Stasera torno a casa. Anche il Duse finalmente riparte

Dopo un biennio terribile per tutto il settore anche il Duse finalmente riparte e lo fa con un cartellone ricchissimo e attento ai giovani e ai più piccoli. Perché sono loro, gli spettatori di domani, il vero futuro del teatro

di Walter Mramor, presidente del cda del Teatro Duse di Bologna


Rialzare il sipario del Teatro Duse significa riaprire le porte di un luogo di cultura e socialità che fa parte dell’identità di Bologna. Il Duse, come alcuni osservatori hanno sottolineato è il teatro dei bolognesi; cresce insieme alla città ed è, da sempre, un punto di riferimento imprescindibile nel panorama teatrale nazionale.

Vivo questa riapertura, a quasi due anni di distanza dal primo lockdown, con profonda emozione ma, sinceramente, anche con sollievo. In questi venti lunghi mesi, ho sentito sulle spalle tutta la responsabilità di un momento, imprevisto quanto deflagrante, che ha fortemente impattato sull’intera attività e soprattutto sull’occupazione dei nostri dipendenti, degli artisti, dei tecnici, maestranze e professionisti dello spettacolo dal vivo, che ruotano intorno ad una struttura importante come il nostro teatro.

Non bisogna dimenticare, infatti, che quella teatrale è un’impresa, con specifiche professionalità da tutelare, bilanci da far quadrare, scadenze e fornitori. Le chiusure dovute alla pandemia hanno pesato su tutto il comparto, ma sono stati soprattutto i teatri privati ad accusare le maggiori perdite. Il Duse, infatti, fonda orgogliosamente il 92% del proprio bilancio sulla vendita dei biglietti.

Per superare la fase critica sono stati fondamentali i sostegni ricevuti dal Ministero della Cultura, dalla Regione Emilia-Romagna e dal Comune di Bologna che, oltre alla giusta valorizzazione del Duse come palcoscenico di massimo prestigio a livello nazionale, ne riconoscono la sua funzione pubblica e la missione sociale votata alla crescita culturale e alla coesione dell’intera comunità.

Ora i momenti più bui sembrano passati e, grazie al ritorno alla capienza del 100%, possiamo finalmente voltare pagina. Torniamo in scena, con una Stagione 2021/2022 ricca e completa, senza soluzioni provvisorie. 

Il cartellone prevede 59 titoli tra i quali spiccano 14 nuovi allestimenti che compongono la Stagione di prosa. Siamo riusciti, inoltre, a recuperare tra gli spettacoli sospesi ben 20 titoli, per i quali restano validi tutti i biglietti precedentemente acquistati. Da gennaio 2022 tornerà in scena anche Gianni Morandi che riprende, in esclusiva per il nostro palcoscenico, la sua residencyStasera gioco in casa”, che conterrà in questa nuova versione delle preziose novità. Ringrazio tutte le compagnie e gli artisti che, in questi mesi di incertezza e continui rifacimenti di cartellone, sono sempre rimasti al nostro fianco in una lotta contro ‘il disastro’ determinata e appassionata. Non è stato facile, ma siamo fieri del risultato raggiunto e speriamo che il pubblico possa apprezzarlo restituendoci come sempre quella fiducia e quella vicinanza che non ha mai smesso di dimostrarci, nonostante la prolungata attesa.   

Quanto al programma, la prosa resta l’architrave della stagione artistica. Accoglieremo con gioia maestri della scena come Massimo Popolizio, Gabriele Lavia, Anna Maria Guarnieri, Glauco Mauri, Eros Pagni, Sergio Rubini, Lella Costa, Geppy Gleijeses e Alessandro Haber, oltre a talenti amatissimi dal pubblico come Lino Guanciale, Stefano Accorsi, Massimo Lopez, Tullio Solenghi, Vanessa Incontrada, Giobbe Covatta, Elio, Emilio Solfrizzi, Veronica Pivetti, Anna Finocchiaro, Giorgio Lupano, Serra Yilmaz, Mariangela D’Abbraccio e, per la quarta volta, Silvia Gallerano. Il teatro di narrazione sarà presente con giornalisti e scrittori del calibro di Federico Buffa, Michela Murgia, Corrado Augias e Alessandro Baricco. Mattatori del gran gala di Capodanno saranno invece gli Oblivion con il nuovo spettacolo Oblivion Rhapsody, che celebra i loro primi dieci anni di successi.  Per i grandi live salgono sul palco Carmen Consoli, Gio Evan, Matthew Lee, Asaf Avidan, Iosonouncane e Tosca. Completano il cartellone due serate di danza classica con il Russian Classical Ballet e lo show del Circus-Theatre Elysium. 

Uno spazio speciale sarà riservato, come sempre, ai giovani talenti. In quest’ambito, si rinnova l’appuntamento con i musicisti dell’Orchestra Senzaspine, che abbiamo fortemente sostenuto ed ospitato al Duse fin dalla nascita. Il 5 novembre debutterà, infatti, la loro nuova produzione lirica del “Don Giovanni” di Mozart.

Ai più piccoli, che nel nostro teatro ormai si muovono con disinvoltura, sono dedicati infine gli spettacoli della compagnia Fantateatro. Una realtà, anche questa bolognese, che da anni con impegno e determinazione coinvolge, con spettacoli di qualità e laboratori di formazione, folti gruppi di giovani e giovanissimi.

Il futuro del teatro sono loro: i nostri piccoli spettatori che si emozionano, si meravigliano e crescono anche con noi. Non a caso è proprio a loro che abbiamo dato massima priorità nella fase delle aperture contingentate e a loro, pubblico di domani, il Duse riserverà sempre un posto in prima fila, con l’augurio di conservare per tutta la vita l’amore per quella fonte di bellezza e di conoscenza che è il teatro.


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