Sul Passante servirebbe un punto e a capo, ed è questo che mi aspetterei da chi si candida a governare Bologna per i prossimi cinque anni. Una moratoria di almeno un anno da utilizzare per avviare un percorso partecipato che porti a una soluzione efficace e duratura, cosa che il Passante di Mezzo non è
di Luca Tassinari, membro dell’Associazione AMO Bologna Onlus e della Rete civica Aria Pesa
Nei giorni scorsi si sono riaperte le danze intorno al Passante di Mezzo, tra la candidata alle primarie Isabella Conti che vuole rinviare la Conferenza dei Servizi, il candidato Matteo Lepore che vuole ulteriori miglioramenti proposti da un’apposita commissione di tecnici e le giunte di Comune e Regione che spingono per andare avanti a tutta birra perché il progetto va bene così com’è.
L’assessore comunale Claudio Mazzanti ci racconta che l’investimento previsto è passato da 700 milioni a quasi due miliardi, ma non ci spiega come si raggiunge questa cifra astronomica. Tenendo presente che il tratto in questione è di 13 chilometri, si tratta di spendere più di 150 milioni a chilometro, roba che neanche per il tunnel sotto la Manica. E oltretutto li spenderemo (sì, li spenderemo noi, perché Autostrade non lavora gratis) per un’opera che voci autorevoli e istituzionali giudicano perfettamente inutile. Un paio di esempi:
«L’opzione Passante di Mezzo è solo un palliativo, una volta realizzato dovrà essere integrato da ulteriori opere accessorie. L’allargamento di una sola corsia autostradale e di una sola corsia della tangenziale non potrà bastare». Giancarlo Raggi, presidente di Ance Emilia, intervista al Corriere del 5 maggio 2021.
«Si concorda che la realizzazione del “potenziamento in sede del sistema autostradale e tangenziale di Bologna” non risolve, ma può concorrere, insieme alla realizzazione degli interventi previsti dall’Accordo del 21 aprile 2016, all’abbassamento dell’elevato livello di congestione dell’attuale sistema infrastrutturale del Nodo di Bologna». Parere finale della Regione Emilia Romagna sul progetto, 2 agosto 2017.
Ora, che senso ha buttare due miliardi per un buco nell’acqua? Capisco che ormai siamo tutti un po’ keynesiani, ma qui mi sembra che si esageri. Anche perché Keynes suggeriva di scavare buche e poi riempirle per mettere in circolo un po’ di salari. Che voleva dire fare un piccolo danno seguito immediatamente dal rimedio, mentre una volta fatto l’allargamento del Passante non si potrà più rimediare. E i danni saranno tanti, e tutti a carico della collettività: più traffico, più inquinamento, più emissioni di CO2, più anni di vita persi e morti premature per inquinamento.
E non è che manchino le alternative. Mentre a Bologna si pensa ad allargare un’autostrada in mezzo alla città, cioè di confermare un modello di mobilità antidiluviano, in Francia è stata approvata la LOM, Legge di Orientamento della Mobilità, che prevede misure per incentivare forme di mobilità condivisa come il carpooling e il trasporto a chiamata, con tanto di premialità economiche per chi usa quei sistemi o la bicicletta nei percorsi casa-lavoro (qui una sintesi degli obiettivi della LOM). I francesi evidentemente sanno che per ridurre la congestione del traffico non bisogna allargare le strade, ma ridurre e normare l’uso dell’automobile.
Sul Passante servirebbe un punto e a capo, ed è questo che mi aspetterei da chi si candida a governare Bologna per i prossimi cinque anni. Una moratoria di almeno un anno da utilizzare per avviare un percorso partecipato che porti a una soluzione efficace e duratura, cosa che il Passante di Mezzo non è.E approfittare di questa pausa di riflessione per attivare subito un rilevamento continuo della qualità dell’aria lungo l’infrastruttura più inquinante di Bologna, e per realizzare uno studio epidemiologico sullo stato di salute della popolazione residente in prossimità del tracciato.
Comitati e associazioni ambientaliste chiedono queste misure da anni, sbattendo regolarmente contro il muro di gomma delle istituzioni. Per quanto mi riguarda non ritengo votabili candidati che non si oppongono fermamente alla realizzazione di una costosissima opera inutile e che ignorano le richieste dei cittadini. Bologna merita di più.
CONFERMO IN TOTO….. MA…..
“””Per quanto mi riguarda non ritengo votabili candidati che non si oppongono fermamente alla realizzazione di una costosissima opera inutile e che ignorano le richieste dei cittadini. Bologna merita di più.”””
…. MA QUALI SONO ??? CHI HA MESSO NERO SU BIANCO UNA AFFERMAZIONE SIMILE??
A ME RISULTA NESSUNO ( disponibile ad essere smentito)
Non è il Sindaco di Bologna che decide una cosa del genere. La cosa è a livello regionale e di Autostrade per l’Italia che ci mette tanti soldi. Ora sono già passati 6 anni di chiacchere sull’argomento, svolte innumerevoli assemblee ed incontri, rettifiche al progetto.. ecc. Forse il Signor Tassinari se le è perse. Su questo argomento la demagogia è ormai la vincitrice assoluta. Vedo che c’è tanta gente che non ha proprio capito il problema, forse non si trova quotidianamente a dover passare per Bologna, forse vive e lavora in centro e gira in monopattino. Bene facciamo la proposta: Autostrade risparmia i tuoi soldi (ne sarebbero molto contenti…), noi andiamo tutti in monopattino elettrico, potremmo anche abolire la tangenziale e qualsiasi tipo di trasporto merci: le portiamo nel cestino della bici. Facciamo l’incentivo all’acquisto del calesse e viviamo tutti felici e contenti. La Conti pur di essere eletta ve lo mette per iscritto tutto questo…
ascolta BENE mio omonimo, non e’ detto che si debba per forza fare il passante di mezzo NON ce lo ha mica ORDINATO IL MEDICO, ANZI MOLTI MEDICI DEL S.ORSOLA E dell’università HANNO PUNTATO IL DITO contro il passante a causa delle maggiori morti causate dall’inquinamento. e se lo dicono loro che sono competenti c’e da crederci , (IO PERSONALMENTE CREDO PIU’ A LORO CHE A QUELLO CHE CI RACCONTANO AMM.RI PUBBLICI nostrani E gli ESPERTI PAGATI DA AUTOSTRADE CHE SONO EVIDENTEMENTE TROPPO DI PARTE.
secondo te e’ meglio continuare ad andare in auto sempre e comunque (ricordo che ci sono anche gli autobus elettrici e a metano e il SMF se lo facessero veramente , invece la regione secondo me lo ha un po’ boicottato in questi anni), OPPURE LIMITARSI NEGLI SPOSTAMENTI???
Se si usassero di piu’ questi sistemi alternativi di mobilita’ la tangenziale sarebbe MOLTO MENO INTASATA DI COME E’ ADESSO, INVECE X FARE SPOSTAMENTI anche solo di 3-4 KM SI USA SEMPRE E SOLO L’ AUTOMOBILE ma vi pare logico??
infine come estrema razio se proprio si vuol fare un nuovo nastro d’asfalto ci sarebbe il passante sud TUTTO INTERRATO CON RECUPERO E RICICLO DEI GAS DI SCARICO, IL TUTTO BEN
LONTANO DAI POLMONI DEI CITTADINI. fatto coi soldi del recovery finche’ ce li lasciano e non arriva qualcuno che li sperpera per fare ad es il “ponte di messina”