Lettera 3 – Caro Aristodemo

di Otello Ciavatti, già docente, Comitato Piazza Verdi


Caro Aristodemo, non ho fatto in tempo a conoscerti perché la tua breve giovinezza è svanita prima di incontrarti, ma ho saputo più tardi che la tua sorte non dipendeva dalla fatica quotidiana di vivere, ma dalla ferocia dei nazifascisti che ti hanno cercato e ucciso.

Avevi 22 anni, eri un giovane partigiano, un ragazzo della Resistenza, un comunista che amava la libertà. I nazisti che ti hanno fucilato erano serviti dai fascisti di quel paese dove invece i contadini erano la famiglia dei partigiani.

Caro Aristodemo, ti scrivo in questa occasione del 25 aprile per ringraziarti, per ricordare il tuo sacrificio assieme agli altri giovani che hanno scelto di combattere contro i repubblichini nazifascisti per costruire una nuova Italia, una Repubblica antifascista fondata sul lavoro.


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