C’è voluto l’intervento a gamba tesa del sindaco per sollevare un problema che è evidente da anni. Ora non si trovino scuse, di tempo per risolvere il problema dei voli notturni ce n’è stato anche troppo
di Aldo Balzanelli, giornalista
C’è voluta la severa tirata d’orecchie del sindaco Matteo Lepore per scoprire che la situazione dei voli sopra una parte della città ha raggiunto un livello di non sopportabilità. Perché fino a ora non se n’era accorto nessuno? E le proteste dei cittadini che da anni lamentano un rombo costante in camera da letto? E le proteste dei comitati? E le mezze bugie di questi anni? «Non ci sono voli notturni», quando era sufficiente scaricare un’app che monitora il traffico aereo per verificare che i voli notturni c’erano eccome. Ora tutti a correre a dire «ah dobbiamo provvedere, ma ci vuole tempo», «non si può improvvisare una risposta in tempi brevi», «non si possono stracciare i contratti in essere».
Come “ci vuole tempo”? Dov’eravate in tutti questi anni quando la gente gridava che non riusciva a chiudere occhio. Quando anche in assenza di condizioni meteorologiche avverse gli aerei utilizzavano la pista che prevede il sorvolo dell’abitato più affollato e non il Bargellino?
Ora che il sindaco ha (finalmente) alzato la voce, si scopre (finalmente) che il problema è reale e va (finalmente) affrontato. E senza rinvii, perché il tempo per trovare le soluzioni c’è stato, anche troppo e non è colpa di chi abita in zona se in tutti questi anni non ci si è preoccupati di farlo.
Chi ha deciso di firmare nonostante tutto i contratti con i rumorosissimi aerei-cargo che prevedono voli notturni? Chi ha autorizzato in forma permanente (basta scorrere gli orari) voli in ore incompatibili con il riposo degli abitanti dei quartieri adiacenti all’aeroporto?
Siamo tutti d’accordo sul fatto che il Marconi è un’infrastruttura essenziale per la città. Sia per la sua economia che per il turismo, che negli ultimi anni ha vissuto un vero e proprio boom anche grazie ai voli low-cost. Ma occorre trovare rapidamente un modo per far convivere le esigenze commerciali con quelle del vivere civile.
Il tempo c’è stato e ora sarebbero inaccettabili ulteriori manovre dilatorie sperando che, passata la bufera, tutto continui come sempre. E spiace dover constatare che ci sia voluta l’iniziativa del sindaco per puntare il dito su un problema che è lì, bello evidente, da tanti anni.
Photo credits: Repubblica Bologna
Sperando che uguale energia il Sindaco la metta nel risolvere (finalmente) l’altrettanto annoso problema del rumore notturno generato dalla movida, che in centro storico di Bologna si muove tra i locali aperti fino a notte fonda senza che nessuno controlli efficacemente il rispetto, da parte dei locali, dei pur precisi regolamenti e ordinanze comunali in tema di orari, assembramenti, vendita abusiva di alcolici in strada, ecc.
E qui ci risiamo nel solito problema della
mancanza di programmazione: parla sempre dell’effetto mai della causa. Ci risiamo così come i 30 Km/h , stessa situazione stessa condizione. Può una città essere concorrenziale se manca di infrastrutture di base? Evidentemente no! Può questa città non usare l’aeroporto di notte , utilizzato prevalentemente per le rotte commerciali? Evidentemente no! Può una città che vuole essere competitiva non avere sistemi di trasporto non all’altezza? Evidentemente no! E così via… ma i trasporti la viabilità ecc non sono problemi sorti all’improvviso come il Covid ma dormono li da anni, da secoli! Cosa ci fa un aeroporto in città ? Fa ridere oggi, il problema principale non è il rumore (oddio per i poveri cittadini lo è e anche molto) ma la presenza dell’aeroporto in quell’area , in tutti questi anni nessuno ha pensato che sarebbe meglio spostarlo lontano da Bologna (come sarebbe logico ed ovvio!). Quindi oggi o ci teniamo il rumore o accettiamo il lento declino di Bologna come area che possa dire la sua in competitività in Europa. I 30km ora non sono la soluzione , la soluzione sarebbe la metro, zittire l’aeroporto di notte non è la soluzione, la soluzione è spostarlo l’aeroporto , la soluzione non è allargare la tangenziale ma spostare l’autostrada è così via…
Caro Aldo, se vogliamo iniziare a verificare la memoria sull’argomento vorrei ricordarti che, almeno durante la mia permanenza in consiglio comunale (1985-99), l’attuale situazione fu prevista e preconizzata in diversi dibattiti laddove i terreni limitrofi all’aeroporto (Noce ecc) venivano in varie riprese resi edificabili con grosso guadagno di qualcuno e totale scempio di politica e programmazione. Chi ha avuto…
Mi permetto di suggerire una lettura inversa. Il Sindaco ha raccolto le sollecitazioni delle forze politiche e dei comitati che da tempo, congiuntamente, lamentano i problemi generati dal Marconi.
https://www.coalizionecivica.it/aeroporto-e-vivibilita-delle-aree-circostanti-serve-fare-molto-di-piu/
https://www.coalizionecivica.it/questa-citta-e-di-ryanair-o-di-chi-la-vive/
https://bologna.repubblica.it/cronaca/2022/06/30/news/aeroporto_marconi_in_bici_per_protestare_contro_gli_aerei_fracassoni-356104056/
https://www.avionews.it/it/item/1244905-all-aeroporto-bologna-c-e-troppo-rumore.html
https://www.bolognatoday.it/cronaca/aeroporto-rumore-voli-low-cost-comune-coalizione-civica.html
https://e-tv.it/2023/02/03/accordo-aeroporto-ryanair-i-comitati-anti-rumore-sul-piede-di-guerra/?fbclid=IwAR2fIOWtPi-i5DttneDgOtQMuUgMxiQ1oS9q3Z2ueUMGEGV0Bi8ppoRdzOw