Un laboratorio, che mette insieme le tastiere di una redazione con i protagonisti del palcoscenico e delle quinte, sta portando avanti un progetto del Comune, capitanato da Ert Fondazione, di pedagogia civica e promozione territoriale. Due le sessioni: una riguarda la cronaca e la narrazione transmediale, l’altra una serie di incontri rivolti ai giovani per immaginare il futuro della città
di Associazione Altre Velocità
Altre Velocità, ovvero un gruppo di giornalisti, critici, studiosi, educatori e curiosi di teatro, da anni si occupa di giornalismo conducendo redazioni intermittenti con giovani e giovanissimi nei festival nazionali di teatro, incontrando le classi di ogni ordine e grado, cercando di favorire con strumenti e metodologie sempre diverse un tessuto di relazioni tra la scena e la società contemporanee.
Dall’anno scorso ha immaginato per la città di Bologna un progetto di audience development teatrale, pedagogia civica e promozione territoriale nell’ambito di “Così sarà! La città che vogliamo”, il progetto del Comune di Bologna capitanato da Ert Fondazione.
Il progetto si articola in due parti correlate tra loro: la prima afferisce alla conduzione di un laboratorio di giornalismo culturale e narrazione transmediale, aperto ai ragazzi e alle ragazze dai 19 ai 25 anni, in cui è stata costruita una redazione permanente chiamata a osservare e produrre contenuti che hanno saputo raccontare il progetto “Così sarà! La città che vogliamo”, andando a testimoniare l’esperienza attraverso metodi e forme del giornalismo culturale, affiancati da diverse figure professionali interne ed esterne ad Altre Velocità.
La seconda parte si riferisce a Domani è un altro mondo, una serie di cinque incontri rivolti ai giovani per ragionare sul futuro della città insieme a sociologi, scrittori e intellettuali. Tutti gli appuntamenti avranno luogo nello spazio Atelier Sì (via San Vitale 69, Bologna). Gli incontri hanno l’obiettivo di mettere in luce temi e questioni capaci di stimolare e alimentare la riflessione attorno alla città e al suo rinnovamento, soprattutto ora che la pandemia ha imposto brusche accelerazioni e profondi cambiamenti nella società.
Il primo appuntamento si è tenuto venerdì 18 settembre con “Ascolti utopici: la città che vogliamo”, una serata d’ascolto a cura del critico teatrale Rodolfo Sacchettini, dedicata al documentario radiofonico “Outis topos: un’ipotesi di radio futura”, realizzato da Andrea Camilleri e Sergio Liberovici nel 1973.
Giovedì 24 settembre è la volta della scrittrice Nadia Terranova con “Zazie nel metrò: la città immaginata dai ragazzini”; mentre venerdì 16 ottobre Goffredo Fofi, intellettuale tra i più radicali nel mondo culturale italiano, spazierà dall’economia alla politica, dalla cultura all’educazione al rispetto per la natura.
Si prosegue venerdì 23 ottobre con “Gioventù rubata: il decoro urbano e altre congiure”, un dialogo tra il sociologo Stefano Laffi e il blogger Wolf Bukowski; e infine si chiude venerdì 30 ottobre con “Le mani sulla città. Abitare al tempo delle piattaforme”, un incontro con l’autrice di “Airbnb città merce” Sarah Gainsforth per parlare dei problemi del turismo connessi alla pandemia e di diritto alla casa.
Si tratta di conversazioni aperte con figure provenienti da diversi ambiti, chiamate a condividere saperi, visioni e pratiche. Il dialogo tra discipline vuole essere occasione di contaminazione e scardinamento di chiusure e settorialismi; la trasmissione di conoscenze e metodi è un’opportunità di scambio virtuoso tra membri di una comunità, stimolo al pensiero critico e all’immaginario futuro. In quanto partner di un progetto così importante per il futuro di Bologna come “Così sarà la città che vogliamo”, abbiamo voluto fortemente offrire un contributo di sguardi che alimentasse il dibattito su una città così complessa.
Tutti gli incontri sono pensati in particolare per la fascia di età dei 20-25enni, ma sono aperti a tutta la cittadinanza.
Per maggiori informazioni e per la prenotazione: www.altrevelocita.it