«Bologna merita un centro-sinistra unito e generoso»

Dal dramma della pandemia riemergerà una città diversa, completamente da riorganizzare e non per tutti questo passaggio epocale sarà fluido e naturale. Ma nessuno dovrà essere lasciato indietro e chi governerà dovrà dimostrarlo con i fatti. Perché se è crisi sociale e crisi politica insieme, i partiti non hanno più alternative: devono riorganizzarsi, volare alto e parlare a una popolazione sfinita. In questo luogo speciale è possibile un salto di qualità: non farlo sarebbe un suicidio politico

di Alessandra Caporale, counselor e business coach


Io mi auguro che Bologna diventi, ancora una volta, il luogo dal quale far rinascere un’idea di politica inclusiva, capace di parole vere e di un ascolto profondo dei bisogni, delle paure e delle aspirazioni di tutte e di tutti.

Non è più il tempo di lasciarsi lusingare delle vetrine e delle passerelle elettorali, c’è bisogno della nostra umanità, di un nuovo incontro, di parole semplici e concrete. 

A tutti i partiti chiedo di rimettere al centro delle proprie politiche una visione sul futuro di Bologna, una progettazione concreta sul modo di vivere e fare comunità. Perché quando questa sciagura pandemica sarà finita dovremo ricostruire i nostri spazi pubblici e privati, tornare alla vita sociale. E non per tutti questo passaggio sarà fluido e naturale. 

Il cambiamento del tessuto economico e culturale che il Covid ha, drammaticamente, imposto ci restituirà una città diversa, con la quale dovremo confrontarci senza lasciare indietro nessuno e sarà necessario dimostrarlo con i fatti.

L’inizio del 2021 ci sta mostrando la crisi dei partiti che, in piena pandemia e con le amministrative alle porte, non hanno scelta: devono riorganizzarsi, fare un salto di qualità, crescere e imparare dagli errori per tornare a parlare a un Paese sfinito: se non saranno in grado di farlo, la loro credibilità sarà fortemente minata per gli anni a venire.

Al centro-sinistra bolognese, da cittadina, chiedo unità e generosità. Chiedo ascolto profondo e rispettoso delle sensibilità che abitano questa città. Chiedo di imparare a chiedere scusa quando si sbaglia, di rinunciare alla tentazione della vanità del potere e di rimettersi a lavoro a testa bassa.

Perché abbiamo bisogno di ascolto autentico, di parole che diventano fatti e abbiamo il diritto di vivere le nostre vulnerabilità senza mai perdere la dignità e la speranza.

In copertina: 19 gennaio 2020, Piazza VIII Agosto, Bologna. La manifestazione “Bentornati in mare aperto” promossa dalle Sardine a sostegno della coalizione di centrosinistra in corsa per le elezioni regionali. Photo credits: Tnello (CC BY 2.0)


Un pensiero riguardo “«Bologna merita un centro-sinistra unito e generoso»

  1. Mi inserisco in questo appello/ augurio molto generoso, per chiedere a chi ne ha conoscenza perché le DAT ( Dichiarazioni Anticipate di Trattamento) di cui a Bologna esiste un registro accuratamente redatto, non sono mai ricordate in questo periodo tragico e perché non sono automaticamente inserite nel FSE ( fascicolo Sanitario Elettronico).

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