Dodici come gli antichi accessi alla città e come i Principi Fondamentali della nostra Costituzione. Le gigantografie di sei donne e sei uomini che caddero per la Resistenza al Fascismo nella guerra di Liberazione saranno esposte accanto agli articoli che dettano le linee-guida della nostra Carta. Un’iniziativa intelligente dell’Anpi e di Anna Cocchi per sopperire all’assenza di folla in era Covid. Un monito in tempi opachi alla Politica: stia sull’allerta contro il buio che prova a ritornare
di Aldo Bacchiocchi, già dirigente politico
Quest’anno il Covid impedisce gli assembramenti; non ci saranno le manifestazioni popolari che hanno sempre caratterizzato le cerimonie della festa della Liberazione. Ma Anna Cocchi e la direzione dell’Anpi bolognese hanno avuto una idea intelligente e coinvolgente. Alle porte storiche di Bologna saranno appoggiate dodici gigantografie di caduti Partigiani: sei donne e sei uomini. Per ogni gigantografia sarà trascritto un articolo della Carta Costituzionale: i principi fondamentali, appunto.
Tanti saranno, bolognesi e non bolognesi, giovani, anziani, donne, quanti saranno chiamati a guardare le gigantografie e a riflettere. Siamo coinvolti in una fase storica drammatica. Tanti ci hanno lasciati senza il commiato delle persone care; le diseguaglianze sociali sono aumentate in modo inesorabile e crudele. È cresciuta la disoccupazione, in specie per le donne. La scuola ha sofferto e con essa tanti ragazzi e ragazze. Questa è la stagione che ci coinvolge.
L’articolo 32 della Costituzione tutela la salute; i vaccini devono in tempi rapidi essere fatti per tutta la popolazione; è una guerra contro il tempo che non ammette soste. Questo stato di cose l’Anpi lo conosce.
L’Anpi non è una “setta”: è un riferimento culturale e politico, pluralista, amato dai giovani. La scelta di “abbracciare Bologna” ne fa fede e ci sollecita nella speranza per un futuro prossimo meno drammatico del presente. È così che si tramanda l’eredità dell’antifascismo e della vittoriosa lotta di Resistenza e di Liberazione dell’Italia e dell’Europa.
Anna Cocchi, presidente “non partigiana” si fa guida per tenere alta la storia della nostra città. Nei Comuni dell’area metropolitana non mancheranno iniziative intelligenti e coinvolgenti. L’Anpi è una risorsa da valorizzare proprio in questi tempi complicati, per certi aspetti opachi. Il prossimo “25 aprile” si carica di molti significati.
La Politica con la P maiuscola deve stare sull’allerta.