«Autogol a Bologna? Abbiamo una Fabbrica, facciamo squadra»

«La politica deve ripartire dalla partecipazione. Per questo invitiamo chi vuole dare un contributo a iscriversi a questo tavolo per lavorare insieme al programma per la città. Le critiche sono utili e fanno bene quando mirano a portare un valore aggiunto e non si esauriscono nella sola polemica. Nello sport non c’è cosa peggiore che restare in panchina e parlare male dell’allenatore o del capitano, quando si può essere utili al collettivo e giocare. C’è spazio per chiunque»

di Roberta Li Calzi, avvocata, consigliera comunale, sportiva


Gentile direttore, leggo l’articolo apparso su Cantiere Bologna a cura del giornalista Luca Corsolini (Bologna, tra gol e autogol) e mi chiedo, da persona quotidianamente impegnata – per passione, impegno politico e professionale – nello sport, quale sia l’”autogol” del quale parla l’autore.

Bologna è città di sport, come scrive lui stesso, ricordando le tante cose fatte e i traguardi raggiunti dalle nostre realtà sportive, nonché le personalità legate alla città arrivate ai vertici nazionali.

Il candidato sindaco Matteo Lepore è l’attuale assessore allo sport, che in questi anni si è impegnato con investimenti sull’impiantistica, organizzazione di eventi importanti, confronto continuo con le associazioni sportive, mettendo in campo nell’ultimo periodo aiuti concreti per far fronte alla pandemia.

Nel percorso che ci porterà alle elezioni, con lui e tante altre persone, abbiamo aperto la Fabbrica del Programma, un luogo di riflessione, ascolto e confronto, tra cittadine/i e realtà organizzate, aperto a chiunque voglia mettere a disposizione della città le proprie competenze o semplicemente la propria esperienza.

Nella Fabbrica c’è un tavolo dedicato proprio allo sport, per precisare a “Sport, educazione sportiva e valore sociale”, dove si elaboreranno le proposte che contribuiranno a costruire il programma del prossimo mandato.  

A coordinare il tavolo ci sono persone che hanno esperienza e competenza e, come evidenziato nell’articolo di Corsolini, tra coloro che lavoreranno alla sintesi delle proposte, c’è una figura di indiscutibile competenza e valore sia nel campo sportivo sia dell’impresa come Gianluca Pavanello.

Il primo incontro dei tavoli si è svolto nei giorni scorsi e ci saranno altre occasioni di incontri pubblici e momenti di confronto mirato con il mondo sportivo, per estendere a quante più realtà possibili il confronto e continuare a raccogliere idee e proposte. 

Si dice spesso che la politica debba ripartire dalla partecipazione ed è quello che la Fabbrica del Programma si propone di fare, in modo aperto, inclusivo, senza ignorare nessuno, anche perché da sportiva ci tengo a rimarcare che non esiste “alto e basso dello sport”, esiste lo Sport. E Bologna l’ha dimostrato in più occasioni.

Per questo invitiamo tutte e tutti coloro che vogliano dare un contributo, con passione e umiltà, a iscriversi e partecipare a questo come ad altri tavoli, per lavorare insieme sul progetto per Bologna.

Le critiche, legittime e naturali, sono utili e fanno bene quando mirano anche a portare un valore aggiunto e non si esauriscono nella sola polemica. Nel mondo dello sport non c’è cosa peggiore che restare in panchina e parlare male dell’allenatore o del capitano, quando si può essere utili al collettivo e giocare. In questa partita c’è spazio per tutte e tutti.

In questi giorni viene – giustamente – decantata la forza del gruppo della nazionale di calcio che ha vinto gli Europei e allora proviamo a fare lo stesso: gioco di squadra per il bene di Bologna!


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