Bisognerebbe far conoscere e far parlare i presidenti di questi presidi del territorio. Conoscono la realtà, stanno a contatto coi problemi e con la gente di tutte le età. Rovesciando la piramide – partire dalla base per guardare in alto – potrebbe emergere qualcosa di utile e magari anche di inaspettato sul piano programmatico e pure su quello politico
di Aldo Bacchiocchi, dirigente politico
I tempi si allungano. Ci sono le condizioni per ripartire “dal basso”. Cioè dai Quartieri e dai loro presidenti. Bisogna farli conoscere e farli parlare. I Quartieri vivono la realtà bolognese a stretto contatto con i problemi e con le persone di tutte le età. Bisogna creare le condizioni per offrire loro le luci della ribalta.
Forse dalle esperienze di coloro che vivono nei quartieri si potrà ricavare qualcosa di utile e anche di inaspettato sul piano programmatico e su quello politico. Bisogna rovesciare la piramide e ripartire, lo ripeto, dal basso che poi “basso” non è. Questa è la proposta che desidero mettere in campo.
Mi rivolgo ai partiti, al volontariato, alle associazioni di categoria, alla società “intermedia”. Facciamo parlare i presidenti dei consigli di quartiere. Non sarebbe male anche, visto che siamo realtà metropolitana, sentire cosa si pensa di Bologna che è, appunto, città metropolitana in tutti i Comuni che la compongono. Spero che questa mia sollecitazione/proposta sia accolta e portata avanti con sollecitudine e con intelligenza.
Certo: la nostra realtà non è un’isola avulsa da un contesto più generale a partire dagli equilibri di Governo e dalla realtà europea e globale; anche del mondo grande e terribile bisogna parlare. Ma, spero, si cominci dal basso per guardare in alto.
Photo credits: Dimitris Kamaras (CC BY 2.0)