Parla come mangi (e come bevi)

Ambiente, rifiuti, infrastrutture, mobilità. Sarà l’effetto dei Campari soda con vino frizzante, ma ai bimbi del Bar Cantiere sembra che sotto il cielo di Bologna e nel Palazzo Comunale regni un po’ di confusione

di Giancarlo Dalle Donne, portavoce dei bimbi del Bar Cantiere


“Io nun c’ho capito ‘na sega di quello che ha scritto Faema sul Cantiere stamattina… Ban, account, Cheap, strategist, profilo IG…”

Sì, per uno dei bimbi, Andreja (così lo chiamo io) di cognome fa Faema, perché gli suona meglio, è più familiare, e nessuno ha avuto il coraggio di correggerlo. E un altro ha subito replicato: “”Se quello parla come mangia, sai che menù?”. Insomma, fin dalle prime battute tra i bimbi del Bar Cantiere, si poteva intuire una giornata difficile.

Perché i bimbi hanno una loro precisa ritualità mattutina. Si svegliano presto, e alle 8,04 (per stare sul sicuro) si collegano su Internette a Cantiere Bologna e si studiano attentamente l’articolo del giorno, che poi (a parte qualche raro caso) sarà argomento di conversazione tra loro.

Poi arrivano al bar. E si sono fatte già le 10. Il Bar Cantiere (come tutti i suoi simili) gli offre in lettura libera tutti i quotidiani (sportivi inclusi, che loro però di solito schifano: oggi però si sono un po’ soffermati su quella cittadinanza che a loro non va giù, e su quello erano tutti d’accordo). E loro se ne appropriano avidamente. 

Passa un’altra ora: la lettura è terminata. Insieme ai primi Campari soda con vino frizzante, si apre ufficialmente il dibattito, che di solito è incentrato sulla cronaca locale, sulla nostra (ormai anche loro) Bologna.

Un bimbo però aveva un arretrato di ieri, e voleva discutere sull’intervista di Cantiere alla consigliera De Giacomi. E gli altri l’hanno seguito a ruota. Il commento più benevolo è stato: “Ma pensa, lei respira ambiente fin da piccola e ha detto quelle cose, pensa gli altri!”. “Ma saprà cos’è la Cerchia del Mille, ora che siamo nel Duemila?”. “Ma ha copiato un tema di seconda elementare per rispondere?”. “Ma saprà dove sta Bologna?” E altre amenità del genere.

Essendo io (ormai ufficialmente) il portavoce dei bimbi del Bar Cantiere, mi arrogo il diritto di omettere i commenti più imbarazzanti. Lo faccio per loro, perché ogni tanto i bimbi diventano un po’ acidi, ma che volete, ne hanno passate tante…

Ho provato a contestarli, dicendo che in fondo, pur con notevole esperienza, è solo una giovane donna di 23 anni, “so’ ragazzi”, e uno di loro mi ha subito replicato “Sì, ma so’ consiglieri comunali!”. E lì ho dovuto tacere.

Non poteva mancare una sezione dibattimentale dedicata al bruco-mela (loro chiamano così il People Mover). Qui i bimbi si sono un po’ incazzati e, devo dire, erano bene informati.

In effetti, che il Comune debba pagare comunque unmilioneequattrocentomilaeuro all’anno se il gestore non raggiunge l’obbiettivo suona un po’ come beffa, e come i vari sindaci abbiano potuto sottoscrivere quello che sembra un contratto-capestro è un po’ inspiegabile. Almeno funzionasse… E i bimbi sapevano pure i nomi dei vertici della Marconi Express, e le loro biografie, e naturalmente avevano tratto le loro conclusioni. Naturalmente un bimbo ha sottolineato il fatto che adesso se ne sta interessando anche la Procura, “e ‘mo so’ tutti cazzi loro!”

Per stemperare un po’ (anche perché i giornali di stamane non lasciavano molti appigli positivi sul destino della città), o forse per infierire, si sono messi a commentare la notizia del bike sharing (“il 40% delle biciclette a noleggio è in manutenzione”).

A quel punto ho visto sulle loro facce rugose un po’ di tristezza, forse di rassegnazione. “Ma fanno proprio le cose a raglio! (il termine era più colorito, e riguardava i cani). “Ma pensa te che, come ha raccontato Colòmbaro (l’ha chiamato così), per fare due righe per terra di ciclabile già approvata, ci han messo 5 anni… L’ha detto Colòmbaro!”

Il bimbo più saggio ha detto una cosa tipo: “Maccheccazzo, in fondo siamo una città di medie dimensioni (380.000 anime), con una tradizione amministrativa antica e gloriosa, ma possibile che qua non riescano a risolvere i problemi, con tutte le decine di tecnici di cui si sono circondati? Abbiamo problemi coi rifiuti, con Hera, con le infrastrutture, con la cementificazione, con la movida, con gli affitti agli studenti… Ma è possibile?”.

Qui il bimbo si è infervorato, e il tono di voce è aumentato. Però è partito l’applauso, anche dai tavoli vicini. A quel punto, come loro portavoce, sono dovuto intervenire con forza: “No, bimbi, mi dispiace, oggi di Fico non si parla, per favore…”. Troppa carne al fuoco, e siamo pure vegetariani.

I bimbi del Bar Cantiere sono così. Abbiate pazienza.

Photo credits: Andrea Tavoni (CC BY-SA 4.0)


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