Due criticità che ci sono e non vanno rimosse, ma studiate in profondità. Senza demagogia, ma esaminato con serietà se si vuole davvero che la nostra sia esemplare come grande città progressista
di Aldo Bacchiocchi, già dirigente politico
Vorrei porre l’attenzione su un tema, quello dei fuorisede, a mio parere ancora poco dibattuto a Bologna.
Prevengo una eventuale critica. La classe dirigente bolognese proviene in gran parte e a vari livelli da tutta Italia, in specie dal Sud. É vero ma è anche vero che, tra i giovani che vorrebbero frequentare l’università, ci sono moltissimi fuorisede.
Non tutti questi fuorisede sono ricchi. Molti sono di estrazione sociale modesta e non hanno conoscenze in città. Per trovare un posto letto sono spesso costretti a fare sforzi sovrumani. Se ne parla poco nelle sedi deputate: ogni tanto qualcuno accenna al problema ma poi tutto nuovamente tace e cala il silenzio.
Credo invece che il problema, se c’è, non vada rimosso ma studiato in profondità. Senza demagogia, ma esaminato con serietà se si vuole davvero che Bologna sia esemplare come grande città progressista. Certo, tante realtà a Bologna sono di eccellenza ma ‘i fuorisede’ sono un aspetto critico serio. Scrivo cose non vere? Mi piacerebbe avere una risposta.
C’è poi un altro tema che riguarda la scuola e l’università. E che ha parecchi punti di contatto con quello dei fuorisede. Perché se molti sono coloro che scelgono la nostra città per studiare, tanti sono quelli che, una volta finiti gli studi, decidono di rimanervi per svolgervi, spesso, il nobile mestiere dell’insegnamento. Mi riferisco ai “precari”. Quanti sono nella nostra realtà? Come sono collocati nelle scuole? C’è un minimo di rispetto per la loro professionalità? Tutti dovrebbero avere l’indennità di disoccupazione in tempi ragionevoli. Mi risulta che ciò non avvenga quasi mai, nel disinteresse totale dei sindacati e delle scuole stesse. È una questione non priva di umilianti risvolti sociali e umani.
Anche a Bologna, città splendente e attenta al suo tessuto sociale – positiva la reazione al femminicidio, speriamo non sia un fuoco di paglia – qualche ombra c’è, sottaciuta.
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