Lettera 6 – Resistere per Esistere

di Luisa Morgantini, già sindacalista, parlamentare europea e attivista di AssoPacePalestina


Resistere per Esistere. È scritto sul muro del centro Jordan Valley Solidarity, nella Palestina occupata militarmente dal 1967, dagli attivisti che resistono con la lotta non violenta e che sono costantemente repressi e arrestati, le loro case demolite, la loro acqua e le loro terre confiscate per fare posto a coloni e colonie (illegali secondo la legalità internazionale).

Sui loro villaggi passano i fili dell’elettricità per le colonie e loro non possono avere corrente elettrica, sotto la loro terra passano le condutture dell’acqua e loro devono acquistare acqua dalla Mekorot con le tanche (l’acqua è dei loro pozzi), pagandola cara e a volte i soldati confiscano le tanche svuotandole (sono stata testimone). Ma non è solo nella Valle del Giordano, è in tutta la Cisgiordania e Gaza che Israele viola costantemente il diritto internazionale , rendendosi colpevole di crimini di guerra, arrestano bambini, demoliscono case, praticano la detenzione amministrativa (attualmente più di mille prigionieri sono in carcere senza processo e centinaia da anni). Lo asseriscono e dimostrano molte associazioni per la difesa dei diritti umani, in primis B’T Selem, israeliana.

Un esempio di quanto siano vuote le parole sul valore del rispetto diritti umani che i nostri governi affermano di voler difendere, mentre invece vediamo, a seconda delle nostre alleanze, un uso dissennato di due pesi e due misure.

I palestinesi non sono i soli a pagarne il prezzo, ci sono anche i curdi, i migranti, i poveri. Perfino il pianeta soffre.

Ogni volta che mi imbatto in un ingiustizia penso ai nostri partigiani, alla loro immensa umanità e dignità e alle sofferenze subite, penso a mio padre andato sulle montagne per la nostra libertà, a mio zio che a diciassette anni venne condannato a morte da un tribunale fascista, ma miracolosamente si salvò. 

Penso a tutte le storie che da bambina, nata nella prima repubblica partigiana in Vald’Ossola , ascoltavo rapita dalle voci dei partigiani, non da mio padre che mi ripeteva che «la guerra è brutta da qualsiasi parte si faccia».

Oggi viviamo in un mondo oscuro, ogni giorno una scure si abbatte sui valori della nostra resistenza, le diseguaglianze crescono e la nostra umanità muore nei mari del Mediterraneo. La guerra che sembrava fuori dalla storia è rientrata prepotentemente anche in Europa, e i nostri arsenali si riarmano e parlamentari e ministri attuali chiedono di insegnare ai bambini nelle scuole l’uso di armi. È per opporci a questa deriva che abbiamo necessità di ripensare al mondo compreso di acqua e terra.

Per onorare i nostri partigiani e tutte le persone che hanno resistito sotto il fascismo, dobbiamo riuscire a capire dove abbiamo sbagliato, non può dipendere solo dai rapporti di forza o dalle capacità mediatiche di leader disumani.

Ricostruiamoci, parliamo al cuore e alla testa delle persone, con la certezza che il denaro, il profitto, lo sfruttamento e le guerre non saranno il futuro dell’umanità e facciamo in modo che la gioia del 25 aprile per la liberazione sia ogni giorno.

L’Italia è bella e siamo in tanti a pensare e ad agire affinché giustizia e libertà siano per tutti e tutte.


2 pensieri riguardo “Lettera 6 – Resistere per Esistere

  1. La Resistenza insegna ancora che la speranza è la difesa più valida e incoraggiante

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