San Nicolò di San Felice, scusa la bestemmia, ma lo faccio per te!

«Il moccolo scappa ogni volta che mi imbatto nella chiesa sconsacrata di via San Felice 39, mille meravigliosi mq dove negli anni ’50 si allenava la Fortitudo giacciono in stato di abbandono. Trovo un video. L’imprenditore che lo ha acquistato annuncia che c’è un progetto di recupero in fase avanzata. È la svolta, penso. Poi guardo la data: 2009. Sale un altro sacramento. Mi piacerebbe che gli amici Virginio, Matteo, Alberto, Marco, Lorenzo, Meri, Cristian, ci raccontassero a che punto siamo»

di Giancarlo Dalle Donne, archivista, anzi no, “cittadino attivo”


Ma che palle ‘sti archivisti! Scrivono su tutto, su lapidi, su piazze, anemometri e fabbriche, su donne e su tuberi. Mobbasta!

Quindi svesto i panni dell’archivista e indosso quelli del cittadino attivo (diciamo così: ma si sa, i cittadini attivi piacciono moltissimo, ma solo finché non rompono gli zebedei al conducente).

E allora, come tutte le mattine, abbastanza presto, esco di casa per andare a prendere il caffè (corretto grappa) da Franco, qui a fianco, in via San Felice.

E tutte le mattine mi piange il cuore.

Sì, perché se giro di pochi gradi lo sguardo vedo un antico, antichissimo edificio, abbandonato. Una chiesa sconsacrata, nel pieno centro di Bologna, via San Felice 39, ex chiesa di S. Nicolò. (Non scrivendo da archivista non dico niente sulla storia, immaginabile).

Poi, la svolta: un video su youtube, che ci permette di vedere com’è all’interno, come sono quei meravigliosi circa mille metri quadrati di superficie (dove, tra l’altro, si allenava la Fortitudo negli anni ’50). Purtroppo tutta l’area ha subito un sacco di vicissitudini, è decisamente sgarrupata, e non ha nemmeno il tetto. Però l’imprenditore che ha acquistato l’immobile nel video ci rassicura con parole confortanti: c’è un progetto di recupero in fase avanzata (wow!): «Abbiamo conseguito tutti i permessi comunali, conseguito i benestare delle Soprintendenze e ci stiamo orientando verso un progetto di tipo culturale, o meglio misto, nel senso sicuramente commerciale ma con qualche valenza culturale o con uso il più possibile pubblico». Va be’, meglio che niente…

Comunque… che meraviglia! Bologna recupera uno spazio sbandonato (sic) in pieno centro storico, lo ristruttura, lo valorizza, lo sottrae all’incuria. Ehi! Siamo di Bologna, siamo l’eccellenza, la città numero uno d’Italia, lo dice il Sole 24 ore. Che meraviglia! Poi però mi viene un dubbio. Ma quando è stato girato il video? Giugno 2009 (bestemmia). Ma siamo a fine 2020!

Ora… non pretendo che l’inaugurazione sia domani, ovvio. Però mi piacerebbe che gli amici (adesso, in campagna elettorale, ci chiamiamo tutti così) Virginio, Matteo, Alberto, Marco, Lorenzo, Meri, Cristian, ci raccontassero a che punto siamo, ci dicessero cosa ne è, cosa ne sarà. 

Ma possibile che le istituzioni non possano avere voce in capitolo sull’argomento? Che lascino un bene storico e architettonico nel completo abbandono? Che non pensino sia loro dovere informare noi cittadini? Io, in questi mesi, ho provato a chiederglielo parecchie volte, senza risposta (vabbè, a Lorenzo mi sono dimenticato di fare la premessa: “Forza Maggica!”, ma può capitare). Forse chiedo troppo, però anche i cittadini attivi, nel loro piccolo, s’incazzano.


Un pensiero riguardo “San Nicolò di San Felice, scusa la bestemmia, ma lo faccio per te!

  1. Un vero peccato ma da quanti anni bologna non ha un assessore all’urbanistica di minimale formazione ???? Forse bisogna tornare indietro di 30/40 anni e parlare di un singolo problema è si importante ma molto riduttivo rispetto al problema reale della città

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