Salvate il soldato Tonelli

Da più parti si rimprovera al leader di Bologna Civica una qualche ambiguità. Ma non sono certo sue le colpe, lui si è comportato correttamente. È il Pd, semmai (ma pure tutti i candidati) che deve rassegnarsi: in una coalizione non ci possono stare insieme tutto e il contrario di tutto

di Angelo Rambaldi, giornalista


Ho letto lunedì sul Cantiere un intervento del mio carissimo amico Massimo Gagliardi sul valzer disordinato nel quale alcuni partiti e movimenti si stanno esibendo in vista della scelta del prossimo candidato Sindaco di Bologna. Gagliardi prende le mosse dalle reazioni a seguito della confermata ostilità verso la proposta di Giancarlo Tonelli da parte sia della destra sia di Coalizione Civica e associati, mentre il Pd per ora apre e non apre. Segnalo tuttavia che da qualche parte si continua a glissare sugli appetti concreti del futuro programma di  Governo cittadino, di cui vorrei riportare qui solo alcuni esempi.

Galeazzo Bignami imputa a Tonelli, come spia di un suo atteggiamento filo Pd, soprattutto alcune questioni fra cui il progetto tram da lui considerato “devastante”. Pur non essendo un cosmopolita, ho qualche amico sparso in Europa, dove le città che hanno scelto il tram sono quasi 300. Saputo da me che a Bologna ci sono gli “anti tram”, si sono messi tutti a ridere. La destra poi dovrebbe avere un po’ di pudore avendo sulla coscienza il CIVIS, che affossò il tram di Vitali, fu bocciato e dichiarato intransitabile al collaudo. Dunque se vi è una colpa su chi ha governato Bologna in questi ultimi vent’anni, è appunto di averli persi, questi vent’anni. Bignami si vada a fare – tanto è vicina – un giro a Firenze. Oltretutto sono già arrivati a Bologna i finanziamenti per la linea 1, dunque come può pensare Bignami che si possa affossare il progetto tram?

Passando a Coalizione Civica dobbiamo osservare, è un dato di fatto, che a Palazzo d’Accursio per Leu e compagni non ci sono come rappresentanti dei “simil Vasco Errani”, ma rispettabilissimi dirigenti che, ad esempio, quando trattano di temi eticamente sensibili sostengono che l’associazione “Papa Giovanni XXIII”, quella di Don Benzi, sia un ricettacolo di oscurantisti reazionari.

Pure nel Pd su temi eticamente sensibili non andiamo benissimo, ad esempio quando si parla del drammatico problema della prostituzione e dello sfruttamento delle donne. Un’autorevole componente della Giunta di Palazzo d’Accursio obbiettò che vi sono delle donne che si prostituiscono senza “protettore”, e quindi se ne deduce che ad avviso dell’autorevole rappresentante di Giunta, in questo caso, prostituirsi è lecito. Per carità è un’opinione che va rispettata, ma che può pure essere contestata.

Infine nei riguardi di Giancarlo Tonelli Coalizione Civica ha ripetuto “se c’è lui, non ci siamo noi”.

Quindi non sono certo di Tonelli le colpe, lui si è comportato correttamente. Tanto più che se fossi in lui, io andrei da solo: poi ci vediamo ai ballottaggi, forse a quel punto qualche “cresta” si abbasserà. È il Pd, semmai, ma pure tutti candidati, che deve rassegnarsi: in una coalizione non ci possono stare tutto e il contrario di tutto.

P.S. Approfitto per segnalare che il marchio “Bologna al Centro” l’abbiamo inventato noi della lista omonima, con regolare delibera dal Notaio e in Tribunale.


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