La strada per l’inclusione ha il profumo dell’acqua di rose

Hayat è un’associazione di volontariato nata nel 2017. Operando tra Bologna e Gaziantep, in Turchia, promuove la coesione sociale, lo scambio interculturale e la cooperazione internazionale. Oggi sono circa trenta i volontari che la compongono, di differenti età e nazioni, e più di venti i progetti attivati, nazionali ed europei, creati insieme a oltre quaranta partner

di Shadan Maria Jashn Tirgan, volontaria


Nel sud della Turchia, tra la Siria e l’Eufrate, si erge fieramente Gaziantep, antica culla di numerose civiltà. In questa città, nota anche come Antep, in cui ci si inebria oggi della dolcezza dell’acqua di rose e del miele dei baklava, si sono succeduti Alessandro Magno, l’Impero Romano, i Persiani, i crociati, varie dinastie arabofone e infine gli Ottomani.

È uno spazio in cui le differenze etniche si intersecano in un variopinto mosaico umano, culturale e architettonico, proprio perché madre premurosa e accogliente di molte civiltà. Non è quindi un caso che sia nata proprio qui l’idea di Hayat, “vita” in arabo, la linfa colorata e caotica che scorre tra le numerose arterie di questa affascinante città dal gusto un po’ decadente. Alessandro Magno l’aveva denominata Zeugma, “legame”, come il filo invisibile che, in Hayat, oggi unisce Bologna e Gaziantep.

Hayat è un’associazione di volontariato nata nel 2017 da un sogno della sua fondatrice, Erika Capasso, insieme ad un piccolo gruppo di volontari. L’associazione ha piantato i primi semi proprio tra Bologna e la Turchia, crescendo sempre di più. Oggi sono circa trenta i volontari che la compongono, di differenti età e nazioni, e più di venti i progetti attivati dal 2017, nazionali ed europei, creati insieme ad oltre quaranta partner.

Le tre principali aree di intervento, denominate come lo scopo principale per le quali sono state create, sono quella di coesione sociale, di promozione interculturale e di cooperazione internazionale, tutte con un forte orientamento all’inter-cultura. Nello specifico, l’area di coesione sociale dal 2017 ad oggi ha offerto supporto all’inserimento lavorativo, abitativo e all’inclusione sociale di persone migranti, che necessitano di orientamento per l’accesso ai diritti sociali, quali il supporto legale, il diritto alla salute e all’educazione.

L’area interculturale, invece, si impegna a promuovere iniziative di conoscenza e approfondimento delle culture Altre sul nostro territorio, quale base fondamentale contro ogni discriminazione e metodologia di conoscenza e arricchimento reciproco tra le comunità. Per diffondere il messaggio, quest’area predilige forme di espressione artistica, quali la poesia, l’illustrazione, i percorsi di avvicinamento alla lettura e i laboratori informali, ed eventi di diffusione interculturale, come rassegne di lettura, concerti, spettacoli. Essa si serve dell’arte quale mezzo di denuncia sociale per eccellenza, per reclamare il diritto alla casa, alla cittadinanza, alla giustizia e all’uguaglianza, e dando voce anche a persone con background migratorio residenti a Bologna.

L’ambito di cooperazione internazionale, infine, ha come fulcro primario il progetto Amal al Hayat, attivo dal 2019, creato in collaborazione con Amal for Education, organizzazione a sostegno dell’educazione. Il progetto consiste in un community center che sorge in un quartiere fragile e periferico di Gaziantep e ha lo scopo di offrire sostegno a minori, adolescenti e madri della comunità siriana rifugiata. Questa linea d’azione è inoltre rafforzata da un progetto europeo per la diffusione di pratiche e conoscenza sulla gestione del trauma infantile nei minori migranti, rivolto a genitori, assistenti sociali, insegnanti e caregiver.

I piani di Hayat non si esauriscono qui: il 2022 ha in cantiere numerosi progetti, specie di natura interculturale, di cui è possibile venire a conoscenza tramite le pagine social dell’associazione. Tra questi, vi è l’apertura di uno spazio fisico a Bologna in cui coltivare le radici e far scorrere la linfa di Hayat, affinché i suoi rami si ergano fieri per raggiungere e valicare ogni confine. Una casa di inclusione per la cittadinanza tutta, un centro di attività ricreative, formative e d’ascolto, per una comunità bolognese capace di accogliere ed evolversi nella diversità del patrimonio etnico che la compone. E tu, lo senti il profumo dell’acqua di rose per le strade di questa città?

Se vuoi conoscere, contribuire e sostenere Hayat nei suoi prossimi passi puoi visitare il sito ​​(qui) e la pagina nostra pagina Facebook.


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