L’ex leghista Bernardini si riavvicina al partito di Salvini. Nel centrodestra riprende la competizione e appare Roberto Mugavero
di Massimo Gagliardi, giornalista
Roberto Mugavero, editore, bolognese di pianura, candidato del centrodestra? Il Carlino anticipa la notizia, con sorpresa generale. Lui dice di saperne nulla ma ringrazia facendo sapere che è un “civico puro”, come dimostra il suo incarico in consiglio comunale a San Giorgio di Piano.
Ma Fabio Battistini? Un altro civico che sembrava piacesse al centrodestra ma che per ora corre in solitudine. Anzi, dopo la sua autocandidatura, Forza Italia fece uscire un sondaggio che accreditava Andrea Cangini come il più gradito al popolo moderato. Nel frattempo era stato fatto il nome dell’ex presidente dell’Ordine dei medici Giancarlo Pizza; ma era durato qualche giorno. Poi fu sondata la presidente dell’Ant, Raffaella Pannuti, che gentilmente declinò l’invito.
Infine anche un sindaco della montagna, Alessandro Santoni, di San Benedetto Val di Sambro. Anche lui bruciato nello spazio d’un mattino.
La velocità con cui si sono succeduti questi nomi dimostra quanto complesso sia stato (e sia ancora) il lavoro di Bignami, Castaldini e Ostellari, rispettivamente proconsoli di Fratelli d’Italia, Forza Italia e Lega. Appesi a un sì di Giancarlo Tonelli per mesi, hanno dovuto giostrare anche in considerazione del tavolo romano bloccato sulle scelte di Roma, Milano e Napoli.
Da quando Tonelli però ha dichiarato di votare per la Conti alle Primarie Pd (salvo cambiare schieramento nel caso in cui Conti le perdesse), il fronte si è rimesso in movimento. Anche perché pure Galletti aveva annunciato il ritiro dalla scena.
Il commissario della Lega, Ostellari, nel frattempo ha manovrato parecchio dietro le quinte e in forme che all’ex candidata alla Regione Borgonzoni non devono essere piaciute. Tagliata fuori dai giochi dopo due sconfitte (prima in Comune, poi in Regione), la Borgonzoni non deve aver apprezzato il riavvicinamento di Bernardini alla Lega. E qui arriviamo al punto.
Ci sarebbe già stato, dopo Pasqua, un incontro tra l’ex leghista Manes Bernardini (inventore del Bologna forum civico che raggruppa ex guazzalochiani e l’ex grillino Favia) e Ostellari. Incontro sicuramente non gradito alla Borgonzoni. A quale fine? Che la Lega stia pensando a ricandidare Manes? Difficile, possibile, forse, ma in un’altra tornata. O subito? La cosa deve essere arrivata anche alle orecchie di Bignami. Dopo circa un mese, l’uscita di Mugavero.
tutto questo guazzabuglio dimostra come Bologna sia la città dell’inciucio, dove il centro destra ha tutto l’interesse a che vinca il centro sinistra presentando candidature improponibili e sconosciute che otterrebbero i voti dei familiari e del condominio, roba da chiodi !!!!!!!!!!!
da che pulpito!!!
quanta poca chiarezza pero’….ad oggi ci sono 2 candidati di uno schieramento che si infangano a vicenda per vincere le primarie, poi……il nulla.
Possibile che Bologna conti così poco?