Siamo fatti della stessa sostanza di cui sono fatti i sogni

Dopo le chiusure forzate, il Teatro Testoni Ragazzi e la compagnia La Baracca rilanciano le loro attività con Visioni 2021, un festival internazionale dedicato al teatro per bambini e ragazzi, per la prima volta interamente fruibile online

di Pier Francesco Di Biase, caporedattore cB


“Si vive di ricordi” mi ha detto una volta qualcuno guardandomi negli occhi, e ricordo di non esserne stato particolarmente convinto. Eppure quando qualche giorno fa, scorrendo la posta, ho aperto l’invito del Teatro Testoni Ragazzi alla conferenza stampa di presentazione del nuovo festival Visioni 2021, non ho potuto fare a meno di pensare che quel qualcuno una certa ragione l’avesse.

Il “Testoni”, per me come per tantissimi altri a Bologna e non solo, significa ritornare bambini: un tempo in cui non si ha paura di sognare, ed è perfettamente normale che un tipo strano, scalzo e tutto vestito di nero, venga a raccontarti una storia di dinosauri e di un elefante che non ne voleva sapere di entrare in un armadio.

Sono passati quasi trent’anni da quella mia “prima” ai piedi di un palcoscenico ed è un po’ che non sento più parlare di quel cocciuto pachiderma, ma oggi quel tipo strano – che nel mondo di noi bambini diventati adulti risponde al nome di Roberto Frabetti – lancia insieme a tutta la crew della Compagnia La Baracca il nuovo progetto Visioni 2021, un festival internazionale di teatro e formazione finanziato dal bando EduCare e parte del progetto europeo Mapping – una mappa sull’estetica delle arti performative per la prima infanzia. Il festival sarà suddiviso in due momenti: il primo a maggio e il secondo in autunno.  

Un teatro che parla ai bambini, va da sé, non può avere l’occhio rivolto al passato. E Visioni non nasce certo come amarcord, ma come rilancio nel domani del teatro, uno dei luoghi che più hanno sofferto – e che ancora soffrono – dei tragici eventi di questo ultimo anno e mezzo. Per questo si rivolge al futuro mettendosi in gioco con un nuovo linguaggio, quello del web, tanto indispensabile adesso quanto “altro” rispetto alla natura stessa del teatro.

In questa edizione online – interamente fruibile sulla piattaforma visionifestival.it – trovano spazio spettacoli, in streaming e registrati, performance create appositamente per il Festival, storie per la  prima infanzia, laboratori per i bambini e per adulti, seminari  internazionali, presentazioni e tanti altri eventi e attività. C’è pure una web radio, Visioni Cafè, pensata per raccontare i contenuti della piattaforma e per guidare il pubblico giorno per giorno tra le tante e diverse attività.

L’essenziale, si sa, è invisibile agli occhi. Spesso e volentieri, tuttavia, la colpa non è sua. Il teatro essenziale lo è eccome, e non dovremmo dimenticarlo mai.

Forse un giorno anch’io guarderò qualcuno negli occhi e gli dirò convinto che “si vive di ricordi”. Ma ripensandoci bene, devo confessare di non essermi ancora arreso all’idea. E poiché ai ricordi preferisco indubbiamente i sogni, mi auguro che fra trent’anni ci sia ancora chi, come il Teatro Testoni Ragazzi, dei sogni continui a prendersi cura.


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