L’impegno per la vita di chi dorme un sonno troppo profondo

Torna il 7 ottobre la “Giornata nazionale dei risvegli per la ricerca sul coma – Vale la pena”, promossa dall’organizzazione di volontariato “Gli amici di Luca onlus”, che giunge quest’anno al traguardo della ventitreesima edizione e celebra la settima “Giornata europea dei risvegli” attraverso azioni congiunte tra i paesi aderenti

di Fulvio De Nigris, direttore Centro studi per la ricerca sul coma – Gli amici di Luca


La “Giornata dei risvegli” nasce dalla “CASA DEI RISVEGLI LUCA DE NIGRIS”, il centro pubblico dell’Azienda Usl di Bologna di riabilitazione e ricerca, innovativo unico nel suo genere in Europa, sorto a Bologna nell’area dell’Ospedale Bellaria, che consolida una nuova filosofia della cura e che valorizza il ruolo centrale della famiglia, auspicando l’espansione di strutture analoghe in una rete di servizi adeguati alle persone con esiti di coma e stato vegetativo.

È un traguardo importante che premia un centro (riconosciuto come buona pratica dal Consiglio d’Europa e da diffondere negli stati membri) che rappresenta una capacità progettuale, tutta bolognese, nata da una sensibilità territoriale che è stata in grado di unire i bisogni emergenti da parte di un’associazione di volontariato onlus e delle istituzioni impegnate in un progetto comune di innovazione sociosanitaria. 

Significativi sono gli apprezzamenti – sul prossimo numero del periodico Gli amici di Luca Magazine in uscita – di Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia Romagna (“Il vostro esempio è encomiabile e rappresenta una storia bella, che dà lustro e orgoglio all’intera Emilia-Romagna”), di Elly Schlein, vicepresidente regionale e assessore al welfare (“La conferenza di consenso promossa dalle associazioni: un momento importante di riflessione e approfondimento”) e di Paolo Bordon, direttore generale dell’Ausl di Bologna (“La Casa dei Risvegli Luca De Nigris riveste un ruolo importante nella complessa filiera assistenziale integrata dei servizi alla persona in ambito metropolitano).

La Giornata dei risvegli, ancora una volta, sensibilizza l’opinione pubblica sui bisogni delle persone uscite dal coma. Le patologie che seguiamo non possono essere lasciate indietro, né soffrire anche se indirettamente della pandemia che ha distolto da loro attenzione e risorse. Le persone con esiti di coma e gravi cerebrolesioni acquisite, oggi più che mai, richiedono una maggiore attenzione perché i loro diritti e le loro problematiche siano sempre sotto gli occhi di tutti e affinché i loro bisogni siano intercettati in maniera costante e consapevole dalle istituzioni preposte.

La Giornata dei risvegli del 7 ottobre si occuperà di questo e approfondirà temi sociali e clinici della ricerca. Lo farà attraverso la campagna sociale del testimonial Alessandro Bergonzoni (“Essere o essere” sui manifesti, depliant e bus, e lo spot “Lettura della mano: fine di un’era inizio di un è” sulle emittenti televisive e social), il webinar conclusivo della seconda “CONFERENZA DI CONSENSO DELLE ASSOCIAZIONI che rappresentano familiari che accudiscono un proprio caro in coma, stato vegetativo, minima coscienza e Gca (sabato 9 e domenica 10 ottobre). Oltre trenta associazioni che in Italia si occupano di questi temi, assieme a clinici e operatori del settore, stileranno un documento che sarà approvato da una Giuria formata da esperti multidisciplinari e diventeranno utili raccomandazioni da diffondere e applicare.

La consueta festa nel giardino della Casa dei Risvegli Luca De Nigris, come tutti gli anni la mattina del 7 ottobre, e lo spettacolo serale, “Elogio all’amore” (protagonisti le persone uscite dal coma che frequentano i laboratori teatrali) al Teatro Dehon di Bologna saranno il clou della manifestazione.

La pandemia non ci ha distolto da quella “cultura della solidarietà” di cui parla il candidato sindaco Matteo Lepore e di cui è impregnata Bologna. Al tempo stesso nelle varie aree di crisi che pure sottendono il nostro vivere in questa città mi trovo d’accordo anche sulla sua affermazione: “Non bisogna vietare a nessuno di essere felice”. E la felicità è ricerca, ma anche conquista. Specialmente laddove sembra non possa esserci. Per dirla con il Cardinale Matteo Maria Zuppi: “C’è molta più profondità di vita nella Casa dei Risvegli Luca De Nigris, dove la si contempla tutta e dove si impara a capire quello che altrimenti resta nascosto”.


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