di Anna Cocchi, presidente Anpi Bologna
Mi rivolgo a voi come se stessi scrivendo alle mie nipoti e avendo bene in mente che alla vostra età tanti partigiani e partigiane sono stati chiamati a compiere scelte importantissime e dirimenti che sono costate loro sofferenze, paura, privazioni, esilio, carcere e, a volte, anche la vita. Ma è grazie al loro impegno e alla loro lotta che oggi viviamo in un Paese democratico fondato sui valori sanciti dalla Costituzione nata, appunto, dalla Resistenza.
Abbiamo il dovere di non dare niente per scontato, nessun diritto è acquisito una volta per tutte. Il vostro è uno sguardo capace di guardare lontano, conoscete le lingue straniere, amate viaggiare. Vi sarà facile, quindi, vedere come in Paesi nemmeno troppo lontani cose che per noi sono scontate e quasi banali – la libertà di pensiero, di potersi muovere, di amare chi si vuole, di compiere autonomamente e senza costrizioni i tanti gesti della vostra vita – altrove non lo sono affatto.
Vi invito quindi a studiare bene quel periodo di storia segnato da lutti, miseria, distruzione e dalla mancanza di libertà, che ha avuto come unico merito quello di aver formato, nell’antifascismo e per la democrazia, una classe dirigente di uomini e donne straordinarie.
E vi esorto a battervi per la piena applicazione dei diritti sanciti dalla nostra Costituzione. C’è ancora molto da fare e non ci sarà nessuno che lo farà al posto vostro. Ricordatevi che se non sono per tutti e per tutte i diritti sono solo dei privilegi e non è certo per dei privilegi che si sono battuti i vostri coetanei di allora. E, immagino, non è certo una società pensata per dei privilegiati quella che avete in mente voi.
Molto opportuno Anna quanto scrivi; viviamo tempi complicati; pensa alla maestra antimafia del quartiere Zen di Palermo; purtroppo in tutti questi anni non si e’ riuscito a far conoscere le lettere dei condannati a morte; erano giovani;viviamo una fase complicata! Pensiamo elle elezioni ultime ! Tanto c’e’ da dire e da riflettere