L’anno che verrà… cosa ci si deve inventare, caro amico?

In realtà nulla. Nel mondo la buona notizia è l’arrivo dei vaccini che potrebbero battere il Coronavirus. A Bologna per rendere migliore il 2021 basterebbe rispolverare un vecchio arnese che non smette mai di funzionare bene e che è la “buona Politica”. La Sinistra potrebbe distinguersi, per dimostrarsi unita e solidale e popolare come dovrebbe essere, coinvolgendo la gente nella scelta del potenziale successore di Merola. Il candidato scelto dai capi è roba da Destra. Auguri e Primarie, dunque

di Giampiero Moscato, giornalista


Lo so. Il titolo denuncia il movente e dunque è facile ipotizzare che questo pezzo sarà la solita tomella di fine anno con le buone intenzioni e i sogni per quello che comincia. Ma questo non è un San Silvestro qualunque. E nel prossimo giro attorno al Sole è lecito riporre qualche speranza in più del solito. L’anno vecchio è finito ormai ma qualcosa ancora qui non va. Nevvero, Lucio?

Non ho bisogno di distrarmi. Nemmeno un po’. E siccome grazie al web siamo tutti molto più vicini, soprattutto nei tempi del comunicare, di quanto non lo fosse Dalla al suo corrispondente nel 1979, non devo scrivere nemmeno più forte. Però mi sorprende ripensare che la terza torre di Bologna – il nostro cantautore è torre meritoriamente più alta anche dell’Asinelli: povera Garisenda – 41 anni fa scrivesse versi sinistramente attuali:

«Si esce poco la sera compreso quando è festa
e c’è chi ha messo dei sacchi di sabbia vicino alla finestra,
e si sta senza parlare per intere settimane,
e a quelli che hanno niente da dire
del tempo ne rimane».

La televisione questa volta non annuncia che ogni Cristo scenderà dalla croce, piuttosto fa intravvedere l’uscita dal momento più buio della nostra storia nemmeno tanto recente. È cominciata la somministrazione del primo tra i vari vaccini anti-Covid che in tempi record sono stati concepiti, autorizzati, prodotti. Al netto delle polemiche dei No-Vax (spesso fondate quanto quelle dei terrapiattisti) e dei timori (leciti, sia chiaro) dei dubbiosi, è un’enorme notizia in un mondo che ha perso gran parte della propria luce da Wuhan in poi. Credo che sarà facile, anche senza obbligare i riluttanti (intendo la gente comune: il personale sanitario dovrebbe sentire l’obbligo “morale” di vaccinarsi) raggiungere quel 70% di popolazione che, accettando di farsi inoculare la molecola che potrebbe neutralizzare il Coronavirus, dovrebbe garantire il raggiungimento dell’immunità di gregge.

Io sono fiducioso, e non devo nemmeno sperare che senza grandi disturbi qualcuno sparirà. Mi basterebbe che i troppo furbi e i cretini di ogni età prendessero coscienza che hanno “reso”. Per poterci ridere sopra, per continuare a sperare. Sperare notizie buone per l’umanità. Notizie buone per Bologna, altrettanto importanti.

Cosa si deve inventare? Nulla di nuovo, in effetti. La buona Politica – questa città è una delle sue culle più accoglienti – esiste. Basta recuperarla un po’: far sparire (questa volta è la parola giusta) il marcio e le cattive abitudini, rinfrescare e rafforzare il senso del servizio alla comunità, volare alto e a lungo raggio. L’anno che verrà è quello che forse batterà il SARS-CoV-2. Di sicuro è quello che porterà la città a scegliere il successore di Merola (auguri, Virginio) e il modo di scegliere i candidati alla competizione elettorale è uno di quei fattori che contribuiscono o meno a riavvicinare la gente alla Politica, in anni di disillusione montante. La Destra il proprio lo sceglie, di solito, in una riunione dei capi: poche “pippe”, e poi tutti seguono quel nome come fosse Giustiniano, anche se magari è un uomo o una donna qualunque. La Sinistra (il Centro non lo cito perché ha un comportamento così ondivago da far pensare che la sua stessa esistenza sia solo un’ipotesi accademica) invece andrebbe divisa alle urne anche se Giustiniano redivivo fosse il prescelto: questa è la cifra di questo strano agglomerato che dovrebbe essere unito e solidale per sua stessa natura.

Come Cantiere dalla nascita ci battiamo perché quello che proverà a sedersi sulla poltrona di Merola sia scelto nel modo più “popolare” possibile. L’impegno di Luigi Tosiani nel confronto con le forze del territorio è encomiabile ma lo stallo in cui versiamo per ora non esclude che poi siano in effetti pochi notabili del Pd a decidere.

Ecco perché, augurando a tutto buon 2021, ribadiamo: le Primarie ci riavvicinerebbero di molto alla Politica. Non solo noi che non l’abbiamo mai abbandonata ma forse anche i delusi e i disillusi e addirittura i transfughi. La fola del Covid come freno alle Primarie è risibile e stupisce che venga ancora agitata come spauracchio.

Tra i miei desideri del 2021 le Primarie hanno un posto nel podio. Sarebbe un istante che vale il prossimo decennio: vedi amico mio come diventa importante che in questo istante ci sia anch’io. E anche tu. Auguri!!!

Photo credits: Roberto Taddeo (CC BY-NC 2.0)


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