Organizzato dal gruppo Ciclozenith, un viaggio da Bologna a Capo Nord in bicicletta con un messaggio di rispetto tra i popoli e di unione ai comuni valori europei
di Lucia Bruni, blogger e cicloattivista
Un viaggio in bicicletta è anche un viaggio dentro se stessi e dentro la storia. A trent’anni dalla fondazione del gruppo ciclistico Ciclozenith della Beverara, seguendo un sogno a lungo coltivato, partiremo in 32 da Bologna oggi 21 maggio in direzione Capo Nord. Il gruppo avrà composizioni diverse lungo i due mesi di viaggio per esigenze e possibilità di vita differenziate, ma nello spirito saremo tutti insieme in questa avventura.
61 tappe attraverso 6 Stati europei, un minuzioso lavoro di costruzione dell’itinerario e della logistica, per realizzare finalmente questo sogno ambizioso.
Il gruppo Ciclozenith non è nuovo ad avventure di questo tipo e a viaggi importanti dal punto di vista della distanza e dei contenuti. Siamo stati in bici da Bologna a Istanbul nel 2013, a Santiago di Compostela nel 2019. Abbiamo esplorato le regioni italiane con uno sguardo attento ai luoghi meno conosciuti o più significativi. Siamo andati a Roma per il giubileo, sul Monte Grappa nel centenario della grande guerra, sui luoghi del terremoto in Umbria. Il nostro viaggio in bici è un’occasione di convivialità, conoscenza, scoperta, incontro.
Come ciclisti il nostro rapporto con le altre persone e con il territorio è da sempre e intrinsecamente fondato sul rispetto e sul contatto umano diretto. Attraversiamo città e regioni, a volte interi Paesi, spinti solo dalle nostre gambe e dalla passione comune di esplorare nuovi posti e incontrare nuove realtà.
Le ruote della bicicletta sono il telaio con cui da parte nostra tessiamo la pace: costruiamo relazioni con le persone che incontriamo; scopriamo le diversità e insieme le profonde familiarità con ogni essere umano; attraversiamo territori segnati dalla storia comune e ci accostiamo a loro con curiosità e rispetto. Occupiamo poco spazio, non inquiniamo, ci muoviamo lentamente per cogliere i dettagli che rendono vivo e reale ogni territorio.
Quest’anno, mentre preparavamo il viaggio, è scoppiata una guerra in Europa, lasciandoci sbigottiti e allarmati. Come cittadini italiani ed europei consideriamo prioritari i valori del rispetto tra i popoli, delle libertà civili, dello Stato di diritto.
Fondamento essenziale per questi valori è la pace, intesa non solo come assenza di scontri militari in atto, ma come costruzione e cura continua dei legami sociali, istituzionali, interpersonali che fanno di un popolo, e di un insieme di popoli, una comunità solidale.
Per questo motivo vogliamo dedicare il nostro viaggio a Capo Nord, che simbolicamente abbraccia tutto il territorio europeo, ad affermare che la guerra è sempre il problema e mai la soluzione.
Dedicheremo le nostre pedalate, la nostra passione e la nostra fatica per sostenere il profondo anelito di pace che si alza da tutti i popoli in questo frangente.
Utilizziamo la bicicletta, lo strumento più potente per simboleggiare l’orizzonte sempre più urgente della conversione ecologica delle nostre società e delle relative economie. I cambiamenti climatici e la competizione per le risorse fossili sono e saranno sempre motivo di frizioni e scontri, finché come comunità globale non volteremo pagina.
Pedaliamo con il cuore rivolto ai civili inermi che hanno perso le case, i propri cari, l’integrità o la vita stessa. Pedaliamo con menti lucide a chiedere capacità di visione per un futuro comune, fondato sulla sostenibilità, la solidarietà, l’inclusione e il rispetto di ogni essere umano come fondamenti per l’agire politico e istituzionale.
Pedaliamo per unire l’Europa, ancora di più e ancora meglio. Pedaliamo con un cuore per la pace.
Photo credits: Gruppo Ciclozenith Enogastrocicloculturale Beverara – Bologna
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