“In politica occorre anche sognare”

Intervista a Barbara Negroni, assessora alla qualità dell’ambiente e del territorio di Casalecchio di Reno

di Barbara Beghelli, giornalista


“La strada è ancora lunga e non bisogna arrendersi di fronte all’evidenza che quel che è stato fatto finora non basta”. A dirlo a chiare lettere è Barbara Negroni, assessora alla qualità dell’ambiente e del territorio di Casalecchio di Reno con deleghe alla pianificazione, edilizia, raccolta differenziata, diritti degli animali e sistema informativo territoriale.

Senza tessere in tasca, ma forte e orgogliosa della sua professionalità, Barbara è nata Bologna sessant’anni fa, dove ha mantenuto lo studio professionale di agronoma in via del Pratello, ma risiede a Casalecchio fin dalle scuole elementari; è stata eletta con una lista civica nel 2019 e la sua esperienza come amministratrice pubblica è iniziata nel 2016. A detta di molti è persona vicina ai cittadini, disponibile ad ascoltare e coinvolgerli nelle varie attività ambientali, anche se ogni tanto li sgrida perché “buttano i rifiuti fuori dai cestini e lungo il fiume!”. Ha un marito, Alfredo (assolutamente collaborativo, ci tiene a precisarlo, mentre lei è un pò’ ‘tignina’) e una figlia ventisettenne, Maria Elisa, product manager a Milano.

Il suo ruolo è strategico in un comune esteso e dal grande cuore verde come Casalecchio (36.685 abitanti) e l’assessora non ci tiene particolarmente alla ‘a’ finale del sostantivo che connota il mestiere per cui si adopera no-stop: “perché l’importante è il raggiungimento degli obiettivi sostenibili”, quelli sì, perciò è visibilmente contenta quando racconta gli importanti lavori in atto, come lo stralcio nord del nodo di Casalecchio, con la Porrettana interrata fino a San Biagio e la realizzazione di due chilometri di strada di cui 1,3 in galleria della linea ferroviaria. Ma quando parla di strada lunga non si riferisce mica solo  allo sviluppo sostenibile. Parla del percorso delle donne, sissignore.

Sta dicendo che l’8  marzo è divenuta un’inutile ricorrenza?

Finché ci troviamo a doverla festeggiare…

Dove abbiamo sbagliato?

È stata fatta poca aggregazione e questi sono i risultati, compresi quelli del Pd e relative ministre mancate. Peccato, perché le donne sono molto costruttive, pratiche, non polemiche e quasi sempre più studiose e preparate dei colleghi, insomma hanno una marcia in più e una visione completa, infatti fanno tutto.

Lavori lunghi anche quelli stradali casalecchiesi.

Sì, ma stanno procedendo velocemente e il 21 di questo mese proseguono con lo sminamento delle bombe trovate lungo il percorso della nuova Porrettana, in parallelo si sta procedendo con i documenti di gara per l’affidamento dei lavori con l’obiettivo di inizio cantiere a gennaio 2021. Di pari passo si procederà con la sistemazione del marciapiede mancante sul ponte del fiume Reno.

Finito l’interramento della Porrettana (2023/24) si partirà con la ferrovia?

Sì, tecnicamente non è possibile lavorare contemporaneamente alle due opere, perché dove ci sarà il doppio interramento ci deve essere la sicurezza delle operazioni di scavo. Quindi prima si fa l’interramento della Porrettana e si costruiscono i muri che serviranno per l’interramento dei binari e poi il resto.

Ridisegnate tutta la viabilità del paese.

È questo l’obiettivo, sì. Con la Porrettana e il ponte sul Reno abbiamo l’occasione di migliorare molto il traffico e l’urbanistica del centro e con l’intervento dei privati sull’ex area Pedretti, in accordo con l’amministrazione, si avrà l’opportunità unica di disegnare e dare alla cittadina quel centro mai avuto, un tutt’uno con la biblioteca della Casa della Conoscenza e il teatro Betti.

A Bologna cosa manca,  dal punto di vista strategico, anche in vista della campagna elettorale?

Premesso che i cittadini sono stanchi della solita politica e il candidato non deve essere di un unico partito, manca una visione futura, un progetto di città, non solo urbanistico  e sostenibile. Occorre anche sognare, ovviamente tenendo conto di quanto si può spendere, soprattutto in campo ambientale con piani strategico-urbanistici, di mobilità e welfare: il tram e le ciclabili, quindi, devono esserci. Fondamentale è anche il confronto con la collettività e i quartieri, come si faceva una volta. Infine mi pare manchi una componente importante… una candidata: ecco un’altra occasione persa.


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