Il ciclo di incontri e performance, proposto dalla sezione Anpi locale in collaborazione con la Casa della Cultura Italo Calvino, si svolgerà dal 3 febbraio al 28 aprile prossimi
di Vincenzo De Girolamo, giornalista
Sono frammenti di Storia, non solo recente, i fatti narrati dalla rassegna Resistenze, proposta dall’Anpi di Calderara di Reno da febbraio ad aprile 2023, in collaborazione con la Casa della Cultura “Italo Calvino” della città. II ciclo d’incontri è concepito come una serie di step, un viaggio che racconta storie che tengono viva la memoria. Attraverso diverse forme espressive, va alla ricerca di un filo comune, caratterizzato dalla costante ostinazione a non accettare verità precostituite, a non sobbarcarsi mistificazioni della Storia e dare nuova luce al tempo che passa e si allunga sull’oblio dei fatti.
Un modo per “Fare Memoria”. Un tentativo di rendere quest’ultima un presente, vivo e rispettoso nella narrazione degli avvenimenti. Il racconto si snoda tra un incontro e la visita a un museo, la presentazione di un libro, uno spettacolo teatrale e un docufilm, che trovano la loro esistenza negli ambienti dell’Auditorium del centro culturale calderarese.
Si parte il 3 febbraio alle ore 19.00 con una riflessione sul legame che nasce dalla binomia arte e memoria, e sull’importanza e necessità della memoria intesa come impegno civile. Al primo appuntamento è stato dato il titolo Ustica e l’Installazione Permanente. Per l’occasione Daria Bonfietti, Presidente dell’Associazione Parenti delle Vittime della Strage di Ustica, dialogherà con il nostro direttore Giampiero Moscato. Saranno ripercorsi i fatti che caratterizzano la storia della strage ed è anche un’opportunità per conoscere come l’arte abbia partecipato e partecipi ancor oggi alla ricerca della verità. L’iniziativa riproporrà in mostra la rassegna delle vignette raggruppate in Com’è Profondo il Mare. La strage di Ustica e la satira: moralità della risata e immoralità della menzogna, mostra allestita nel 1994 dal settimanale satirico Cuore e si concluderà, il giorno dopo, con la visita al Museo per la Memoria di Ustica.

Il 17 marzo alle 19.00, si andrà in scena con la presentazione del libro di Eric Gobetti E Allora le Foibe? A definire storicamente la vicenda, senza negare e sminuire la tragedia o proporre un’altra verità storica precostituita sulle Foibe, è l’autore stesso che ricolloca i fatti, il racconto, nel solco dell’accaduto. Durante la serata saranno presentati brani tratti dal volume. La voce di Simona Zavaglia sarà accompagnata al pianoforte da Pasquale Morgante.
AtelierSi arriverà il 20 Aprile alle 21.00 con la proposta racchiusa in Che Cos’è un GAP? Dialogo Ludico sulla Liberazione. Tra parole misteriose e anime inquiete, lo spettacolo teatrale parte dallo sguardo e dalla domanda sui Gap del giovane Pin, protagonista del libro Il Sentiero dei Nidi di Ragno di Italo Calvino. La rappresentazione cerca di arrivare al pubblico attraverso il gioco e innescare un’analogia su cosa è significata la Resistenza per un adolescente che l’ha vissuta, e che cosa significa e arriva, oggi, di quell’esperienza a un adolescente del nostro tempo.

Il Prezzo da Pagare. Pasolini e Marzabotto di Stefano Ferrari, soggetto e sceneggiatura di Miria Burani, è il docufilm proposto al pubblico alle 21.00, il 28 aprile. Un titolo indicativo sulla Resistenza, che ha caratterizzato la vita e la morte di Pier Paolo Pasolini. Il film mette in scena alcuni episodi della sua vita che illustrano l’ampiezza di pensiero appartenuto a un intellettuale, testimone del suo tempo, in grado di prevedere e leggere segni, cinismo e disumanizzazione caratterizzanti la società del “benessere e del progresso”.
Tutte le iniziative trovano collocazione nel ciclo di proposte del centro culturale di Calderara di Reno che va sotto il titolo Ritorno al Futuro. Partito a metà gennaio e contraddistinto, proprio come afferma il suo responsabile Roberto Alessi, dall’idea che «ogni forma di resistenza dovrebbe portare in sé un futuro migliore. Un importante tassello che riprenda con lucidità la dimensione del futuro come spazio progettuale».

In copertina: la Casa della Cultura “Italo Calvino” di Calderara di Reno (Photo credits: Città Metropolitana di Bologna).