Rischia di chiudere l’Osservatorio nazionale delle morti sul lavoro

A Bologna nacque 15 anni fa, grazie allo straordinario Carlo Soricelli, l’unico centro indipendente in Italia per monitorare questa strage continua e fornire dati disaggregati che potrebbero diventare (se utilizzati) indicazioni fondamentali per la prevenzione degli incidenti. Per disattenzione, e altro, da parte della politica e delle istituzioni rischia di fermarsi a fine anno. Caro sindaco Matteo Lepore, lei che ha fatto del lavoro la sua stella polare, può fare ancora qualcosa per impedirlo

di Mattia Fontanella, organizzatore culturale


C’è una correlazione tra la politica, il lavoro e la felicità/infelicità? Una trama che li lega in modo indissolubile?

«Se si escludono istanti prodigiosi e singoli che il destino ci può donare, l’amare il proprio lavoro (che purtroppo è il privilegio di pochi) costituisce la migliore approssimazione concreta alla felicità sulla terra: ma questa è una verità che non molti conoscono» (Primo Levi).

«Ma siamo sicuri che siano “masse” e territori da un lato, povertà semplicemente materiale dall’altro, a sfuggire alle attuali dirigenze politiche progressiste? Siamo sicuri di non essere noi, ciascuno di noi individualmente, gli infelici che sfuggono allo sguardo di quelle dirigenze? Non potrebbe rivelarsi più illuminante per dei leader che non abbiano dimenticato la loro motivazione di fondo – e cioè la fame e sete di giustizia, supponiamo – indagare la nostra infelicità, almeno per quanto essa dipenda dall’essere la nostra una società ingiusta?» (Roberta De Monticelli).

Ma, forse, si chiede molto alla politica troppo autoriferita per alzare lo sguardo. Per cogliere il disagio, il dolore, l’infelicità che si insinuano anche qui fra di noi. Disagio, dolore, infelicità che passano, troppo spesso, tra le maglie del lavoro (metafora lancinante dei tempi nostri e delle sue stridenti contraddizioni). Sì, il lavoro e la sua negazione estrema: la morte sul lavoro. È proprio qui, a Bologna, città di gente generosa e rigorosa che nasce, 15 anni fa, l’”Osservatorio nazionale dei morti sul lavoro”.

L’ unico osservatorio indipendente che monitora questa strage del lavoro in Italia. Che fornisce dati disaggregati che potrebbero diventare (se utilizzati) indicazioni fondamentali per la prevenzione degli incidenti sul lavoro. Curato da una persona straordinaria, Carlo Soricelli. Che dedica il suo tempo migliore e volontario a questa attività. Che ha creato una rete nazionale puntuale ed efficacissima. E che per disattenzione, e altro, da parte della politica e delle istituzioni rischia di chiudere a fine anno.

Caro Sindaco Matteo Lepore, lei che ha fatto del lavoro la sua stella polare, può fare ancora qualcosa per impedirlo. La posta in gioco è un’idea del mondo, della politica, della sinistra che restituisca dignità e memoria alle Luana D’Orazio inghiottite dagli orditoi e dall’indifferenza di questo “progresso scorsoio”. E la “felicità” alle Luana che verranno.

Photo credits: Ansa.it


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