Un nuovo modello familiare contro la violenza di genere

La violenza di genere si contrasta a partire dall’educazione dei più piccoli e delle loro famiglie. Per questo l’associazione Vola Vola, insieme a Zona Franca e al Festival della Violenza Illustrata, ha organizzato due mattine di incontri che si svolgeranno al Teatro Biagi D’Antona di Castel Maggiore il 4 e il 5 dicembre

di Lorenzo K Stanzani, documentarista e socio fondatore di Vola Vola


Sabato scorso, durante il corteo per l’eliminazione della violenza contro le donne, decine di migliaia di manifestanti di tutta Italia hanno fatto tintinnare le loro chiavi. Perché? Perché quasi sempre chi commette violenza ha le chiavi di casa della vittima, in quanto partner o padre dei suoi figli. Un tema nel tema, che come sempre quando si parla di bambini, genera se possibile ancora più repulsione, ma è un tema che occorre avere il coraggio di affrontare, perché vero. È purtroppo vero che la violenza di genere nelle coppie raggiunge l’apice in due momenti: quando la donna vuole lasciare l’uomo, o quando arrivano figli o figlie. 

Si sa che i primi anni dell’essere genitori sono particolarmente stressanti, ed è proprio in quel momento che le frustrazioni di chi è aggressivo possono trasformarsi in atteggiamenti violenti nei confronti della partner. In queste situazioni, vittime della violenza non sono solo le donne, ma anche i figli.

Gli effetti che la violenza in famiglia ha sui più piccoli, anche quando è solo assistita, è molto grave anche per gli effetti a lungo termine, in quanto rischia di creare in futuro adulti che ritengono l’uso della violenza come una cosa lecita, che è possibile agire in situazioni di difficoltà. 

Per questo, come APS Vola Vola abbiamo deciso di organizzare – insieme a Zona Franca e al Festival della Violenza Illustrata – due mattine di incontri che si svolgeranno al Teatro Biagi D’Antona di Castel Maggiore il 4 e il 5 dicembre per affrontare questi temi: perché sappiamo che se vogliamo risolvere il problema della violenza, occorre educare i bambini e le bambine e, per farlo, occorre educare noi genitori e in particolare noi padri, che spesso non abbiamo gli strumenti per comprendere quanto i nostri atteggiamenti siano violenti, intrisi come siamo di cultura patriarcale e machista.

Sabato 4 dicembre, dalle 9 alle 13, si parlerà dell’importanza e dei vantaggi della condivisione della cura, perché se entrambi i genitori se ne occupano, possono essere reciprocamente consapevoli delle rispettive fatiche, ma anche cogliere appieno la ricchezza che la genitorialità offre, attraverso un modello alla propria prole distante dagli stereotipi di genere. Per questo si parlerà anche di come un modello di paternità rinnovato rispetto al passato possa portare la persona ad agire in modo nuovo anche al di fuori della famiglia, e come questo possa favorire un cambiamento sociale che si discosti sempre più dalle logiche patriarcali della politica, del lavoro, ma anche dello svago, con magari l’eliminazione delle battute sessiste. 

Anche il tema conciliazione famiglia/lavoro, che a qualcuno può essere venuto a noia, ma se ne faccia una ragione perché è di fatto un problema lontanissimo dal trovare una soluzione e di cui concretamente pare se ne occupino in pochi, offre dei risvolti più complessi: intanto perché non si parla mai di tempo libero delle madri e poi perché priva le donne all’accesso alla vita pubblica, non solo limita le possibilità lavorative, ma anche l’impegno politico e sociale, lasciandolo proprietà prevalentemente maschile. 

Domenica 5 dicembre, dalle 10 alle 12, il focus sarà invece sulla violenza in famiglia, partendo da una domanda: perché i padri aumentano i loro comportamenti violenti in corrispondenza della nascita di un figlio? Si analizzeranno le motivazioni, ma si offrirà anche una soluzione: le ricerche dicono che dove i padri sono coinvolti nella cura e nell’accudimento dei figli, la violenza diminuisce fino a scomparire, ed è per questo che un intervento di supporto alla genitorialità deve entrare a far parte alla lotta contro la violenza di genere.

Come spesso accade, una situazione di crisi può essere trasformata in un’opportunità positiva, e crediamo che il divenire genitori sia uno di quei momenti in cui ripensare a sé, sia in termini di crescita personale, sia come soggetto attivo nella società. Per questo l’Associazione Vola Vola promuove attività e progetti a supporto di una genitorialità condivisa, partecipata e paritaria, gentile, positiva e non-violenta.

Per tutte le informazione sugli eventi:

“Genitorialità e questioni di genere. Come agire la parità di genere nei contesti familiari, genitoriali ed educativi”

4 dicembre 2021, ore 09:00-13:00 

sito webzonafranca-centroculturale.com

evento Facebookhttps://fb.me/e/2OBXodfux

“Supporto alla genitorialità e contrasto alla violenza domestica.  In che modo sostenere mamme, papà e caregiver può essere considerata a tutti gli effetti un’azione di prevenzione e contrasto alla violenza?”

05/12/2021, ORE 10:00 — 12:00

sito webfestivallaviolenzaillustrata.it

evento Facebookhttps://fb.me/e/1nqkUXQAR


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