Per il secondo anno consecutivo, la rassegna di videoarte italiana si svolgerà in piazzetta Pasolini, il prossimo 25 maggio. In cartellone le opere di 18 artistə e una grande novità: la partnership con l’Istituzione Bologna Musei, che permetterà al pubblico di ammirare le 400 opere raccolte in sedici edizioni del festival, ospitate nelle sale del museo di via Don Minzoni
di Sara Papini, operatrice della comunicazione
Come ogni anno, da ormai 16 anni a questa parte, torna Videoart Yearbook, la rassegna annuale di videoarte italiana. Inutile sottolineare l’importanza che questo evento ha per tutto l’ambiente visuale italiano: uno dei più longevi e storici, guidato da un comitato di ricerca estremamente conosciuto nel mondo accademico e artistico: Renato Barilli, Piero Deggiovanni, Pasquale Fameli, Silvia Grandi.

La formula adottata quest’anno prevede, oltre alla storica selezione di quindici video, una seconda sezione dedicata a tre autori e autrici più volte presentə o rappresentatə all’interno del Videoart Yearbook dalla sua creazione: Apotropia, Elena Bellantoni e Devis Venturelli.
Al contrario dei primi anni di Videoart Yearbook, quando l’evento si strutturava in Santa Cristina, quest’anno, come quello passato, avverrà all’interno dell’Auditorium del DamsLab, in Piazzetta Pier Paolo Pasolini. Un’ambiente più consono e avvolgente per la rassegna, in grado di richiamare artistə, accademicə e studentə, appassionatə e curiosə in un unico luogo.
L’open call di quest’anno è stata molto sentita e partecipata, a essere statə selezionatə sono statə 18 artistə: Apotropia, Basmati Video, Elena Bellantoni, Michele Bernardi, Sara Bonaventura, Rita Casdia, Citron Lunardi, Enrico Dedin, Silvia De Gennaro, Igor Imhoff, Salvatore Insana, Francesca Lolli, Marcantonio Lunardi, Carlo Magrì – Paola Samoggia, Lorenzo Papanti, Duccio Ricciardelli, Lino Strangis e Devis Venturelli.
Tornano quindi molti nomi noti alla rassegna (come Lunardi, Lolli, Imhoff), ma anche diverse novità. Inoltre, quest’anno, come afferma in anteprima Silvia Grandi: «Ci sarà un accordo di collaborazione che verrà annunciato e spiegato più diffusamente dal Direttore artistico del MAMbo, Lorenzo Balbi e dal Comitato curatoriale della rassegna Videoart Yearbook in apertura di serata. Un accordo molto importante che sostanzialmente prevede l’utilizzo di copie digitali di circa quattrocento opere video a fini espositivi all’interno del museo bolognese. Siamo infatti molto felici che questo progetto di partnership con l’Istituzione Bologna Musei prenda finalmente avvio, consentendo così al MAMbo di ospitare questa corposa raccolta di video d’arte italiana di sedici edizioni della nostra rassegna (2006-2023), per poterne garantire la conservazione e la divulgazione a un pubblico più ampio».
Insomma, un evento assolutamente da non perdere! Avendo già partecipato all’ edizione dello scorso anno, posso assicurarvi che non vi deluderà.
Ci vediamo il 25 maggio al DamsLab, ore 17.30!
In copertina: un momento dell’edizione 2022