Occasioni di confronto con personalità di rilievo della società bolognese, molti non iscritti o iscritte al Pd, per un ‘partito solido’ e non mero comitato elettorale
di Aldo Bacchiocchi, già dirigente politico
Il Pd bolognese è impegnato per aprirsi alla società con particolare riferimento ad ambiti tematici che tendono ad arricchire la ‘linea politica’, tutta in divenire. Si tratta di conquistarsi ambiti di iniziativa non burocratici, per certi aspetti inediti. Abbiamo ben presente il discorso sull’amicizia fatto a Rimini dal Presidente Mattarella. Il programma della festa dell’Unità è a disposizione. In questa sede desidero mettere in evidenza alcune iniziative, ben sedici, che segnano, a mio avviso in modo peculiare, il ‘discorso’ del Pd bolognese.
I titoli: spreco alimentare, co-programmazione e co-progettazione, salute mentale come bene comune, immigrazione per cambiare tutto, casa ed emergenza abitativa, spazi di prossimità come luoghi di comunità, una città per tutte e per tutti (Universal design), l’amministratore di sostegno, carta ri-mediana, Aido, i problemi del carcere, salute e casa di comunità, volontariato giovanile, stili di vita, la longevità, il divario digitale. A queste occasioni di confronto sono chiamati e chiamate a partecipare personalità di rilievo della società bolognese, molti non iscritti o iscritte al Pd. Antonella Di Pietro, consigliera comunale, aiutata da Giulia Caciolli e da Marilena Pillati, ha pensato e realizzato queste occasioni stimolanti per la ‘politica’ che deve, sempre di più, parlare ai gangli vitali del modo d’essere della vita quotidiana. Per individuare un rapporto virtuoso tra realtà esistente e afflato utopico.
Il Pd è chiamato a ridefinirsi per diventare ‘partito solido’ e non mero comitato elettorale. Le iniziative che cerco di mettere in evidenza possono contribuire a ridare spessore alla ‘politica’, per contribuire a cambiare in meglio lo stato di cose presente. Molti sono gli interlocutori e le interlocutrici chiamati a dare un contributo che non sarà effimero e non sarà solo ‘di parte’.