Super Ravone, un “cortile di comunità” per Porto-Saragozza

Intervista a Ilaria Gamberini, consigliera di maggioranza del Quartiere, tra le coordinatrici della kermesse che da tre anni, grazie all’impegno di tanti volontari e dell’associazione “La Ricotta”, a cavallo tra maggio e giugno popola il giardino Emanuele Petri di via Battaglia con attività dedicate a tutte le fasce d’età

di Barbara Beghelli, giornalista


Prima di tutto Ilaria Gamberini è una persona «semplice, come tantissime altre al mondo», dice di sé. Mamma di due bambini, da ottobre 2021 è consigliera di quartiere al Porto-Saragozza, eletta con la lista unitaria del centro-sinistra, nonché coordinatrice della commissione associazionismo, volontariato e Case di Quartiere.

Una giovane donna di 36 anni «sicuramente piena di vita, entusiasmo e allegria» che in questo quartiere vive da sempre e dove, grazie alla famiglia, agli amici e a coloro che ha incontrato lungo il suo percorso, è cresciuta credendo che la cura delle persone e dei luoghi in cui si vive sia un «valore assoluto».

Ilaria è anche una delle coordinatrici dell’evento di via Battaglia giunto alla terza edizione, Super Ravone (qui), già in corso e che andrà avanti fino all’11 giugno. Tutto si svolge al parco Emanuele Petri, l’organizzazione è del gruppo di volontari di Super Ravone Fest, cortile di comunità e a giugno ci sarà la grande festa finale con lo stand gastronomico, la musica, i burattini, il teatro, una mostra fotografica.

Una festa rionale che mette in risalto la socialità.

Esatto. Per me anche un grande, entusiasmante impegno a cui però non riesco a dedicarmi quanto vorrei poiché devo gestire anche il mio lavoro di impiegata nell’azienda di famiglia. Ci tengo a dire che in questo quartiere abbiamo la fortuna di avere un tessuto associativo ricchissimo e di grande valore con cui in questi anni ho avuto il privilegio di interagire: volontari davvero speciali di tutte le età che donano il loro tempo al benessere degli altri.

Cos’è il cortile il comunità?

Un luogo in cui vai e ti senti a casa, e se per un attimo ti distrai a fare due chiacchiere sei tranquilla perché c’è sicuramente qualcuno che sa dov’è tua figlia in quel momento. Un posto in cui le persone anziane scendono e si sentono libere di sedersi e a loro volta conoscere le famiglie, dove i ragazzi sono liberi di venire a giocare a calcio, frisbee o fermarsi a mangiare insieme. Il cortile di comunità è esattamente questo, un posto dove vai e sai che non trovi solo un parco ma una comunità con cui puoi condividere tante cose. Un sogno assolutamente realizzabile.

In cosa si differenzia Super Ravone dalle feste solite dei quartieri?

Premetto che l’evento è completamente apolitico e Super Ravone nasce da un patto di collaborazione con il quartiere Porto-Saragozza per riqualificare un campetto da calcio che, negli anni, è cresciuto e si è evoluto grazie all’associazione “La Ricotta”, che ci ha accolto e supportato. In pratica col tempo ci siamo resi conto che sistemarlo non ci bastava perché crediamo tantissimo nel valore della comunità. Quindi, assieme alla riqualificazione dello spazio, ci siamo da subito impegnati nella promozione di azioni comunitarie attorno al parco Emanuele Petri. Ed ecco il risultato.

Le attività sono davvero tantissime.

Sì, iniziano a maggio e durano tutto il mese per concludersi con La Super Ravone Fest, quattro giorni dall’8 all’11 giugno. Una sorta di sagra come quelle di una volta, che miscela tradizione locale e innovazione, i residenti storici con i nuovi arrivati, ma che coinvolge tutto il quartiere. Un momento di dialogo e scambio tra tutte le generazioni e le associazioni che in questi anni hanno arricchito la programmazione di Super Ravone.

Quest’anno suoneranno anche gruppi di ragazzi che frequentano le scuole superiori e ci saranno tornei sportivi.

Esatto: coinvolgere questa fascia d’età non è stato facile ma ci siamo riusciti. Questo per dire che la kermesse prevede davvero attività per ogni fascia d’età, dalla street art all’acroyoga per le famiglie, dai laboratori di falegnameria agli spettacoli teatrali, fino al torneo di briscola. Sfruttando poi questo grande spazio verde del parco riusciamo a organizzare anche eventi sportivi: danza, trekking, baseball, e proviamo con curiosità nuove discipline. Ma il culmine dell’estate arriva comunque con i tornei sportivi di ultimate frisbee, calcetto, green volley e spikeball che quest’anno saranno dal 22 maggio al 10 giugno. Tornei a squadre miste.

C’è bisogno di socialità, nei quartieri di Bologna?

Indubbiamente. Nelle città in generale. I rapporti umani sono davvero la linfa vitale soprattutto in questo momento, visto che viviamo in un mondo frenetico e che a malapena conosciamo i nostri vicini di casa. Abbiamo bisogno di fermarci, rallentare e poterci parlare, conoscerci e ritrovarci.


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