«Ossessione Renzi: il Pd sbaglia strada su Primarie e Giustizia»

«Vi racconto cosa succederà ai gazebo: un ex ministro di centrosinistra come Galletti potrebbe essere respinto dalle urne come un intruso. Giusta la Giornata contro l’omofobia, ma la memoria è corta: il primo Governo che fece qualcosa in favore dei diritti civili degli omosessuali fu proprio quello del “babau” Matteo. Il partito non ne azzecca uno e ancora una volta si appiattisce ai 5 Stelle e alla lobby mediatico-giustizialista contro la sacrosanta separazione delle carriere in magistratura»

di Angelo Rambaldi, Bologna al Centro – l’Officina delle idee


Senza sprezzo dell’incredibile il gruppo dirigente del Pd bolognese, più ci si avvicina alla data delle Primarie, assiste impassibile all’aumento di tensione in un dibattito che si limita a evocare il pericolo, anzi il “babau” Renzi.

Anticipo una scena futura probabile che accadrà ai gazebo delle Primarie. Un cittadino che da sempre è di sinistra, da tempo conosce le preferenze politiche di centrodestra del dirimpettaio del suo pianerottolo. Con sua sorpresa il vicino lo inforna che questa volta lui andrà ai gazebo del Pd per le Primarie e voterà per Isabella Conti. Il vicino informa il suo dirimpettaio di sinistra pensando di fargli piacere. Mal gliene incolse: il fedele militante Pd allerta la sua sezione e avverte del probabile arrivo ai gazebo di una persona che ha sempre votato centrodestra, un “intruso”. Quando l’ex di centrodestra si presenterà alle urne, un guardiano della sinistra lo informerà che per lui il voto è vietato: che ritorni al centrodestra.

Ovviamente, per esempio, anche per Gianluca Galletti, che fra l’altro è stato un ministro di un Governo di centro-sinistra, se andrà a un gazebo delle Primarie Pd potrebbero esserci delle complicazioni. Il divieto di accesso al voto potrebbe essere ripreso da varie telecamere, non solo bolognesi.

Un altro aspetto, che ha del patologico di queste Primarie bolognesi, è l’ossessione “anti-renziana”. In proposito cito due realtà che ristabiliscono un paio di verità, Qualche giorno fa è stata celebrata la giornata contro l’omofobia. Bene. Ricordo a Matteo Lepore e a tutti i suoi alleati che, dopo anni e anni che la sinistra della “Ditta” e tutte le altre sinistre a sinistra della sinistra non erano riuscite a combinare nulla in favore degli omosessuali, il primo e importante passo, la legge per le Unioni Civili che ha consentito una prima risposta verso e le coppie omosessuali, l’ha fatta il Governo presieduto da Matteo Renzi.

Il secondo aspetto è che risulta del tutto evidente che una non piccola parte del Pd si considera vedova del Governo Conte 2 e dei suoi ministri e che, sotto sotto, ma non troppo, non ama moltissimo Mario Draghi. Di qui la colpa sacrilega attribuita a Renzi di aver fatto cadere il Governo Conte 2. Emily Clancy, leader a Bologna della a sinistra a sinistra della sinistra, fra i principali alleati di Matteo Lepore, ha più volte dichiarato che la Bologna di Matteo Lepore sarà una città “anti Draghi”.

L’ultimo episodio del persistente strabismo politico del Pd, questa volta a livello nazionale, è l’appiattimento del partito in materia della Riforma della giustizia. Rammento che oggi, da rilevazioni, il gradimento degli italiani verso la Magistratura è al 35%. L’ottusità patibolare, soprattutto di buona parte della Magistratura inquirente, ha fatto l’ultimo capolavoro: redimere perfino Silvio Berlusconi.

Di questi giorni il Pd si è schierato con i Cinque stelle e le varie sinistre contro una giustissima proposta. Chi si presenterà ai concorsi per entrare in Magistratura dovrà dichiarare in anticipo in quale carriera intende entrare. Ossia dovrà scegliere fra la Magistratura inquirente, ovvero il Pubblico Ministero, o la Magistratura giudicante, ovvero i Giudici. È un anticipo della separazione delle carriere che la lobby giustizialista, sia dei magistrati sia di buona parte della stampa, quella dei grandi giornali più Il Fatto Quotidiano, non vuole.

Nonostante Letta, anche se su di lui continuo ad avere qualche speranza, purtroppo a Bologna come a Roma il Pd continua a scegliere strade sbagliate.

Photo credits: Embassy of Italy in the United States (CC BY-ND 2.0)


2 pensieri riguardo “«Ossessione Renzi: il Pd sbaglia strada su Primarie e Giustizia»

  1. Buonasera sig. Rambaldi . Il suo intervento è interessante in quanto fotografa la situazione politica del momento ed il vuoto che essa contiene. Le primarie sono uno strumento democratico per scegliere un candidato ad una corsa letterale ma, non dimentichiamolo, sono uno strumento che una parte politica ha scelto e regolamentato con uno statuto. Mi aspetto che ad usare questo strumento sia una parte di cittadini, la più larga e numerosa possibile, che si riconosca nei valori di quella parte politica che ha fortemente voluto questo strumento come metodo di democrazia. Io faccio parte di quella schiera di cittadini che, se ricevesse la comunicazione dal proprio vicino di casa (che espone un busto di Mussolini sui mobili del proprio soggiorno ed abitualmente vota movimenti di destra) della volontà di partecipare alle primarie del centrosinistra …. avrei come prima reazione un forte stupore…ma soprattutto porrei una domanda ovvia ma a quanto pare non scontata: ” hai dunque deciso di abbracciare i valori del centrosinistra e qualunque sarà il risultato sosterrai il candidato vincente?” Se la risposta fosse sì..sarei contento perché ci troveremmo di fronte ad una persona che da quel momento avrà deciso di abbracciare nuovi valori …ne bastoni pochi …né basterebbero due addirittura : l’antifascismo e la solidarietà verso i più disagiati. Da quel che ho letto in queste settimane ho invece intuito (ma mi corregga se ho frainteso) che la partecipazione alle primarie si risolverà in una breve capatina al casinò della politica cittadina …se la pallina della roulette si fermerà sul nero…saremo tutti insieme …se invece si fermerà sul rosso il gioco finirà’ lì e non si metterà più nessuna fiche in quel progetto. È serietà questa? A mio avviso no…. e senza vergogna invito chi ama, in politica, prendere ogni volta un traghetto differente ad esimersi dall’ attraccare nel porto delle primarie della città del centrosinistra. Una parola anche su Renzi: vero da presidente del Consiglio qualche provvedimento positivo lo contraddistinse….ma da uomo politico la sua è tutta una storia di rottura e divisione verso un mondo che egli stesso ha deciso di frequentare sin da quando fu eletto presidente della Provincia di Firenze (rammenti come trattò’ Valdo Spini) Quando, da segretario di un partito che raccoglieva anche l’ eredità ed il voto degli elettori della sinistra storica, pronunciò questa frase: : ” in Italia ha fatto più Marchionne che il Sindacato” capii che era una persona priva di ogni sensibilità storica e politica e che era salito anche lui sul traghetto che in quel momento gli dava il giusto tornaconto. Ecco… il traghetto di convenienza slegato da qualsiasi valore di fondo è il legame tra il primarista per caso e Matteo Renzi.

  2. Per fortuna a Bologna ha lasciato una
    impronta indelebile l’esempio di Giuseppe Dozza, un politico, un sindaco, che seppe calmare le fazioni e unirle in un programma di convivenza.
    Da quando Matteo Renzi è presente nel mondo politico ha solo creato spaccature, inimicizie, frazionamenti. Da noi prova a farlo anche per interposta persona : Isabella Conti.

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