«Ci sono le Sardine che ci salveranno insegnandoci la buona politica? Valga come interrogativo. Per capire»
di Aldo Bacchiocchi, già dirigente politico
Al nuovo bisogna sempre rivolgersi con rispetto. Confesso la mia ignoranza non socratica: non conoscevo le Sardine che, in favore del Presidente Bonaccini, irruppero in piazza Maggiore a Bologna.
Fu un moto irruento contro l’alfa e l’omega dei mali italiani: Matteo Salvini; in Emilia-Romagna Lucia Borgonzoni che oggi l’assessore Orioli vuole abbracciare per “i Portici”.
Le Sardine: il rilancio della “bella politica”, l’inizio del riscatto che troverà conclusione con l’approdo alla lista del Pd a Bologna, così da rigenerarlo per contribuire a vincere, per San Petronio,al primo turno.
Ribadisco la mia ignoranza: al di là dell’auspicio per l’avvento della buona politica non conosco il pensiero storico politico delle Sardine. Machiavelli? La storia dell’Italia dell’Ottocento? L’avvento del fascismo? Sturzo, Gramsci, Turati? E poi a seguire: la guerra di Resistenza, la Carta Costituzionale, e poi Tambroni, Aldo Moro per non dire di Alcide De Gasperi e di Palmiro Togliatti.
Ognuno di noi è un pigmeo su spalle di giganti. Potrei continuare anche per riuscire a capire l’avvento “salvifico” di Grillo, della Meloni, del “pericoloso” Matteo Salvini. Esito anomalo ed incredibile del sacrificio padovano di Enrico Berlinguer. Di tutto ciò non ho mai sentito dire alcunché dalle Sardine e dal loro portavoce, ma ora sono ‘la salvezza’ per Bologna capitale mondiale del progressismo.
Penso ad un episodio che appartiene ormai ad un’altra era geologica. Ero un giovane repubblicano di Ugo La Malfa, dirimpettaio di Claudio Sabattini segretario dei giovani comunisti. Sentii il desiderio di passare al Pci di Giorgio Amendola. Claudio mi fece una sorta di esame sulle glosse a Feuerbach di Carlo Marx; feci benino ma poi sul capitolo sesto inedito del Capitale inciampai.(dal Capitale alla trasformazione in denaro). Ci pensarono poi Guido Fanti e Mario Sodati ad ammettermi al Pci.
Con Sabattini il rapporto fu poi intenso e polemico. Oggi è cambiato tutto, in modo vorticoso. Ci sono le Sardine che ci salveranno insegnandoci la buona politica? Valga come interrogativo. Per capire.
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Non so se le sardine rappresentino il futuro certo sono una novità non banale e il segno di un ritorno di interesse alla politica che non appassiona certo i giovani da anni. Parlarne come se fossero degli inutili disturbatori della della quiete politica non mi sembra ne giusto ne intelligente.