Le stazioni della memoria, un successo straordinario

Per tutta la giornata di sabato 1 agosto hanno affollato via Indipendenza coinvolgendo chi passava o chi era venuto apposta nel ricordo della strage del 2 agosto 1980. Grazie a chi ha contribuito e a chi ha realizzato l’iniziativa che stiamo già pensando come bissare l’anno prossimo

di Aldo Balzanelli, giornalista


Non dovremmo essere noi organizzatori di Cantiere Bologna insieme a 6000 sardine e Cucine popolari a dirlo, ma l’iniziativa “Stazioni della memoria del 2 agosto 1980” ha registrato davvero un successo straordinario.

Per tutta la giornata di sabato 1 agosto centinaia di persone hanno affollato le “stazioni” di via Indipendenza, da quella dei “narratori” con decine di volontari coordinati da Cinzia Venturoli, impegnati a raccontare le storie delle vittime dell’attentato, alle tante persone che sono state attirate dal tabellone che esponeva alcuni dei messaggi di solidarietà giunti a Bologna da tutto il mondo all’indomani della strage.  

Sotto il voltone del Podestà e all’angolo tra piazza Nettuno e via Ugo Bassi tre totem multimediali hanno diffuso il video “Non sono nomi, erano persone”, che presentava i volti e le biografie brevi delle vittime della strage insieme a testimonianze che ricostruiscono la storia dell’attentato. Un video che potete vedere anche su questo sito. Particolarmente affollata è stata la stazione ospitata sotto il portico dell’ex Monte di Pietà e coordinata da Mery De Martino e Mattia Fontanella, dove attori, giornalisti, storici, magistrati hanno letto o recitato testi legati alla strage. Tra gli altri Moni Ovadia, Giuliano Scabia, Giuliano Turone, Luca Bottura, Benedetta Tobagi, Vito Mancuso, Marinella Manicardi, Angela Malfitano, Donatella Allegro, Alice De Toma.

Più avanti, sempre in via Indipendenza, il circolo Dozza ha esposto alcune delle fotografie dell’epoca che compongono la mostra alla galleria Il Punto, mentre Tper la storia dell’autobus 37. Dal lato opposto della strada un “trenino della memoria” è stato colorato dai bambini sotto la guida di Mattia Santori. Infine in piazza XX settembre il gruppo di street artist “Edf Crew” ha realizzato uno splendido striscione di 19 metri con la scritta “Bologna non dimentica”. Purtroppo non è stato possibile esporlo in piazza Maggiore perché il telo era troppo fragile e con il vento si sarebbe stracciato. Tuttavia ha fatto bella mostra di sé in piazza XX settembre anche per tutta la giornata del 2 agosto.

L’iniziativa è stata resa possibile dalla straordinaria collaborazione di centinaia di cittadini che hanno contribuito versando sulla piattaforma “Ginger” in cambio del braccialetto in silicone con la scritta “Bologna non dimentica – 2 agosto 2020”. Lo stesso braccialetto che, grazie al contributo di Conad, è stato regalato a tutti i mille partecipanti alla cerimonia ufficiale del 2 agosto in piazza Maggiore. Ciascuno di loro lo ha trovato sulla sedia assegnata.

Accanto ai tanti cittadini hanno contribuito anche alcuni sostenitori “pesanti” ai quali va il nostro grazie. Tra loro lo Spi-Cgil regionale, Hera, Tper, lo Spi-Cgil Bologna, Legacoop, Coop Alleanza.3, Cotabo, Fondazione Unipolis, insieme ad alcuni donatori che hanno preferito restare anonimi.

L’esperienza di quest’anno è stata molto positiva, anche grazie al lavoro di una squadra che ha agito in grande armonia. Per questo stiamo già pensando a cosa organizzare il prossimo anno, ma ci sarà tempo per parlarne.


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