Cantiere Bologna con 6000sardine e Cucine Popolari per una raccolta fondi che finanzia un’iniziativa per ricordare il 40mo anniversario della strage. Donando minimo 5 euro si riceverà un braccialetto in silicone con la scritta “Bologna non dimentica – 2 agosto 2020” e un orologio stilizzato fermo sulle 10.25, l’ora dell’attentato
di Aldo Balzanelli, giornalista
Un braccialetto in silicone e cinque euro per contribuire a una giornata della memoria in occasione del 40mo anniversario della strage alla stazione di Bologna del 2 agosto 1980. L’iniziativa è di Cantiere Bologna, 6000sardine e Cucine Popolari.
L’idea centrale, che ha il patrocinio del Comune di Bologna e il sostegno dell’Associazione tra i familiari delle vittime, è mantenere viva la memoria attraverso iniziative trasversali che utilizzino diverse forme di arte e comunicazione atte a coinvolgere persone di ogni età e cultura, stimolandone una partecipazione attiva nella giornata che precede l’anniversario: sabato 1 agosto, per non sovrapporsi alle celebrazioni ufficiali che quest’anno, a causa dell’emergenza Covid, il giorno successivo saranno in forma ridotta.
“Abbiamo pensato di immaginare una formula – è stato detto durante la presentazione alla stampa alla quale hanno partecipato tra gli altri Mattia Santori, Roberto Morgantini, Paolo Bolognesi, Matteo Lepore – che integri l’iniziativa pubblica, in virtù di una decisiva considerazione: la distanza temporale dall’attentato fa sì che siano sempre di più coloro che in quella data non erano neppure nati e, di conseguenza, privi di ricordi personali, conservano una memoria labile di quanto accaduto, delle responsabilità, delle vicende giudiziarie, dell’impegno dei familiari e della città per la verità, del contesto sociale e politico”.







Sono 10 “Stazioni della memoria” che per tutta la giornata di sabato si districheranno a partire da piazza del Nettuno e lungo via Indipendenza fino a piazza XX settembre. Tre “stazioni multimediali”, isole della memoria materializzate in piccoli totem con schermo. Ognuna di queste presenterà un video con immagini e testimonianze. Oltre alle tre stazioni multimediali, vi saranno le altre “stazioni” costituite da iniziative artistiche che contribuiscano a coltivare la memoria della strage (letture di testimonianze da parte di artisti, musica, dipinti…).
Il progetto è autofinanziato e per realizzarlo viene lanciata una raccolta fondi con un contributo attraverso la piattaforma “IdeaGinger” (qui il link) che darà diritto a ricevere un braccialetto in silicone con la scritta “Bologna non dimentica – 2 agosto 2020” e un orologio stilizzato che indica le 10.25, l’ora dell’attentato.
Ciascuno potrà versare sulla piattaforma la cifra che ritiene opportuna da un minimo di 5 euro. I braccialetti potranno essere ritirati mostrando la ricevuta della donazione presso l’ufficio di ExtraBo in Piazza del Nettuno a Bologna (lunedì-sabato dalle 10.00 alle 19.00 e domenica e festivi dalle 11.00 alle 17.00), e alle Cucine Popolari di via Del Battiferro (dal lunedì al venerdì ore 10-14) e di via Berti (lunedì-venerdì ore 10-14). Con un solo euro aggiuntivo si potrà chiedere di farselo spedire a casa.
1. Con il primo step di 7.000 euro riusciremo a realizzare due stazioni multimediali.
2. Con altri 7.000 euro il progetto raggiungerà la sua seconda tappa con la possibilità di mettere a punto una terza “stazione” multimediale oltre ad altre due “stazioni fisiche”.
3. Con un terzo step di 6.000 euro saremo in grado di costruire altre tre “stazioni”;
4. Infine riusciremo a raggiungere l’obiettivo che ci siamo prefissati con ulteriori 5.000 euro a completamento delle dieci “stazioni” previste dal progetto.
Più in dettaglio in tre punti di Via Indipendenza vorremmo installare tre “stazioni multimediali”, isole della memoria materializzate in piccoli totem con schermo. Ognuna di queste presenterà un video dove immagini e testimonianze si alterneranno nell’intento di raccontare i diversi aspetti della strage: un soccorritore che racconta i primi soccorsi, un medico che racconta come da quella esperienza sia nato il 118, un magistrato che racconta la storia giudiziaria, un avvocato di parte civile che illustra lo stato delle nuove inchieste, un autista di bus che racconta l’autobus servito come ambulanza, il presidente dei familiari che racconta la battaglia per la verità e la giustizia, il cameraman che girò le prime immagini, una storica che illustra il contesto storico-politico ecc. Insieme a questo saranno presentate anche le immagini e i nomi delle vittime della strage con una brevissima biografia, per ricordare a tutti che non si tratta di nomi ma di persone.
Oltre alle tre stazioni multimediali, vi saranno le altre “stazioni” costituite da iniziative artistiche che contribuiscano a coltivare la memoria della strage (letture di testimonianze da parte di artisti, musica, dipinti…).
In una “stazione” dotata di leggio e microfono, durante il corso della giornata, si alterneranno narratori (famosi e non) pronti a leggere e interpretare testimonianze dirette o ricordi della strage. In un’ulteriore “stazione” alcuni writers potranno lavorare ad una grande opera grafica da esporre il giorno dopo in Piazza Maggiore. Un’altra “stazione” ancora sarà dedicata ai bambini: un illustratore farà colorare loro simboli della memoria nel rispetto della loro sensibilità anagrafica. Le ultime tre stazioni ospiteranno (a) una mostra fotografica; (b) brevi concerti dal vivo di artisti invitati; (c) performance teatrali.
In questo modo i viaggiatori, i passanti e in generale gli abitanti di Bologna avranno la possibilità di ricevere in modo nuovo un’informazione agile ma dettagliata sui diversi aspetti dell’attentato e di contribuire con la presenza fisica e in modo attivo al ricordo delle vittime della strage.
Tutto questo può anche andare bene ma NON PUO’ sostituire la manifestazione del 2 Agosto. Colpa del Covit? Ma se tutti portano la mascherina e stanno alla giusta distanza? Non eravamo un popolo straordinario?
E comunque quello del 2 Agosto lo è sempre stato e lo sarebbe anche questa volta. Si può andare in spiaggia senza troppi problemi e tra un po’ si riaprono le discoteche… Mi pare una scelta affrettata, che penso non incontri i sentimenti del popolo del 2 agosto.
Inoltre, in pari tempo, è una decisione troppo strutturata per essere per “un anno solo”. Nel leggere la proposta mi sorge il dubbio che sia una “alternativa”, “una svolta” per superarla. E io ricordo bene quante volte negli ultimi anni ho sentito e letto sulla stampa appelli per “smetterla”. E in certi ambienti, ricordo bene, speravano che la gente calasse per “finirla” ma la gente era sempre tanta, e tanti i giovani che partecipavano consapevoli di quanto era successi e succedeva. La vostra proposta va bene per tutti i giorni, ma non per il 2 agosto, secondo me .
Spero, quindi, che il Comune affermi a chiare lettere che il prossimo anno la manifestazione si farà.
perché non sono finite le ragioni per manifestare per “verità e giustizia”. Chi sono i mandanti?
Se sarò a Bologna andrò anche davanti alla stazione.
Ugo Mazza
Non penso si covi quella decisione.
La Regione Emilia-Romagna, che ha contribuito moltissimo alla ricostruzione storica di quegli eventi e alla digitalizzazione di tutto il materiale pervenuto dal mondo, non lo permetterebbe.
Questa è la mia convinzione, da persona che ci lavora dentro e ha partecipato.
Magari è una ingenuità.
Eugenia
Una preoccupazione che condivido.