Alle scuole medie Guinizelli una sperimentazione innovativa che ha già prodotto 11 libri per i ragazzini che hanno difficoltà con la lingua o la lettura
di Angela Pesce, docente di sostegno scuola Guinizelli
Questa storia inizia con Chiara alla scuola media Guinizelli nel 2016, e Chiara dà il nome alla collana I libri di Chi della Biblioteca della Casa Selvatica. Chiara ora ha sedici anni, le piace il gelato, ama la musica e ballare. Chiara non sa leggere e scrivere come i suoi coetanei, gioca con le forme geometriche, ma non calcola area e perimetro, sta a galla e va sott’acqua ma non nuota. Gelato e ballare sono alcune delle parole che Chiara dice spontaneamente, altre invece non le usa, se non sollecitata attraverso le immagini.
In classe ci siamo domandati: “Come legge Chiara? Come dev’essere un libro per piacerle?” Per un anno abbiamo letto insieme a lei e poi abbiamo provato a scrivere per Chiara; intanto, anche altri studenti, in altre classi, scrivevano per i loro compagni in difficoltà. Ci è stato subito evidente che le parole dovevano essere accompagnate dalle immagini, o forse il contrario: doveva essere un libro di immagini accompagnate dalle parole.
Noi ci siamo fatti accompagnare dalle Lezioni americane di Italo Calvino, e abbiamo provato a scrivere per eliminare il senso di “estraneità e di disagio” che incontrano i ragazzi che non riescono a entrare nel gioco della lettura. Come scrive Luca Ferrieri in Il lettore a(r)mato, il sistema culturale ed editoriale ha “bisogno di rendere […] sempre più anonimo, standardizzato, sempre più ignoto, il lettore.”, invece con collana I libri di Chi abbiamo liberato dall’anonimato i lettori più ignoti, quelli che si fatica a pensare come lettori possibili.
Ritorniamo a Chiara. Ci sono parole che usa spontaneamente come “merenda”. La parola merenda è, per citare Calvino, “come un ponte gettato sul vuoto” tra la traccia visibile, la merenda che la mattina Chiara mette nello zaino, e la cosa invisibile, desiderata, la sua idea di merenda. Può nominarla perché sa che c’è e così attiva anche la traccia invisibile, ciò che merenda è per tutti noi, perché usa un codice condiviso.
Scrivere per Chiara significa trovare una lingua che sia un ponte, che abbia la forza di farle arrivare addosso le cose, ed è stata l’occasione per osservare la nostra lingua: l’abbiamo maneggiata, usata, sperimentata, scomposta e ricomposta, e semplificandola l’abbiamo arricchita.
Un altro libro della collana è stato realizzato dai compagni di T., che è arrivato in Italia e nella nostra scuola nel 2018 dallo Sri Lanka. Non conosceva l’italiano, e solo poche parole della sua lingua madre, che l’insegnante di sostegno ha messo in musica, le ha inserite in brevi stringhe con parole italiane e ha iniziato a cantarle, e T. con lei. Accompagnati dalla fisarmonica, hanno scoperto insieme il mondo degli animali, imparato i loro nomi e i versi. Così, i compagni di T. hanno scritto la storia di un gruppo di animali che lo accompagnano alla scoperta di un mondo fatti di parole e di musica.
Per M. abbiamo invece scritto un libro sulla luna, accompagnati anche da un’altra guida: Giacomo Leopardi, poeta dell’attenzione e dell’immaginazione, ma anche della leggerezza, come insegna Calvino (“il miracolo di Leopardi è stato togliere al linguaggio ogni peso fino a farlo assomigliare alla luce lunare”). M. comunica con un codice di segni e così nomina il mondo. Ci siamo domandati che posto occupino nel suo mondo le cose per cui non ha un segno, come la luna, e abbiamo provato a raccontargliela. M. conosce i colori e le forme, conosce la palla e la banana, così dalla palla bianca e dalla banana gialla siamo arrivati alla luna piena e allo spicchio di luna, e da lì è iniziato il nostro libro, un libro che assomiglia “alla luce lunare”.
Ad oggi i libri della collana I libri di Chi sono 11, tutti catalogati e ospitati in una piccola libreria di cartone in un’aula al secondo piano della scuola Guinizelli, in via Ca’ Selvatica 11. Così è nata la Biblioteca della Casa Selvatica, perché una biblioteca può anche essere solo una piccola libreria di cartone. Tutti i libri sono stati editi dalla Guini8Edizioni, dal nome della scuola Guinizelli e dell’I.C. 8, che durante lo scorso anno scolastico, grazie a un finanziamento del quartiere Porto Saragozza, ha potuto avvalersi della collaborazione della rilegatrice Annalicia Caruso e del grafico digitale Luca La Ferlita. Annalicia ha cucito, tagliato, incollato con perizia e cura, Luca ha lavorato al computer per impaginare e scegliere formato e colori di testi e immagini, in un equilibrio quasi magico tra antico e moderno. La Guini8edizioni non esiste, o forse sì, ma continuerà a lavorare per aggiungere nuovi libri alla collana.




