Aumento delle temperature e mortalità: così la crisi climatica influisce anche sulla demografia

Nell’estate 2022, oltre alla siccità, il forte aumento delle temperature ha influenzato pesantemente anche l’andamento demografico. Nella sola Emilia-Romagna si sono infatti registrati 1535 decessi in più

di Gianluigi Bovini, statistico e demografo


Le temperature particolarmente miti registrate in ottobre e nei primi giorni di novembre hanno consentito in Italia e nella nostra regione di posticipare di alcune settimane l’accensione dei riscaldamenti, determinando così un risparmio significativo nei bilanci di famiglie e imprese già messi a dura prova dall’eccezionale aumento dei prezzi del gas e dell’energia elettrica.

Nel mese di ottobre a Bologna, per esempio, l’inflazione tendenziale è salita al +13,2% e rincari eccezionali (+66,4% rispetto a ottobre 2021) hanno colpito tutti i beni e servizi compresi nella divisione “Abitazione, acqua, elettricità e combustibili”.

Questo impatto positivo di temperature più elevate della media nei mesi autunnali non deve però fare dimenticare la forte anomalia climatica che si è registrata nell’estate 2022 e le pesanti conseguenze che ha determinato. 

I dati recentemente diffusi dai Servizi Statistici del Comune di Bologna hanno infatti evidenziato che nella nostra città, nel trimestre giugno-agosto 2022, le medie mensili delle temperature massime giornaliere sono risultate più elevate di ben 4,1 gradi rispetto al valore di riferimento; le medie delle temperature minime hanno invece fatto registrare un’anomalia climatica pari a +3 gradi. L’estate 2022 è quindi stata una delle più calde degli ultimi decenni e ha evidenziato un forte calo delle precipitazioni totali e dei giorni di pioggia.

La siccità è sicuramente stata una delle conseguenze più evidenti dell’emergenza climatica; le temperature molto elevate registrate in tutto il trimestre estivo hanno determinato inoltre un preoccupante incremento dei decessi, che ha caratterizzato in particolare i mesi di luglio e agosto ed è proseguito in parte anche nel mese di settembre.

I dati diffusi dall’Istat relativi alla mortalità per tutte le cause evidenziano infatti in Emilia-Romagna nel trimestre luglio-settembre 2022 un numero complessivo di decessi pari a 13.352 unità, con un incremento di 1.535 morti (+13%) rispetto alla media registrata nel quinquennio 2015-2019. Il dato del 2022 è inoltre significativamente più alto anche rispetto a quelli registrati nelle estati del 2020 e 2021, già segnate dall’emergenza pandemica.

Il dato regionale è lievemente migliore di quello registrato in Italia, dove l’incremento di mortalità nel trimestre estivo è risultato pari a +14,6%, con oltre 21.700 decessi in più.

Se restringiamo il campo di osservazione alla città metropolitana di Bologna vediamo un aumento della mortalità nel trimestre luglio-settembre 2022, sempre rispetto alla media 2015-2019, più elevato in termini relativi (+16,4%, pari a 452 decessi in più). I dati diffusi dall’Istat evidenziano quindi anche nella nostra realtà un preoccupante fenomeno di super mortalità estiva, che sembra avere colpito con minore intensità Bologna (+ 11,2% l’aumento dei decessi in città) rispetto a tutti gli altri comuni metropolitani (+20%).

Anche se non nella misura drammatica che si registrò nel 2003, l’estate eccezionalmente calda del 2022 ha determinato una forte impennata della mortalità, che probabilmente ha colpito la fascia di popolazione più fragile da un punto di vista delle condizioni sanitarie pregresse e della possibilità di sfuggire al disagio climatico.

Questi dati confermano quindi l’urgenza e la rilevanza dell’impegno per contenere le anomalie climatiche e contrastarne le conseguenze più gravi, che colpiscono maggiormente le persone più deboli.

Photo credits: Ansa.it


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