Il Rizzoli batte il cancro con il ghiaccio

L’istituto di San Michele in bosco è il primo centro in Italia a utilizzare la crioterapia per curare il tumore desmoide grazie a uno studio clinico di Costantino Errani della Clinica ortopedica oncologica, insieme a Giancarlo Facchini della Radiologia diagnostica ed interventistica. Una tecnica che sostituisce il bisturi, inefficace contro questa neoplasia, e fa risparmiare ai pazienti un anno di chemioterapia

di Cristian Tracà, docente


Ci sono notizie che scaldano il cuore e che riempiono di speranza per il futuro e di gratitudine per chi lavora nel nostro territorio per tenere salda la tradizione di questa città, riconosciuta per la sua accoglienza e la sua ricerca. Una storia che va raccontata, perché contiene il cuore della Bologna migliore, la città dello studio e dell’Università, ma anche del volto gentile della solidarietà.

Il giorno 29 Aprile 2022, al Rizzoli di Bologna, è stata trattata con la crioterapia una paziente venezuelana di 32 anni, proveniente dal Perù, con un tumore desmoide alla coscia destra. L’equipe che sta portando avanti gli studi su questa patologia è stata contattata dalla paziente perché i risultati preliminari dello studio innovativo sulla Crioterapia attivo al Rizzoli sono giunti sino al sud America. 

La paziente è indigente, pertanto tutti in città si sono attivati per aiutarla. Una famiglia che risiede a Monte San Pietro (Bologna) l’ha ospitata, il Rizzoli ha fatto un preventivo molto economico e l’associazione Probone ha provveduto a pagare il trattamento, mentre la ditta Boston ha offerto gratuitamente il servizio di Crioterapia. 

Credo che sia una bellissima testimonianza che dimostra come il Rizzoli sia ancora oggi un centro di riferimento internazionale, in grado di offrire trattamenti innovativi, e Bologna una città inclusiva e solidale, capace di attivarsi e fare rete grazie a cittadini, associazioni ed imprese.

Il tumore desmoide – ce lo spiegano in questi termini i medici – è una rara neoplasia benigna molto aggressiva e fortemente invalidante che colpisce più frequentemente le donne in età giovanile e che usualmente genera grandi masse che provocano dolore e difficoltà motorie. Il tumore desmoide rimane, a oggi, uno degli ultimi grandi enigmi della ortopedia oncologica in quanto la comunità scientifica non ha ancora compreso la natura di questa malattia e pertanto i trattamenti finora sono risultati inefficaci. Il tumore desmoide non viene infatti più trattato chirurgicamente, in quanto ha un’altissima possibilità di recidiva ed è pertanto curato con sedute di chemioterapia della durata di almeno un anno per bloccare la crescita del tumore. 

L’Istituto Ortopedico Rizzoli offre ai pazienti una diversa possibilità di trattamento caratterizzata da evidenti benefici. Con la Crioterapia, una tecnica di radiologia interventistica, si congela il tumore che necrotizza e si riduce progressivamente fino anche a scomparire. 

La Crioterapia, nel trattamento del tumore desmoide, è già stata sperimentata in due recenti studi negli Stati Uniti e in Francia, ma il Rizzoli di Bologna è il primo centro in Italia a utilizzarla, grazie a uno studio clinico del dottor Costantino Errani della Clinica ortopedica oncologica, insieme al dottor Giancarlo Facchini della Radiologia diagnostica e interventistica. La tecnica di crioterapia utilizzata al Rizzoli ha permesso di trattare non solo pazienti provenienti da tutta Italia, ma anche dall’estero. 

Le richieste di trattamento sono arrivate non solo da Paesi della Comunità europea; recentemente è arrivato anche il caso di una paziente proveniente dall’Ucraina, ma anche da Paesi come Cina e Stati Uniti, confermando l’importanza della ricerca nel promuovere cure in grado di migliorare la qualità della vita delle persone.


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