Intervista a Andrea De Maria (VIDEO)

Giampiero Moscato e Aldo Balzanelli intervistano Andrea De Maria, parlamentare del Partito Democratico e Segretario di Presidenza della Camera dei Deputati

di Giampiero Moscato e Aldo Balzanelli, giornalisti



2 pensieri riguardo “Intervista a Andrea De Maria (VIDEO)

  1. Intervista che chiarisce molti aspetti controversi. Andrea De Maria sempre serio e convincente

  2. ANDREA DE MARIA AL “CANTIERE” E QUELLO CHE BUONA PARTE DEL PD CONTINUA A NON VOLER CAPIRE.

    Ho visto ed ascoltato, in ritardo, l’intervista sul “Cantiere” ad Andrea De Maria firmata da Giampiero Moscato ed Aldo Balzanelli. Vorrei solo fare qualche osservazione su un equivoco che ignora un dato di fatto, sia per Bologna, che per il Paese.

    De Maria continua, come non tutta, ma buona parte del Pd, a spiegare che il Pd deve essere il baricentro di una coalizione politica con da un lato i “moderati“ e dall’altro la sinistra fino al movimento cinque stelle. Il mitico “campo largo“.

    È mia profonda e convinta opinione che quando si parla di “moderati“ non si deve pensare a partiti od anche organizzazioni e associazioni partitiche o filo partitiche. I “moderati” sono un’area che sta al centro della società italiana. I moderati, purtroppo (personalmente non ho mai votato a destra) a causa anche di recenti priorità o sensibilità che si è dato il Pd, sono in buona parte smottati a destra.

    La presenza in una coalizione a guida Pd dei cinque stelle non è accettata dai “moderati“. Un moderato, tanto per fare un esempio locale, potrebbe anche accettare la convivenza politica con Bersani od Errani, ma non starebbe mai in una alleanza con i cinque stelle. Che Andrea De Maria non lo abbia capito mi stupisce un po’.

    Infine così di passaggio ricordo a De Maria che Stefano Bonaccini ha vinto con una coalizione “larga” senza però i cinque stelle. Personalmente in quelle elezioni ho verificato come moltissime persone moderate, anche autorevoli, alcune delle quali nel passato avevano votato a destra, abbiano votato per Bonaccini. Questo perché, contraritamente a quanto si pensa in buona parte del gruppo dirigente Pd, la sinistra, o meglio sarebbe dire il centro sinistra, può tornare a sperare di vincere, o continuare a vincere, ed è il caso di Bologna, non certo rincorrendo la destra, ma cercando di capire i”moderati” e quindi spostare il centro sul Pd.

    Oggi la destra, a livello nazionale, ha quasi dieci punti di vantaggio su tutta la coalizione di sinistra, cinque stelle compresi. Se il Pd insiste nel suo schema, i “moderati “ non lo voteranno mai.

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