Il mitico Ulivo vinse bene una sola volta, nel 1996, perché Bossi, arrabbiato con Berlusconi, si presentò da solo alle urne. Eppure l’intellighentia non solo non pensa che sia doveroso portare dalla propria parte elettori potenzialmente contrari, ma pensa sia addirittura peccaminoso. La storia di Bonaccini insegna: certo, con lui si schierarono le sardine e la sinistra estrema, ma vinse grazie a quel centro, che non è un partito, e che quella volta votò in massa per lui
di Angelo Rambaldi, “Bologna al Centro”-“L’Officina delle idee”
Vorrei inserirmi nel dibattito sull’attuale stagione (che per la verità dura da un po’) attraversata dal Pd, segnalando un paio di aspetti un tantino colpevolmente ignorati.
Oggi, nel nostro Paese, la destra viaggia, nei sondaggi, oltre il 46%. Premesso che non è vero che, nell’attuale blocco sociale che sostiene la destra, siano tutti dei simil Salvini, simil Meloni e simil Berlusconi, dovrebbe essere a tutti evidente che la sinistra per vincere dovrebbe portar via dei voti alla destra.
Gli ultimi sondaggi che riguardano la coalizione, che secondo il Pd dovrebbe essere l’alternativa alla destra, ci dicono due cose: la PRIMA è che sta avvenendo una partita di giro di voti fra il Pd e l’imminente nuovo Movimento 5 stelle a guida Giuseppe Conte: ovvero, Conte& Grillo portano via voti ai Dem. La SECONDA è che l’aspetto più interessante dei flussi elettorali dimostra che la coalizione Pd-Conte-Grillo-Leu non porterebbe via mezzo voto alla coalizione della Destra.
Ricordo poi, perché ci sta nel mio ragionamento, che il mitico Ulivo battè bene la destra solo una volta, nel 1996, quando Bossi (questo dagli esegeti dell’Ulivo viene dimenticato), che aveva litigato con Berlusconi, si presentò alle elezioni da solo, fuori dal centro destra. La seconda volta l’Ulivo vinse per un soffio e, per questo, durò poco.
Questa necessità strategica essenziale di portar via voti alla destra è ignorata da buona parte dell’intellighentia della sinistra che, anzi, considera la ricerca di un recupero a destra un approccio peccaminoso censurabile. Solo che – è dimostrato – una coalizione con dentro pur tutte le sottofamiglie della sinistra, più i cinque stelle, contro la destra perderà. Ben lo capì Bonaccini che, senza i cinque stelle, ha vinto non solo grazie alle sardine e alla sinistra a sinistra del Pd: vinse anche grazie a quel centro, che non è partito ma è un segmento mediano della società italiana e che votò, in fitte schiere, per Bonaccini.
Anche a livello nazionale senza il centro della società italiana la sinistra, pur con Grillo&Conte, non vincerà mai. E la scelta definitiva dell’alleanza strutturale e di sistema con i cinque stelle deve comunque uscire da un congresso del Pd. Ma non nel 2023: salvo Covid, subito.
Concludo: su aspetti importanti, eticamente sensibili, occorrerà poi intendersi perché sui famosi “diritti”, soprattutto a Bologna, il Pd non può pretendere che i diritti vengano imposti a chi è convinto che di “diritti” non si tratti. Tanto per chiarire che la mia non è una chiusura faccio un esempio: la mia posizione su alcuni temi “eticamente sensibili” e supposti “diritti” è quella della stragrande maggioranza delle femministe lesbiche. Sarebbe quindi il caso che il centrosinistra ne discutesse e assumesse una volta per tutte un programma chiaro su questi punti.
… Col risultato che è costretto a rincorrere la destra per non dover perdere quei voti di c.d. Centro, che è poi destra ottusa, conservatrice e compiacente. Vale la pena rincorrere? Perché non si va a rincorrere invece i voti degli indecisi, e di quelli certamente di sinistra che da tempo non vanno più a votare (non dimentichiamo che Bonaccini è stato votato l’ultima volta col 38% dei votanti) perché la sinistra rincorre la destra nelle politiche, proprio a causa di questo atteggiamento ambiguo? A cosa porta per la sinistra questa piaggeria verso il voto di destra?
Ricordo che voti, certamente di destra illuminata, consentirono la vittoria nei referendum sul divorzio e sull’ aborto. A quegli elettori ci si potrebbe/dovrebbe ancora rivolgere assumendo temi che la destra ignora e che la sinistra considera non di sua pertinenza :
1) la permissività con cui si concede ai medici ospedalieri di ricorrere alla obiezione di coscienza per non praticare l’aborto anche nei casi consentiti dalla legge;
2) l’informazione e l’educazione sessuale a giovani in età scolare,ma possibilmente anticipata,
per evitare che bambini e ragazzi si lascino catturare dai diffusi programmi porno dei telefonini;
3) l’incompiuta assunzione della legge della DAT, in quanto poco o niente reclamizzata ;
4) una chiara posizione sulla legge per il “fine vita”.
Gli elettori sanno capire e apprezzare anche queste posizioni avanzate.