Halleluja!

I giochi attorno alla successione di Virginio Merola si stanno facendo chiari e sono molto simili a come li avevamo raccontati su Cantiere. A quel racconto seguirono le nostre dieci domande ad alcuni protagonisti della scena Pd cittadina. Nessuno rispose (solo qualche cenno ufficioso e off the record) ma le pagine dei giornali stanno raccontando quello che scrivemmo: il partito è ancora ostaggio della sua classe dirigente. Per questo ora più che mai occorre gridare Primarie, Primarie, Primarie

di Pier Francesco Di Biase, caporedattore cB


Devo confessare ai lettori che dopo il mio ultimo articolo mi ero un attimo sconfortato. Nessuno infatti mi aveva filato di striscio, anzi ce l’avevano tutti con me, e avevo iniziato a domandarmi (e bastaaa!) se non avessi preso la mia solita cantonata pazzesca. Stavo quasi per rinunciare ai miei pochi averi e farmi prete, quando a confortarmi sono fortunatamente arrivati i fatti.

Le cose stanno più o meno così: venerdì il Predestinato (Matteo Lepore, chi altri?) rilascia al Resto del Carlino un’intervista in cui sostanzialmente ammette di aver avuto visioni mistiche e ammicca a quel terzo segreto di Fatima ai più noto come “Centro”. Apriti cielo… Il giorno dopo sempre sullo stesso giornale compare un’intervista doppia (Civica – Civica), in cui Giancarlo Tonelli e Emily Clancy ribadiscono un concetto che ormai sembra sfuggire soltanto ai dirigenti Pd: le due liste non si possono vedere, sono incompatibili per natura, e non c’è magheggio del Pd che possa farle stare insieme. E vivaddio, campane a festa. Nel mentre, su un’altra pagina del suddetto giornale, il deputato Gianluca Beneamati snocciola il rosario delle buone intenzioni e benedice la svolta al “Centro” di Don Matteo, sputtanando con poche parole mesi e mesi di retorica piddina sull’ipocrita volontà del partito di costruire coalizioni larghe e inclusive: meglio guardare al centro che puntare a sinistra, per il parlamentare.

Ma è nel giorno del Signore che accade come da tradizione il miracolo, che in questo caso purtroppo non è l’eucaristia ma un titolo a tutta pagina che recita: «Comunali, De Maria fa (quasi) un passo avanti», con tanto di foto del leader che guarda fisso in camera, le braccia aperte appoggiate su una poltrona. Nel sottotitolo un ulteriore scoop: «Sintonia da Bologna Civica e Italia Viva». Halleluja!

Come i lettori più magnanimi ricorderanno, nel nostro decalogo molte delle domande ponevano il tema della coalizione: allearsi con chi e per fare che cosa. Da De Maria e dal Pd non abbiamo mai ricevuto una risposta. Piuttosto da qualche parte c’è giunta l’accusa di essere dei Giuda al soldo di qualche candidato. Secondo alcuni facendo il mio lavoro io avrei addirittura agito da “militante di partito”, ma controbattere a questa assoluta panzana è un esercizio fin troppo facile: se avessi voluto agire da militante di partito, infatti, mi sarebbe bastato rimanere in silenzio in attesa di capire dove conveniva piazzarmi.

Ora, la morale di questa parabola, care sorelle e cari fratelli, è abbastanza semplice: di retorica la politica muore, e le chiacchiere se le porta il vento. Le risposte al Cantiere non sono mai arrivate, ma i fatti sono più forti di mille parole. Dopo questo weekend da leoni, è chiaro a tutti che qualcosa di vero in quanto scritto da alcuni di noi c’è eccome. Dunque che quelli che ci criticano (anche da viale Aldo Moro) la smettessero almeno di denigrarci.

Mentre scrivo, le consultazioni interne al Pd stanno proseguendo, con telefonate che, mi dicono, hanno più o meno questo tenore: «Fammi un nome! Uno qualunque!». «Sì sì, va bene lo faccio, ma poi lasciami in pace!». Nonostante qualche candidatura “a scomparsa” quindi, il partito è ancora ostaggio della sua classe dirigente e così pure il popolo progressista che a quel partito non appartiene, ma a cui ancora guarda senza più riuscire a trovare un perché.

Per parte nostra, posto che la vicenda comincia a nauseare, rimane la certezza di aver fatto bene il nostro lavoro e, di conseguenza, aumenta la convinzione con cui ancora chiediamo a gran voce: Primarie, Primarie, Primarie.

P.S.: Se non lo avete ancora fatto firmate il nostro appello, basta scrivere il proprio nome e cognome a primariebologna@gmail.com


Un pensiero riguardo “Halleluja!

  1. E alle primarie per votare De Maria Tonelli cosa ci si va a fare ? E chi porta le masse a votare chi ? E alle secondarie chi andrà senza farsi portare di peso ? Vedo buio

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