Strage di Ustica, anno 42

L’anniversario, il 27 giugno, sarà celebrato con particolare evidenza a Palazzo d’Accursio con il primo incontro che i familiari di chi perì nell’abbattimento del DC9 Itavia «in un episodio di guerra aerea» avranno con il nuovo sindaco di Bologna, Matteo Lepore. Un’occasione in cui si cercherà di dare particolare vigore alla richiesta di verità e agli impegni perché la memoria nemmeno in futuro abbia cedimenti

di Daria Bonfietti, presidente Associazione parenti vittime strage di Ustica


Si avvicina il 42esimo anniversario della Strage di Ustica, il 27 giugno. Daremo particolare significato e rilievo a questa ricorrenza in Palazzo d’Accursio con l’incontro dei parenti delle vittime con il nuovo Sindaco di Bologna, Matteo Lepore. 

Sarà il primo incontro con il neo eletto e servirà a dare particolare vigore alla richiesta di definitiva verità sulla strage e agli impegni per le attività future.

Dopo che la sentenza-ordinanza del giudice Rosario Priore ha affermato che «il DC9 Itavia è stato abbattuto all’interno di un episodio di guerra aerea», e dopo che nel 2008 il Presidente emerito Francesco Cossiga ha indicato i francesi, in un’operazione contro il leader libico Muammar Gheddafi, come responsabili dell’abbattimento dell’aereo civile, la procura della Repubblica di Roma ha riaperto le indagini sulla tragedia.

Crediamo sia venuto il momento di chiedere ai giudici una parola definitiva e, nel contempo, chiediamo un impegno forte e chiaro al Governo e alla Diplomazia affinché forniscano agli inquirenti ogni tipo di informazione da Stati amici e alleati che avevano aerei in volo attorno al DC9.

Sappiamo bene che sull’episodio, un coinvolgimento militare in un’epoca di guerra fredda e di particolari tensioni nel Mediterraneo, è da sempre sceso un muro di silenzi, menzogne e depistaggi, ma bisogna pur fare i conti in maniera definitiva su quella che è da sempre una ferita profonda alla dignità di un Paese che ha visto violati i confini, i diritti e le esistenze di suoi cittadini innocenti. Parleremo anche dell’impegno della nostra Associazione per la Memoria e la Storia, a cominciare dall’attività del Museo per la Memoria di Ustica, che sempre più svolge un ruolo importante nella vita culturale della città.

Ci siamo lasciati lo scorso anno, nell’incontro con l’allora sindaco Virginio Merola, con l’impegno a individuare nuove forme di gestione e organizzazione delle attività. Con la nuova Giunta è maturo il tempo di passare alla fase operativa, di effettiva realizzazione, per raccogliere in un’unica entità (fondazione che contempli la collaborazione tra ente locale e associazione) tutte le attività che si svolgono nel Museo e attorno a esso. Penso a tutti gli eventi  culturali che ogni anno sono offerti alla cittadinanza nel parco della Zucca, proprio antistante al Museo, dalla giornata stessa dell’anniversario fino alla serata del X agosto. Penso a una didattica che, in stretta collaborazione con il ministero dell’Istruzione, tenga assieme gli  elementi artistici, legati all’esperienza nel panorama dell’arte contemporanea di Christian Boltanski, con tutti i legami con la storia del nostro Paese, dagli anni del terrorismo al coinvolgimento internazionale.

Diventa a questo riguardo determinante il legame con la Storia, con la ricerca soprattutto, che l’associazione vuol continuare a perseguire nella collaborazione con l’Università di Bologna e con l’Istituto Parri. Va ricordato a questo proposito che sono in via di pubblicazione gli atti del convegno “Ustica e gli anni 80” che ha  voluto rileggere  la vicenda nel quadro della politica interna italiana, mentre sono già a disposizione gli atti del convegno “1980. L’anno di Ustica” riguardante il panorama internazionale. Riteniamo importante una presenza del Museo con tutte queste sue attività, nel progetto per la “Memoria democratica” che è un aspetto estremamente qualificante della politica della nuova amministrazione.

Da parte sua, sempre per l’attenzione alla Storia, l’associazione cercherà di mantenere il suo impegno, che nei fatti è di stimolo critico, per la effettiva realizzazione delle Direttive, Renzi prima ora Draghi, per la desecretazione e la collocazione presso l’Archivio centrale dello Stato, di tutti gli atti delle Amministrazioni dello Stato riguardanti le stragi. 

Ma il 14 luglio dell’anno scorso improvvisamente è venuto a mancare a Parigi  Christian Boltanski, lo straordinario artista francese che con la sua arte, all’interno del Museo per la Memoria di Ustica, ha saputo dare futuro alla memoria dei nostri cari;  sentiamo il bisogno di ricordarlo proprio il 14 luglio, data ben significativa per la Francia, davanti al Museo, con la lettura di Elena Bucci, di brani del romanzo Il Nascondiglio,  la storia della sua famiglia, scritta dal nipote Christophe Boltanski. E poi voglio ricordare che gli verrà dedicato un Convegno internazionale, a cura del Centro internazionale di studi umanistici Umberto Eco, nel prossimo mese di settembre.

Continueremo, insomma, la nostra battaglia in tutti i modi; troppo forte è il bisogno di verità, vogliamo definitivamente sapere chi ci ha abbattuto un aereo civile in tempo di pace, vogliamo vedere ristabiliti il diritto alla verità e alla giustizia.

Photo credits: Fabio Di Francesco (CC BY-SA 4.0)


Un pensiero riguardo “Strage di Ustica, anno 42

  1. Chi puo’ vada, possibilmente da solo in privato raccoglimento, a visitare il luogo ove e’ conservato, quasi interamente ricomposto, il Dc9. Ascoltare i nomi delle vittime guardando i rottami rende attuale la tragedia di tanti anni fa.
    E’ come accarezzare i volti di quelle persone innocenti che potrebbero essere nostri famigliari salutati festosamente alla partenza e poi spariti per sempre.

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