Le giravolte sul Passante che accomunano destra e sinistra

Se l’ampliamento autostradale si farà non è perché non si poteva fare altrimenti, ma perché le forze politiche locali e nazionali, pur di colori diversi, hanno deciso che si deve fare

di Luca Tassinari, cittadino


Ci risiamo. Ancora una volta forze politiche che in passato si opposero fieramente all’allargamento di tangenziale e autostrada a Bologna, una volta arrivate a un qualche livello di governo cambiano rapidamente idea. In principio fu il M5S, quando andò al governo con la Lega nel 2018. Poi fu la volta di Coalizione Civica quando entrò nella giunta comunale nel 2021. Ultime della lista sono le forze di centrodestra arrivate al governo nazionale dopo le elezioni politiche del 2022.

È interessante notare come lo schema di questo salto dal contro al pro sia sempre il medesimo, con i politici di turno che sul Passante di Bologna dichiarano: non possiamo più fermarlo, quindi cerchiamo di migliorarlo. Lo disse il governo M5S-Lega, trasformando il no all’opera in una variante non meno assurda dell’originale. Lo disse Coalizione Civica, presentando mitigazioni e compensazioni prontamente stroncate da esperti come Vincenzo Balzani e i ricercatori del Cnr. Lo dicono ora le forze di centrodestra unite, per le quali peraltro il “miglioramento” consisterebbe nell’asfaltare un altro po’ di territorio con bretelle o Passanti a Sud.

In tutti i casi questa scusa del non possumus non regge. L’approvazione di opere pubbliche è sempre e soltanto assoggettata alla volontà politica: se c’è si fanno, se non c’è no. Ne deriva che un’opera pubblica può essere fermata in qualunque momento, qualora venga meno la volontà politica di realizzarla.

Questo principio vale a maggior ragione per il Passante di Mezzo, perché allo stato attuale manca ancora il progetto esecutivo e non sono partite le procedure di aggiudicazione dei lavori, quindi non regge nemmeno l’altra scusa con la quale le forze politiche sono solite sottrarsi alle proprie responsabilità, ovvero la nota litania del rischio di dover pagare penali salatissime.

Accampare scuse di impossibilità equivale a prendere in giro le cittadine e cittadini bolognesi che dovranno subire gli impatti di un’opera inutile, imposta dall’alto e deleteria per la salute delle persone e dell’ambiente. Se il Passante di Mezzo si farà non è perché non si poteva fare altrimenti, ma perché le forze politiche locali e nazionali, pur di colori diversi, hanno deciso che si deve fare.

L’ultimo passaggio normativo sul tema va esattamente in questa direzione: lo scorso 18 novembre il governo ha inserito il Passante nell’elenco degli interventi autostradali di preminente interesse nazionale, atto che consente di semplificare e velocizzare le restanti procedure di approvazione. Questo passaggio non è colpa del destino o dei governi precedenti, ma esprime la precisa volontà politica dell’attuale governo non solo di fare l’opera, ma di farla con procedure accelerate e preferenziali.

Alla rapidità di queste giravolte sull’approvazione del Passante fa da contraltare la completa immobilità di fronte alle richieste di cittadine e cittadini. Sono passati nove mesi dalla richiesta di Valutazione di Impatto Sanitario a Comune e Regione, recentemente arrivata anche al governo in seguito a un’interrogazione parlamentare. Se l’avessero avviata quando è stata richiesta ci sarebbero già i risultati, ma anche su questo i livelli di governo locali (di sinistra) e quello nazionale (di destra) concordano – in un raro esempio di unità nazionale – sulla strategia da adottare in questi casi: non degnarsi nemmeno di rispondere.

La dura realtà è che la nostra classe politica, di qualunque colore sia, è tradizionalmente maestra di giravolte, salti della quaglia e fuga dalle proprie responsabilità. L’inveterata abitudine a incolpare il fato o i governi precedenti di aver creato situazioni irreversibili accomuna destra e sinistra, con tutto quello che sta in mezzo. E non è un bello spettacolo.

Photo credits: Ansa.it


9 pensieri riguardo “Le giravolte sul Passante che accomunano destra e sinistra

  1. condivido totalmente quanto scritto da Luca Tassinari; purtroppo davanti all’appalto tutti i buoni propositi si modificano in esigenza di fare corso ai lavori. Quando si sa benissimo che non esiste nessun lavoro, per importante che sia, che non possa essere fermato davanti alla irrinunciabile tutela del sacrosanto diritto alla salute se tale opera ne può minaciare l’integrità. Poi dal dire al fare….

  2. anch’io condivido totalmente quanto scritto da Luca Tassinari , e non posso esimermi da sottolineare il comportamento riprovevole di questa amministrazione, quella precedente, quella regionale e delle attuali forze di governo, tutte pronte a criticare quando erano all’opposizione e, ora invece tutte in prima fila a decantarne le lodi (dell’obbrobrio in questione).
    E pensare che noi cittadini di Bologna abbiamo avuto ben 3 possibilità’ di invertire questo triste scivolamento su questo piano inclinato.
    1) elezioni regionali gennaio 2020
    2) elezioni comunali ottobre 2021
    3) elezioni nazionali setteb 2022
    IN TUTTE QUESTE OCCASIONI ABBIAMO COL NS VOTO AVALLATO CONSAPEVOLMENTE QUESTE DECISIONI….. I RISULTATI SONO SOTTO GLI OCCHI DI TUTTI, purtroppo
    Andrea carloni

  3. C’è una sola forza politica che si oppone coerentemente e da sempre all’allargamento della tangenziale bolognese ed è Europa verde, qui nemmeno citata. EV ha votato contro il passante in consiglio comunale, ma avendo un solo rappresentante questo voto ha un effetto solo simbolico. Per salvaguardare ambiente e salute c’è solo una strada politica, ed è votare Verde. Fatelo.

  4. Tutti contro. È facile. Ma per fare cosa? La conoscete la tragedia della viabilità della tangenziale ? Il nodo di Bologna non l’ho inventato io. Quale è l’alternativa? Siamo in tanti stanchi di chiacchere. E non mi parlate di servizi pubblici per cortesia.

    1. Andrea, perché non si dovrebbe parlare di servizi pubblici? Sono proprio l’alternativa che chiedi, come dimostrano tante città europee in cui le/i pendolari vivono meglio, perdono meno tempo negli spostamenti e spendono meno. Ti schifa l’idea???

      1. Parliamone, non è certo un dogma. Ma sono 20 anni che sento parlare di potenziamento, ma in realtà si è andati sempre più indietro.
        Da San Ruffillo ad Arcoveggio per lavorare ci metto una ora e venti, molto spesso stipato oltre l’inverosimile. Anche il mio gruppo di amici critica la mia opinione, ma guarda cosa spesso quelli che parlano molto dell’argomento, poi il bus non lo usano. Anime candide. E vogliamo parlare dei collegamenti fra quartieri attigui ? O spesso all’interno dello stesso ?

    2. di alternative ce ne sono tantissime basta avere voglia di informarsi presso fonti attendibili e aver voglia di leggere e documentarsi dote che a quanto vedo in molti miei concittadini e’ del tutto assente.
      qui 2 articoli molto interessanti al riguardo di due persone che seguono da anni la cosa: un architetto e un docente universitario… sono molto validi
      1) https://avoe-21arrondissement.blogspot.com/2018/07/il-cambiamento-e-demolire-il-passante.html?fbclid=IwAR2roYd320pnrpYmgPaHyc6wMYe9G6eUWYCsfqUNrYDmv8h0imda3EKHOkA
      2) Ottimo Contributo dell’emerito prof. Vincenzo Balzani per l’iniziativa di Bologna for Climate Justice dell’Università del 1° dicembre 2022.
      DA LEGGERE E DIVULGARE!
      Troppa gente ancora crede che questa opera malefica, dannosa alla nostra salute e totalmente inutile, porterà vantaggi ai bolognesi ed alla città. Non è così è il prof. Balzani lo spiega bene.

      https://l.facebook.com/l.php?u=https%3A%2F%2Fwww.bolognaforclimatejustice.it%2F2022%2F12%2F01%2Fpassante-e-mobilita-nellarea-metropolitana-di-bologna%2F%3Ffbclid%3DIwAR3GNaf_AEdzkqKCe-sKN1Ye4PZOBHV0JTChH2dQM34hoSqTTv2-FADFeAA&h=AT3Lb_B0VyFAT7rsvv0YFhXmLpwrQzgRNkS7PcVdOYkHeQiPhoClxmc9fvb5uSSqdf0Fz6tThJ_K5LvfPqo7sJhHJmY7c06oKAD0iab9nb4wg3B-7D80-j2OqCqizUxEgD_g&__tn__=%2CmH-R&c%5B0%5D=AT2LbcvnN0kTI7_gTq9jBdVECSrdz3Otg5OHHhbovUKWzNjKX7dRefipgliGr0VVhXnNfYWv58NYnrdcX9Pn236RP9rf6hJvcyu1kx017uDDqbdzW9TwmZU7oBop2RRj2ZxJAYSBykNKu0A1ootY4bY5rHG8-Ud9n3J45q0yG6fgVnOhca2PRicWB4LZtcEJ8hFhxgwdwjlQe-pOPye7Xg

      1. tantissime alternative ci sono… mah Sono 15 anni che si parla di “passanti”: di mezzo, di pianura, collinare… ci sono state assemblee ed incontri con cittadini e associazioni. Ora c’è il finanziamento e vogliamo far saltare tutto ? Così fra 15 anni siamo ancora qui a discutere. All’estero studiano progettano e FANNO. Noi discutiamo e ridiscutiamo e non facciamo nulla. Bisogna ogni tanto anche decidere e fare. Poi per favore gli esempi di San Francisco con il tram… che c’entra con la tangenziale e l’autostrada che passa su Bologna ? La svolta, che sarebbe da anticipare, c’è con l’elettrico, verso cui stiamo andando, con qualche incertezza (dove sono le colonnine ?).

  5. all’estero fanno le cose giuste da fare ripeto su interner si trovan tutti i progetti delle citta’ che hanno eliminato i passante esterni (anche sopraelevati ) per fare tutto in galleria se possibile o fuori 20-30 km dai centri abitati a Bologna chiacchierano fanno finta di indire assemblee condivise che invece non sono condivise x nulla, poi la decisione che prendono serve solo x accontentare le solite coop di costruttori, asfaltatori, e non ultimo autostradali che con pochi milioni di euro si rifanno le budella d’oro. (ricordo a tutti che facendo passare il raddoppio del passante come una miglioria di un opera gia’ costruita, non c’e bisogno di gara DI APPALTO EUROPEA,COME INVECE SERVIREBBE NEL CASO DI UNA NUOVA BRETELLA AUTOSTRADALE A NORD O A SUD DI BOLOGNA) E quindi autostrade x l’italia GODE!!! E I CITTADINI DI BOLOGNA SI AMMALANO (e comunque non godono)

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