combattiamo con coraggio e mente aperta sapendo che è facile distruggere e difficile costruire, ma con la consapevolezza che tanti uomini che vogliono costruire possono prevalere su chi vuole distruggere. E’ un progetto ambizioso che non può prevedere esclusioni di comodo, furbizie ed equilibrismi ideologici e che deve mettere al centro l’uomo con il coraggio e la forza della buona coscienza.


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