Strage di Bologna: i “Sampietrini della memoria” tirati a lucido

Un volontario, il veterinario Giovanni Bevilacqua, si è offerto di ripulire le placche di ottone che dall’anno scorso, su iniziativa di Cantiere Bologna, Cucine Popolari e 6000 Sardine, in collaborazione con l’associazione dei familiari delle vittime e il Comune, ricordano i nomi delle persone uccise dalla bomba. Chi volesse dargli una mano può mettersi in contatto con  Roberto Morgantini

di Redazione cB


Si chiama Giovanni Bevilacqua, fa il veterinario e, attraverso Roberto Morgantini delle Cucine Popolari, si è offerto di ripulire i “Sampietrini della memoria”, le placche di ottone che ricordano i nomi delle 85 vittime della strage del 2 agosto lungo via Indipendenza da piazza Maggiore alla stazione.

La collocazione dei sampietrini fu fatta lo scorso anno in occasione dell’anniversario dell’attentato per iniziativa di Cantiere Bologna, Cucine Popolarti e 6000 Sardine in collaborazione con l’Associazione tra i familiari delle vittime e il Comune di Bologna.

Il tempo e il passaggio delle persone hanno “sporcato” i sampietrini e da ieri Bevilacqua, armatosi di acqua, spugnetta e Sidol, ha cominciato a ripulirli. 

Se qualcuno vuol dargli una mano può farlo mettendosi in contatto con Roberto Morgantini.

Grazie Giovanni!


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