Il progetto, promosso da Cinnica libera Consulta per una città amica dell’infanzia e sostenuto dal Comune di Bologna, il Quartiere Santo Stefano, Confcommercio Ascom Bologna, Confesercenti, Cna e Fenimprese, grazie a un metodo partecipato e democratico ha già visto l’adesione di 130 attività commerciali. Prossima fermata, il quartiere Navile
di Consulta Cinnica
Il progetto “Negozio amico”, che la Consulta Cinnica sta sviluppando nel quartiere Santo Stefano e prossimamente al Navile, è l’esempio e la prova di come un’idea semplice e facile da realizzare possa essere il primo, piccolo passo di un grande cambiamento.
Il progetto è già attivo in alcune strade, dove gli esercizi commerciali aderenti si riconoscono per la vetrofania esposta in bella vista: un adesivo giallo, per dire ai bambini e alle bambine che lì dentro sono i benvenuti, anche se non hanno bisogno di comprare nulla, ma anche solo per aspettare qualcuno, riempire la borraccia, ricaricare il telefono o ripararsi dalla pioggia. O semplicemente per sentirsi al sicuro lungo il percorso che, passo dopo passo e giorno dopo giorno, li conduce verso l’autonomia.

L’adesivo blu “Via lattea” vuol dire, invece, che quel negozio ha anche pensato ai neonati e ai neo genitori, che lì possono fermarsi per allattare o per le necessità tipiche delle prime uscite. «Un servizio molto utile», come ci spiega Federica Martinelli, referente Aimi (Associazione italiana Massaggio Infantile), promotrice da subito di questa iniziativa, «per i neo genitori che spesso rinunciano a uscire con un neonato per paura di non poter rispondere alle sue necessità fuori casa e di non sapere dove fermarsi per allattare.
I negozi che espongono la vetrofania blu, supportano in modo efficace la genitorialità dando un aiuto concreto e alternative a chi deve allattare fuori casa. Alcune mamme ci hanno detto di aver dovuto allattare in piedi sul marciapiede. Sapere di potersi fermare in un luogo riparato e sicuro, dove poter allattare con calma, aiuta non solo i neonati ma anche i neo genitori a vivere la città, la maternità e la paternità in modo più sereno».

Per i più grandicelli, che si affacciano nel quartiere sperimentando gli inizi della loro autonomia, la città, soprattutto in alcune zone, può essere vissuta come un pericolo ed è importante poter trovare figure “amiche” nel percorso casa-scuola o nei luoghi attraversati per le uscite senza genitori. «Per ora, sono 130 i negozi di centro storico e zona Dagnini che hanno aderito e che oggi possono essere usati per piccole necessità, o in caso di bisogno e paura» – spiega Cristiana Costantini, referente del progetto per il coordinamento Cinnica – molti ragazzi e ragazze delle scuole medie hanno raccontato la propria preoccupazione nel passare in determinate strade: il fatto di poter contare su un negozio aperto li rassicura, così come rassicura le loro famiglie. I negozi hanno un forte valore sociale, sono presidi di socialità, sempre presenti nel vicinato e, proprio per questo, punti di riferimento in caso di necessità».
È possibile estendere il progetto in tutta la città? Secondo noi sì. L’iter seguito fino a qui è assolutamente replicabile in altre zone: inizialmente abbiamo fatto un gran lavoro ‘porta a porta’, trovando buona rispondenza nei commercianti. Con il coordinamento dell’amministrazione comunale, abbiamo poi coinvolto le associazioni di categoria che hanno appoggiato il progetto e finanziato la grafica. Poi abbiamo distribuito nei negozi della zona un questionario e, in base alle risposte, abbiamo consegnato la vetrofania e le cartoline, che chiariscono le intenzioni del progetto. Abbiamo iniziato dalle zone vicine ai plessi scolastici, per intervenire subito nei percorsi che ogni giorno portano i ragazzi e le ragazze da casa a scuola e viceversa.
Ora ci aspettiamo che altri quartieri, come il Navile, si aggiungano all’impresa, facendo una buona comunicazione ai cittadini perché questa opportunità sia conosciuta e tutti insieme si possa migliorare la nostra città.
Email per aderire al progetto: negozioamico.bo@gmail.com