Il dramma delle locazioni, la nuova giunta rifletta

Poche case in affitto a cifre esorbitanti per famiglie e studenti. Le domande al bando comunale sono triplicate in pochi anni. Il pubblico spende molto per il nuovo Dall’Ara, per il Passante, per il People Mover, forse potrebbe destinare maggiori risorse a un settore in cui spende una media di quattro milioni all’anno. I casi delle caserme dismesse, di Villa Salus e dell’edificio delle Poste in via Agucchi

di Sergio Palombarini, avvocato


Questo intervento non intende avere valore esaustivo, né statistico: sono riflessioni sul tema affitto a Bologna. Nel 2019 mi informai per una nuova abitazione in locazione, ma mi resi conto che diverse agenzie immobiliari non erano in grado di farmi una offerta “decente”.

Del resto ogni quindici o venti appartamenti in vendita solo uno massimo due vengono proposti in affitto; rarissimi, in genere misurano 50/70 mq per un canone mai inferiore a 800-1000 euro se si trovano in posizioni scomode, altrimenti la cifra aumenta, di molto. Stessa cosa accade per gli studenti, costretti a spazi ristretti pagando cifre altissime. Tempo fa un immobiliarista mi spiegò che è inutile cercar casa negli annunci sui giornali, in quanto “sono sempre gli stessi cinque appartamenti che girano da una agenzia all’altra”. Insomma, il panorama appare incerto e scoraggiante.

È interessante la lettura del “Terzo report” del Comune dal titolo Bologna, la domanda di casa, una lettura delle graduatorie comunali 2021. Parliamo della parte più sensibile del tema, ossia le case per le famiglie meno abbienti. Alcuni dati senza pretesa di completezza e organicità tratti dal dossier. Pagina 17: «Tra il 2015 e il 2021 con risorse di diversa natura (Stato, Regione, Comune) si sono così messi in campo circa 14,3 milioni di Euro destinati a contributi a fondo perduto per il sostegno all’affitto. […] Così, a conclusione delle misure previste per il 2021, la somma complessiva degli stanziamenti erogati negli ultimi cinque anni supererà i 20 milioni: questo valore rappresenta il trasferimento diretto dalla finanza pubblica alle famiglie, nel periodo considerato, nel solo e ristretto ambito delle misure di sostegno diretto (e a fondo perduto) al mercato della locazione bolognese».

Il Comune dunque segnala uno sforzo delle istituzioni di offrire maggiori possibilità per i cittadini di locazioni a canone agevolato con il sostegno pubblico, e ciò alla luce del fatto che le domande complessive di partecipazione al Bando comunale 2021 sono state 9.764, contro le 4.031 del 2020, 1.794 del 2019, 2.444 del 2017 e 3.323 del 2015.

Le domande sono aumentate. Del resto la situazione economica e abitativa delle famiglie è sempre più precaria; i richiedenti con Isee a zero euro sono passati in cinque anni dal 5% al 9%. In termini assoluti il Comune assegna mediamente circa 500 case all’anno, su un numero di abitanti che, comprendendo anche una cifra forfettaria di studenti fuori sede, si aggira attorno ai 400.000.

A fronte della situazione descritta Comune, Regione e Stato hanno impegnato circa 20 milioni in cinque anni, una media di quattro milioni. Per farmi un’idea ho provato a confrontare questa spesa con altri impegni economici pubblici. Il costo della Regione per il People Mover è stato di 27 milioni (fonte Wikipedia che cita il sito della Regione). Per il “Passante” 650 milioni, fonte Internet. La ristrutturazione dello stadio: 40 milioni a carico del Comune, altri 60 li pagherà la società (fonte Sole 24 ore). Sono indicazioni di massima, al solo scopo di farsi un’idea di cosa si spende e per quali finalità pubbliche, dati su cui sicuramente la nuova Giunta comunale rifletterà.

Tema acquisizione del patrimonio immobiliare (pubblico e privato): cosa farà il Comune degli enormi spazi e manufatti delle caserme militari dismesse? È un tema discusso da anni ma prima o poi andrà risolto. Non credo che le ex caserme, percentuale rilevante del territorio cittadino, si possano lasciare in eterno nello stato in cui versano.

Una vicenda che credo possa essere considerata positivamente è l’acquisto e la riqualificazione della ex Villa Salus, zona Mazzini-Stradelli Guelfi. Sono riuscito a raccogliere poche informazioni sul suo utilizzo, sarebbe interessante capire se l’esperimento è da considerarsi effettivamente virtuoso, se sia ripetibile concretamente, dove e come.

Segnalo poi che Poste Italiane hanno lanciato in settembre un “Avviso di Gara per la vendita dell’immobile in Via Agucchi 175”: 75 appartamenti al costo (base d’asta) di tre milioni abbondanti. Se tra stadio, People Mover e Passante Comune e Regione spendono le cifre sopra indicate, forse tre milioni per 75 appartamenti da dare in locazione a condizioni accettabili a famiglie potrebbero essere un buon investimento.

Come detto in premessa queste sono semplici considerazioni proposte come spunto di riflessione e confronto: il tema della casa e della condizione abitativa per famiglie, single e studenti dovrà essere uno dei campi di azione fondamentali della nuova amministrazione comunale.

Photo credits: Adam Elwan


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