I nostri vent’anni di lavoro per fare impresa responsabilmente. Il 13 settembre 2001 la data di nascita di un obiettivo comune: le opportunità e l’urgenza di approcciare strategicamente un modo nuovo di creare valore, economico e sociale. In questo anniversario ecco che arriva il Manifesto, fondato sugli stimoli dell’Agenda 2030 e sull’impellenza di affrontare i guasti della pandemia
di Elisa Petrini, coordinatrice di Impronta Etica
Era il 13 settembre 2001 quando sette tra le più importanti imprese bolognesi fondarono Impronta Etica, con l’obiettivo comune di avere un luogo in cui potersi confrontare sul significato, le sfide e le opportunità di fare impresa responsabilmente.
E viene subito da dire “se non a Bologna, dove?”. Il terreno, o meglio il territorio, era infatti fertile e pronto a sostenere la sfida di portare a un livello più alto la riflessione sul come poter essere imprese socialmente responsabili, in uno scenario che lasciava intravedere – almeno per chi aveva la giusta visione – le opportunità e l’urgenza di approcciare strategicamente un modo nuovo di creare valore, economico e sociale.
Sono passati vent’anni, le imprese socie sono diventate 31, si parla di sostenibilità oltre che di responsabilità e Impronta Etica continua ad essere luogo di elaborazione e confronto tra organizzazioni socie e con il mondo fuori.
Proprio in occasione del suo ventennale, Impronta Etica ha pubblicato il nuovo Manifesto per la sostenibilità nelle imprese, nato da un confronto tra i Soci sul ruolo e il futuro dell’Associazione, fondato sugli stimoli dell’Agenda 2030 e sulla consapevolezza dell’importanza della sostenibilità per affrontare le conseguenze socio-economiche causate dalla pandemia. Un Manifesto composto da otto punti (disponibile su www.improntaetica.org/ventennale) che si fonda sulla consapevolezza che un futuro sostenibile è l’unico possibile e afferma l’importanza di essere protagonisti, ciascuno per la propria parte ma insieme come una alleanza, di un cambiamento reale.
Le tante e diverse esperienze dei Soci di Impronta Etica hanno raccontato e raccontano da tante angolature diverse quali sono le sfide e le opportunità di un approccio strategico alla sostenibilità, e permettono di evidenziare le leve fondamentali su cui spingere: contaminazione, apertura verso gli stakeholder e il territorio, valore alle persone, capacità di creare e sostenere partnership, ma anche di guardare lontano, saper intercettare i rischi e trasformarli in opportunità.
La sostenibilità è oggi più che mai un’opportunità, che bisogna però saper cogliere. L’attenzione dei consumatori è cresciuta, l’asticella normativa si è alzata, il framework culturale si è arricchito di importanti tasselli, a partire dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. E, in questo scenario, la sostenibilità è per le imprese un asset determinante per diventare protagoniste di un cambiamento necessario, reale e di sistema, per sostenere il loro ruolo nella creazione di valore economico e sociale, per essere leader nella transizione verso un futuro sostenibile.
“Impronta Etica è un passato lungo vent’anni, e un futuro ancora da scrivere” recita in chiusura il Manifesto del ventennale, e quel futuro vogliamo scriverlo insieme a tutti i nostri Soci, mantenendo aperta la porta del confronto, portando – come abbiamo fatto in questi anni – il racconto di un modo sostenibile di fare impresa anche fuori da Bologna e dall’Emilia-Romagna, che sono stati e saranno il luogo dove un futuro sostenibile e responsabile si può non solo immaginare, ma anche e soprattutto costruire.
I soci sono tutti dei colossi, diffido e dubito che la loro impronta possa essere davvero leggera ed etica
Pinuccia Camellini