Porpora Marcasciano è Presidente di Commissione ma noi abbiamo un problema gigante con la Destra

Fino a quando saremo costretti a umiliare la nostra voglia di serena, normalissima, vita istituzionale nel nome di idee vecchie che la storia ha già scelto di definire sconfitte?

di Andrea Femia, digital strategist cB


Innanzitutto, i fatti. Ieri si votava per nominare il Presidente della Commissione delle Pari Opportunità. Il centrosinistra fa il nome di Porpora Marcasciano. Il centrodestra decide unito di non partecipare al voto, adducendo motivazioni fantascientifiche di contrasto sulla base del genere della persona indicata dal centrosinistra.

Ora. Se avete visto la Grande Bellezza di Sorrentino non vi scandalizzerete, altrimenti rimedierete, suppongo. 

Forse non lo direste mai, ma ciò che ci racconta il protagonista Jep Gambardella ci viene in aiuto, moltissimo, al punto da sembrare scritto appositamente per divincolarci in questa vicenda. C’è una domanda che gli si poneva sovente, ed era questa: Che cosa ti piace di più veramente nella vita? 

La risposta che davano i suoi amici, dice lui, era sempre la stessa: “La fessa”. Cito per amore di verità e dedizione alla bellezza. Lui, Gambardella, a quella domanda invece rispondeva: “L’odore delle case dei vecchi”.

Questa dissonante lontananza di intenti poetici e di figure descritte era così forte da essere diventata ricorrente citazione dell’ultimo film italiano a vincere un premio Oscar.. Ma lì dietro quelle parole si cela, appunto, una differenza enorme tra chi vive immaginandosi e calando la propria esistenza in un romanzo e chi vive cercando nient’altro se non ciò che la natura ha da offrire al nostro io animale. 

Ecco, io voglio augurarmi che questo volo non venga considerato eccessivamente pindarico. Ma mentre leggevo quanto accaduto a Bologna, Patria (volutamente in maiuscolo) di progressismo e prototipo di Sociale (anche qui), la prima immagine che mi ha travolto è stata proprio questa, di grazia cinematografica, e non posso fare a meno di immaginare che il problema gigante che abbiamo con la Destra di questo Paese – e, di riflesso, di questa Città – stia proprio in questo vecchio, a tratti sudicio, machismo che condiziona il dibattito trasformando gli esseri umani in carne da macello dei propri ideali.

La Destra di questo Paese riesce infatti nell’incredibile intento di dichiarare di preferire “La fessa” e contemporaneamente “l’odore della casa dei vecchi”, perché da un lato ha bisogno di affermare uno sfrontato orgoglio eterosessuale che – probabilmente, ma prendetela con le pinze – sarebbe stato vetusto anche nell’impero romano al quale dichiarano spesso di rifarsi in termini di immaginario collettivo. 

Dall’altro c’è bisogno di ancoraggio alla vecchiaia delle tradizioni, quella che non può tollerare che una persona transessuale non solo sia approdata in consiglio comunale ma che, addirittura, possa godere del privilegio inaudito di presiedere una Commissione. Una cosa che nella casa dei vecchi un po’ stonerebbe, non fosse altro che per l’antistoricità.

Sia ben chiaro, perché è giusto che sia chiaro, il problema non è di TUTTA la Destra; non in senso assoluto. Non è una sorpresa che questo giornale sia schierato e supporti con forza il centrosinistra, ma ciò non toglie che quando si tratta di essere amplificatori di ciò che avviene alla Destra del mondo cittadino lo si fa, e lo si fa volentieri. 

Esprimo queste parole a titolo prettamente personale, ma immagino di raccogliere il consenso di chiunque nel nostro giornale quando dico che con noi Fabio Battistini è sempre stato – letteralmente – un signore, in ogni occasione. Ed è per questo, avendoci avuto a che fare meno di 24 ore fa, che non riesco a immaginare come una persona del suo spessore abbia potuto permettere, o comunque accettare, che accadesse una cosa così brutta; non soltanto grave e basta, ma proprio brutta, schifosa, intollerabile nel 2021.

Come brutti e schifosi erano stati gli urli molesti e meschini in Parlamento quando è stato affossato il Ddl Zan, la pessima figura fatta dal centrodestra che offende volutamente un essere umano e un’intera comunità ha bisogno di essere stigmatizzata e sarebbe per me stupendo se il capo politico di quella coalizione si ergesse a signore – quale ha sempre dimostrato di essere – per dire “così non si fa, il 2021 è un’altra cosa”.

Fino a quando saremo costretti a umiliare la nostra voglia di serena, normalissima, vita istituzionale nel nome di idee vecchie che la storia ha già scelto di definire sconfitte?


Un pensiero riguardo “Porpora Marcasciano è Presidente di Commissione ma noi abbiamo un problema gigante con la Destra

  1. Merita di essere sottolineato questo intelligente richiamo, valevole per tutte le manifestazioni pubbliche – piazza, giornali, televisione, teatri, comunicazioni digitali, ecc., ma soprattutto luoghi istituzionali della politica – a pensare e parlare in modo civile, elegante.
    Purtroppo l’ eleganza è per definizione invisibile. Come l’ acqua che deve essere inodore insapore incolore.

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