Il crepuscolo degli idoli

Come oramai sanno anche i muri, uno dei grandi drammi di quest’epoca postmoderna e digitale sta nell’apparente difficoltà delle masse a distinguere il vero dal falso, la realtà dalla finzione. Il rischio è quello di irrigidirsi su posizioni idolatriche, antitetiche e radicali, che non permettano una reale conoscenza dei fenomeni complessi che siamo chiamati a governare

di Pier Francesco Di Biase, studente


Man a mano che le tecnologie della comunicazione progrediscono, aumenta esponenzialmente il numero di informazioni che ci viene chiesto di elaborare, e con esso si allarga inevitabilmente anche il nostro margine d’errore. Accade così che ci si ritrovi spesso vittime del fuoco incrociato di fake news e informazione ufficiale, senza che possa venirci in aiuto nemmeno una piccolissima dose di salutare buon senso. In questi giorni di emergenza, poi, il conflitto tra guelfi e ghibellini si è addirittura inasprito, arrivando a coinvolgere loro malgrado anche esponenti del servizio pubblico, sanitario e televisivo. Per parte nostra, ci è sembrato più utile cercare di riderci su, pensando che in fin dei conti in questo momento sia più urgente sconfiggere il virus che capire da dove sia venuto.  A tempo debito, siamo sicuri che chi ha più titoli saprà trovare una risposta, comunque in linea con quel principio di complessità del reale così chiaramente espresso nelle parole di Friedrich Nietzsche:

<< Ogni verità è semplice. Non è questa una doppia menzogna? >>


“Pronto? Pronto vez… Mi senti?”

“Pronto! Sì ti sento… Ma perché mi chiami?”

“Perché in chat i regaz stavano facendo tutti un gran casino e non si capiva nulla… Come va?”

“Ah… Ok… Non c’è male grazie, solita noia. Te? Come stai?”

“Lasciamo stare…”

“Già… Mmh… Tutto qui?”

“In che senso?”

“Nel senso… Tutto qui quello che volevi dirmi?”

“Ma ovvio che no vez! Solo dammi un secondo che mi sto rollando una paglia”

“Oh… Scusa”

“Eccomi… Tranquillo… Anzi scusami tu… Allora? Che ne pensi?”

“Di cosa?”

“Del video, vez”

“Quale video? Quello di Jack? Vez, quella sì che è una donna!”

“Ma nooo!! Non il video di Jack… Il mio… Quello del servizio Rai”

“Aaah… Boh vez…”

“Che significa “Boh” vez? Non ti convince?”

“Mah… Non so quanto sia vero onestamente”

“Che significa che non è vero?! Certo che è vero! È della Rai!”

“Beh, perché scusa, non potrebbe essere un deepfake?

“Un deepfake sul sito della Rai?! Ma che cazzo dici?!”

“Boh vez..  L’hanno pure smentito…”

“Chi l’ha smentito?”

“Mentana, Repubblica… I soliti insomma… Dicono che sia una fake da complottisti”

“Sulla Rai…”

“Beh, perché, sarebbe la prima volta che in tv girano fake?”

“Chi è il complottista adesso?”

“Oh vez, cosa vuoi che ti dica… Così hanno scritto”

“Sì ma tu che ne pensi?”

“Non lo so vez… Però se gli esperti dicono che non è vero…”

“Quali esperti?”

“Ma che ne so! Alcuni scienziati interpellati hanno detto che non si tratta dello stesso virus”

“E che vuol dire, scusa?! Ma perché nei laboratori si studia soltanto un virus alla volta?”

“Ah, non saprei, dimmelo tu che a quanto pare sei biologo”

“Ahahah… Dai vez, ammettilo.. Le coincidenze sono tante… Il coronavirus, i pipistrelli, il laboratorio di Wuhan…”

“Sì, e quindi?”

“Quindi la cosa meriterebbe almeno un approfondimento, no?”

“Ma se gli esperti hanno già parlato!! Cosa vuoi approfondire!”

“Voglio essere sicuro che abbiamo tutti gli elementi per poter valutare… Perché Trump in America accusa apertamente la Cina di scarsa trasparenza e qui da noi invece è proibito anche solo discuterne?”

“Pure trumpiano adesso? Prossimo passo qual è? Indossare una felpa e affondare i barconi?”

“Vez ma che cazzo dici… Adesso se uno ha dei dubbi è automaticamente leghista?! E poi lo sai che io voto Bonino”

“Ecco spiegati i deliri allora… Sei un fattone”

“Ahahahah vez, sei un cretino! Senti chi parla poi!”

“Oh scemo, parla piano che sei in viva voce e i miei sono nella stanza accanto!”

“Comunque vez… Non sto dicendo che il virus di cui si parla nel servizio sia lo stesso di oggi, né che ci sia sicuramente una relazione diretta tra le due vicende. Ma visto che il coronavirus è comparso da tre mesi e non da 300 anni, mi chiedo solo se non sarebbe più saggio da parte di tutti esplorare ogni possibilità per saperne di più, prima di trarre conclusioni… E del resto, non è stato il medico di Codogno che ha scoperto il virus il primo a dire ‘ho pensato all’impossibile?’”

“Sì, ho capito… Ma anche ammesso che tu abbia ragione…  Secondo te è così semplice avere DALLA CINA informazioni sulla presunta creazione di un presunto supervirus fatto cinque anni fa in un presunto laboratorio segreto?!… Ma va là! Per me è più facile che nevichi!”

 “Oh vez… Incredibile…”

“Cosa è incredibile? Che tu abbia una laurea?”

“Guarda fuori dalla finestra… Sta nevicando… Vez… Vez mi senti?… Pronto?” 


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