Diversimili: nostalgia di ieri e futuro da riconquistare

«Appena reduci dalla tournée in Spagna di Pinocchio, Leone d’Argento alla Biennale di Venezia, l’8 dicembre con Gli amici di Luca saremo al Dehon con una performance teatrale dopo due anni di lavoro reso durissimo dalla pandemia. Abbiamo bisogno che, con determinazione, la politica del Comune metta insieme pezzi del mosaico del nostro welfare. Anche noi facciamo politica, ma la nostra è quella etica, per la rivendicazione dei diritti delle persone con disabilità, che sono gli stessi di tutti»

di Fulvio De Nigris, direttore Centro studi per la Ricerca sul Coma nella Casa dei Risvegli Luca De Nigris


Ieri era un gioco facile. Luigi fatica ad arrivare al palco. Paolo balla e trascina l’applauso nella sua spettacolare danza sulla musica funky “Freak out” dei Clic. Riccardo, spavaldo come sempre, ricorda l’incidente in moto sulla canzone “Patience” dei Guns N’ Roses.  Sa che di pazienza ne ha avuta tanta e ancora ne dovrà avere. Tutti dialogano con Enrico Castellani, regista con Valeria Raimondi dello spettacolo.

Ed è veramente incredibile vedere come a distanza di quasi dieci anni Pinocchio, un progetto Babilonia Teatri-Gli amici di Luca vincitore del Premio della critica teatrale e Leone d’argento alla Biennale di Venezia, si mantenga ancora attuale. Anche a Madrid e Valencia, dove è stato in tournèe grazie alla Fondazione Ater e al Comune di bologna.

La storia di tre ragazzi diventati adulti dopo un coma è tutta scritta sui loro corpi, ci arriva dalle loro voci e traccia la metafora di Pinocchio che da burattino diventa bambino. Ma che fatica, quanto lavoro, quanta determinazione e quanto coraggio fuori dalla scena. Si vede che loro sono la punta di un iceberg, di un problema che non è solo loro, ma delle famiglie che li hanno affiancati, che sulla scena non ci sono, eppure si percepiscono. Perfettamente. Anche se loro non sono perfetti.

Ma in fondo “chi se ne frega”. Non è la perfezione che loro cercano quanto il ruolo nella società e una loro affermazione. Come ieri. “Ieri l’amore era un gioco facile”, cantano i Beatles in “Yesterday” che è una scena dello spettacolo e sembra scritta apposta per loro. “Tutti i miei problemi sembravano allontanarsi, adesso sembrano quasi che stiano di casa qui… Improvvisamente, non sono l’uomo che ero … io credo in ieri…vorrei che fosse ieri”.

Ma ieri non c’è più. Dopo un trauma, il futuro da ricostruire e da riconquistare è fatto di strade tortuose e di progetti illuminanti. Progetti di rete che hanno bisogno di una condivisione e di un sostegno istituzionale sentito e fattibile.  Noi, come altri, ne siamo impegnati quotidianamente e l’anno prossimo saranno 25 anni.

Lo facciamo attraverso bandi come Diversimili, un termine coniato da Nino Migliori (diversi ma simili), un progetto che intende fornire principalmente a giovani e giovani adulti, con diverse abilità (con esiti di coma e non), strumenti e occasioni per esprimersi, comunicare, conoscersi e far conoscere ad altri, attraverso il teatro, le proprie capacità di elaborazione e di creatività culturale ed espressiva.

Un progetto cofinanziato dall’Unione Europea (Pon Metro Bologna), difficilissimo, che ha messo a dura prova noi associazioni e gli stessi funzionari del Comune impegnati come noi a districarsi in una macchina burocratica/organizzativa che sicuramente ci farà uscire migliori da questa impresa.

L’8 dicembre alle ore 21 al Teatro Dehon andrà in scena la performance finale di questo esperimento il cui percorso è stato reso ancora più complicato dalla pandemia e che ci ha costretto a promuovere incontri a distanza per mantenere vivo lo strumento del teatro anche senza contatto.

Ora abbiamo bisogno che la politica del Comune di Bologna rimetta insieme pezzi del mosaico del nostro welfare bolognese, formato da autentiche “pietre emiliane” che solo qui potevano nascere.

Abbiamo bisogno di una voce potente. Di una chiamata forte. Anche noi facciamo politica, ma la nostra è quella etica, per la rivendicazione dei diritti delle persone con disabilità che sono gli stessi di tutti. Ieri è venuto improvvisamente, ma è già domani.

Photo credits: Marco Caselli Nirmal


Un pensiero riguardo “Diversimili: nostalgia di ieri e futuro da riconquistare

  1. Grazie mille Fulvio per tutto ciò che hai fatto e continui a fare, tutte cose preziose e generose e anche belle per la comunità

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