Il Ciccio ci ha lasciato. Viva le primarie!

Roberto Cevenini, animatore dell’omonimo bar di via San Mamolo, amico strettissimo dell’indimenticabile Maurizio, con lui e noi storico propugnatore delle Primarie. Primarie di popolo. In confronto alle poche decine di persone che frequentavano la sezione di partito sovrastante, nella domenica delle urne centinaia di persone si mettevano in fila per decidere il destino di Prodi, Bersani, Renzi e di tutti noi. Per il prossimo sindaco, in suo nome, chiediamo di farle

di Stefano Neri, ex coordinatore Ulivo collegio 12


Ci ha lasciato dopo una lunga malattia Roberto Cevenini, il Ciccio, storico animatore dell’omonimo bar di via San Mamolo, amico strettissimo dell’indimenticabile Maurizio e insieme a lui e noi pionieri dell’epoca, da sempre propugnatore delle Primarie.

Primarie di popolo, parola oggi molto abusata, ma evento reale ogni volta che gli elettori del centrosinistra venivano chiamati a esprimere il loro parere su candidati e con essi i relativi programmi. Nel suo bar ogni giorno il caffè o l’aperitivo erano l’occasione per scambiare opinioni e idee, politici e imprenditori di rango passavano per confrontarsi con la realtà, per sentire cosa davvero la gente pensava e lui, il Ciccio, se ne faceva portavoce. 

In confronto alle poche decine di persone che frequentavano la sezione di partito sovrastante, nella domenica delle primarie centinaia di persone si mettevano in fila per decidere il destino di Prodi, Bersani, Renzi e di tutti noi dando sempre un segnale forte e in linea con le inclinazioni del paese nonostante molti maggiorenti storcessero il naso per la loro evidente perdita del potere di decidere al caminetto.

Al bar o fuori nel gazebo, al cospetto del popolare oste, c’era sempre la possibilità di organizzare riunioni, incontri pubblici, presentazione di libri e quello spazio era riconosciuto come luogo vero di democrazia.

Oggi l’elettore di centrosinistra è decisamente spaesato e maltrattato dai suoi stessi dirigenti ed eletti. Ci sono volute le Sardine per ricreare un clima di positività e fiducia nella possibilità di un cambiamento, di maggiore democrazia anche all’interno dei partiti e della coalizione (?) di centrosinistra. Un’opportunità anche per gli elettori dei cinquestelle per interrogarsi sul ruolo e l’efficacia di desolate piattaforme telematiche e inascoltati e ininfluenti meetup, soverchiati dal realismo di governo.

Per onorare la memoria del Ciccio, chiediamo ancora che vengano svolte primarie per la scelta dei candidati, che gli stessi vengano, maledetto Covid permettendo, ad esporre i loro programmi e le loro proposte e che agli elettori sia data realmente la possibilità di contare. Ciao Ciccio.

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In fila dal Ciccio per votare
Ciccio e Cev

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